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mercoledì 2 ottobre 2019

L'amico del dottore di Heidi Cullinan


Seguito di  Il segreto del dottore 
Serie Copper Point Medical, Libro 2

Il  peggior  partito  dell’ospedale  e  il  freddo  direttore  del  personale  si odiano… e allora perché fingono di stare insieme? Il  dottor  Owen  Gagnon  e  il  direttore  delle  Risorse  Umane,  Erin Andreas,  sono  noti  per  i  loro  scontri  accesi  in  corsia.  Non  è  quindi  difficile immaginare  la  sorpresa  della  città  quando  Erin  offre  un’ingente  somma di  denaro  per  vincere  un  appuntamento  con  Owen  all’asta  degli  scapoli dell’ospedale…  e il dottore  dal canto  suo alza  la posta in gioco insistendo che Erin si trasferisca da lui. Copper  Point  non  avrà  idea  di  cosa  stia  succedendo,  ma  nemmeno Erin  e  Owen  ne  sono  tanto  sicuri.  Il  gesto  di  Erin  voleva  essere  un  modo  per esprimere  interesse  nei  confronti  del  dottore,  ma  Owen  sospetta  un  secondo fine:  crede  che  Erin  voglia  approfittare  di  lui  per  sfuggire  al  padre  dispotico. Quando  il  direttore  del  personale  si  ritrova  immischiato  in  una spiacevole  indagine  interna,  Owen  si  mette  in  testa  di  aiutarlo  e  di  essere l’eroe  che  l’altro  non  ha  mai  avuto.  Erin,  dal  canto  suo,  preferisce  spendere le proprie energie cercando  di salvare il dottore dalle  tenebre  di un passato che l’uomo non vuole raccontare. La  loro  relazione  sarà  anche  finta,  ma  i  sentimenti  che  provano  sono reali.  Tuttavia,  quel  legame  non  potrà  durare  se  non  riusciranno  a  mettere a  tacere  i  demoni  che  li  perseguitano.  Per  farlo  non  gli  basterà  lavorare insieme:  dovranno  avere  fiducia  l’uno  nell’altro  per  guarire  il  proprio  cuore.

Eccoci tornati nella cittadina di Copper Point che sarà piccola, ma gli intrighi che girano attorno al suo ospedale sono degni di Grey’s anatomy. Alla fine de “Il segreto del dottore” avevamo lasciato Simon e Jack contenti di poter stare insieme alla luce del sole grazie all’abrogazione della legge che vietava le relazioni tra i dipendenti dell’ospedale, opera di  Erin Andreas, capo delle Risorse Umane. Adesso è proprio lui il protagonista insieme all’impetuoso anestesista Owen Gagnon. Già da come erano stati presentati nel libro precedente questi due promettevano davvero faville, ma nello scoprire, pagina dopo pagina, il loro vero io, i loro sogni e gli eventi traumatici del loro passato, ci si innamora della loro fragilità e umanità. 
Il pov alternato, ormai si sarà capito dalle mie recensioni che è la soluzione narrativa che preferisco, permette al lettore di capire meglio entrambi  i protagonisti, le loro emozioni e ciò che li spinge ad agire in determinati modi.
Ho adorato il personaggio di Erin, così fragile e timido, ma anche così caparbio ed indipendente. La sua ingenuità, a volte, spezza il cuore così come i piccoli gesti che possono sembrare trascurabili, ma che per lui rappresentano tutto. Apparentemente Owen sembrerebbe il suo esatto opposto: grande, grosso, irruento, sempre pronto a sbraitare. In realtà, come dice lo stesso Erin: “La  gente ti  fraintende,  ti  crede  brusco  e  rigido.  Lo  sei,  e  sai  fingerti  un  orco  quando vuoi,  ma  non  faresti  mai  del  male  a  una  mosca.  La  scacceresti,  ma  non  è  la stessa  cosa.  Non  so  perché  facciano  tutti  così  fatica  a  cogliere  la  differenza. Voglio  dire,  basta  pensare  al  lavoro  che  fai,  santo  cielo!  Sei  diventato  un dottore il cui unico compito è eliminare il dolore.”.
Chi ha apprezzato il libro precedente della serie non rimarrà affatto deluso, anche se la storia tra Owen ed Erin è molto diversa da quella di Simon e Jack. Infatti, oltre alla nascita dell’amore tra i protagonisti, vediamo come una parte preponderante della narrazione coinvolga la crescita e l’accettazione personale degli stessi. Inoltre i due saranno alle prese anche con un caso di malversazione che coinvolge il consiglio amministrativo dell’ospedale che affonda le radici in dolorosi fatti del passato e che apre le porte a nuove prospettive per il futuro. Ho anche apprezzato il fatto che questa autrice, nota anche per alcuni libri decisamente hot, qui ha preso una strada diametralmente opposta rendendo gli scambi tra Erin e Owen molto delicati e vaghi, lasciando grande spazio all’immaginazione del lettore. Scelta, secondo me, molto azzeccata visto soprattutto il personaggio di Erin così timido e inesperto, quasi poco interessato al sesso, ma da sempre con un debole per Owen. 
Insomma, una lettura caldamente raccomandata, scorrevole e mai noiosa che intrattiene piacevolmente e fa desiderare di mettere, quanto prima, le mani anche sulla storia di Jared il pediatra e Nick l’amministratore delegato. 


“Ho  anche  paura  che  il  mio  disagio  e  la  mia  goffaggine  ti  facciano scappare.” 
“Più sei impacciato e goffo, più ti amo.”

Famiglia.  Non  importava  quanto  la  si  maledisse  o  la  si  criticasse.  Le persone  che  ti  crescevano  –  o  che  ti  deludevano  –  nel  bene  o  nel  male, restavano con te per sempre e ti laceravano il cuore.

Heidi  Cullinan  sono  sempre  piaciute  le  belle  storie  d’amore, l’importante  è  che  abbiano  un  lieto  fine.  Fiera  di  essere  originaria  del primo  stato  nel  Midwest  che  ha  approvato  il  matrimonio  egualitario,  Heidi scrive  storie  d’amore  con  finali  positivi  per  personaggi  LGBT  che  lottano contro  ostacoli  insormontabili,  perché  crede  che  non  esista  un  finale  troppo lieto.  Heidi  è  arrivata  due  volte  in  finale  ai  RITA®  e  i  suoi  libri  sono  stati consigliati  da  Library Journal,  USA  Today,  RT  Magazine  e  Publisher’s Weekly.  Quando  non  scrive,  a  Heidi  piace  cucinare,  leggere  storie  d’amore e manga, giocare con i suoi gatti e guardare troppi anime.


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