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venerdì 13 dicembre 2019

Review Party: COLE di Veronica Scalmazzi




Credevo di non essere fatto per l'amore, o almeno così pensavo. Poi, un giorno, un paio d'occhi azzurri come il cielo d'estate hanno varcato la soglia del mio Pub e tutto è cambiato.
Martina Bright.
Il mio paradiso e il mio inferno.
Con la sua lingua tagliente e il suo sguardo da guerriera ha scalfito le mie convinzioni, trascinandomi in un gioco fatto di passione e momenti rubati. Mi ha stregato e fatto perdere la testa, ma sono bastate due parole e l'incantesimo si è spezzato.
Mi chiamo Cole Tucker e sono il coglione numero uno di Portland.
Perché l'ho lasciata andare.
Perché ho rinunciato a noi, a ciò che eravamo insieme.
E, adesso, lei ha un'altra vita chissà dove.
Ma si sa... Il destino ha sempre un asso nella manica da giocare e io sono disposto a tutto pur di riaverla.
Perché lei è mia.
Perché lo è sempre stata e voglio che lo sappia.

Credevo che lui fosse quello giusto, ma mi sbagliavo.
In un attimo tutto il mio mondo è crollato e il mio cuore si è sbriciolato in una notte di maggio, per questo ho lasciato Portland per sempre.
Perché lui mi ha ferita.
Perché lui ha buttato via i miei sentimenti.
Perché il destino non era dalla nostra parte.
Mi chiamo Martina Bright e ho un problema: Cole Tucker è tornato nella mia vita e vuole rimanerci.

#prodottofornitodaVeronicaScalmazzi
#copiaomaggio


Cole Tucker è il proprietario del pub più famoso di Portland. E come tutti i ragazzi della sua comitiva, ha un problema che porta un unico nome: Martina Bright. Forse una delle poche in grado di tenergli testa e non cedere, subito, alle sue avances. Bastano i suoi occhi azzurri a far dimenticare a Cole tutte le sue precedenti avventure, e lui d’altro canto, una volta assaggiata non riuscirà più a farne a meno. Ma Martina non è l’avventura di una notte (o anche più di una), lei vuole di più; vuole un futuro con l’unico uomo che è riuscito a conquistare il suo cuore, l’unico per il quale prova un forte sentimento, eppure Cole è spaventato da tanta sincerità, da tanto amore. Lui si sente uno spirito libero e selvaggio, e impegnarsi con una sola e unica persona lo spaventa. La vita di Martina subirà un duro e grave colpo: la perdita di una persona a lei tanto importante, la costringe a tornare a Bar Harbor. Nessuna spiegazione, nessun contatto. Lascerà Cole senza guardarsi indietro e con il cuore ferito e dolorante. Passerà un anno prima che i due si reincontrino all’evento di una coppia di amici comuni, e se Martina pensa di riuscire a lasciarsi alle spalle quello per prova per Cole, lui non sarà dello stesso avviso. Un anno di lontananza è bastato per fargli capire che vuole lei nella sua vita, per aprirgli gli occhi su quel sentimento che a volte tanto spaventa. Riconquistare Martina non sarà semplice e deciderà di giocare tutte le sue carta, sia quelle leali che quelle sporche, perché si sa che in amore e in guerra tutto è lecito.

Perdere una persona amata è uno strappo che non può mai essere ricucito, è un vuoto che nessuno potrà mai riempire.

Quarto romanzo autoconclusivo della serie Destini Incrociati. Una storia che tiene testa alle sorelle precedenti e dove troviamo amore, passione, sofferenza, un dolore impossibile da placare e due protagonisti che sanno come regalare emozioni. Mi sono approcciata a questo romanzo dopo aver letto quasi tutto d’un fiato le storie precedenti e ammetto di non esserne rimasta affatto delusa, ma di aver riprovato le stesse emozioni che mi aveva regalato Cuore contro Cuore. È come se avessi ritrovato due protagonisti tormentati dagli errori del proprio passato. Vi ricorda anche a voi qualcuno, vero? Non per niente sono amici.

«Torna a Portland, Cole. Lascia le cose come stanno e dimentica quello che c'è stato.»
«Non si può dimenticare quello che ancora desideri.»

Cole Tucker è alla mano come proprietario di un pub e anche come amico. È sempre in prima linea quando c’è bisogno di dare una mano ma, ahimé, non si rende conto che a volte orgoglio e paura  andrebbero messi da parte quando l’Amore chiama. È un personaggio che è riuscito a trasmettere un sacco di emozioni, nel quale è possibile intravedere il suo cuore di panna dietro tanta rigidità e compostezza. C’è per i suoi amici e sa essere un perfetto zio con i piccoletti che sono diventati parte integrante della loro ormai famiglia allargata.

La lontananza e la rabbia non sono serviti a niente, è bastato un solo sguardo, un solo tocco, e l’amore che provavo per Cole è riemerso dalla voragine in cui era caduto, più ingombrante di prima

Martina è una vera e propria ribelle. Pur essendo una ragazza cresciuta nella semplicità, non permette a nessun uomo di metterle i piedi in testa. Sa come farsi rispettare e sembra riuscire ad avere sempre l’ultima parola. Non è possibile descrivere Martina con poche semplici parole, ma è la persona che vorresti come amica perché lei c’è sempre, nei momenti belli come in quelli brutti; è sempre pronta a offrire una spalla su cui piangere, ed è in grado di mettere da parte dubbi, paure e orgoglio per far felice un’amica. Lei e Cole sono elettricità allo stato puro, tutto il loro rapporto si basa su botte e risposte ironiche e divertenti che sfociano nella passione più infuocata. Un continuo sfidarsi che non vedrà né vinti né tanto meno vincitori. Cerca la felicità e la serenità per le persone a lei vicine, a costo anche di mettere i propri sogni e desideri al secondo posto.

Nonostante io tenti in tutti i modi di ignorarlo, Cole mi raggiunge sempre. È un tocco invisibile che mi si avvinghia addosso, le cui radici si sono conficcate nella parte più remota della mia anima. Radici che mi ero illusa di aver estirpato.

Ho scoperto le storie di Veronica Scalmazzi da poco più di un anno e in tutti i suoi romanzi ho trovato personaggi ben costruiti e tutti molto determinati quando si tratta di raggiungere un obiettivo. Le sue non sono semplici storie d’amore, all’interno si trova molto di più. Ho notato che un fattore determinante è l’amicizia che lega due o più personaggi di una stessa storia. Ed è proprio così che tende a sentirsi lo stesso lettore: parte integrante della storia, come se quello che legge fossero le vicende di persone vicine. Mi sono ritrovata a voltare l’ultima pagina, appoggiare il libro al petto e augurare tutta la felicità di questo mondo ai due personaggi che hanno riscaldato queste fredde giornate autunnali.

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