Pagine

lunedì 2 dicembre 2019

Review Tour: LA PRINCIPESSA DEI MONDI. Mirika di Monica Brizzi




“«Allora, mi spieghi chi sei?»
Aspettai qualche istante, lasciai che i miei pensieri si arrampicassero su uno specchio immaginario alla ricerca di una soluzione, ma non la trovai. Non avrei potuto nascondere a lungo come mi chiamavo davvero, né cosa rappresentavo.
«In poche parole? Il nemico» risposi. «Per entrambi i pianeti che conosci» proseguii.
Diressi il mio sguardo su di lui e confessai. «Il mio nome è Niristilia.»”

Lei è una principessa. Lui il capo dei ribelli.
E stanno tornando.

Il mondo è in pieno caos. La Terra cerca di non soccombere alle perdite che conflitti, sfruttamento delle risorse e cambiamenti climatici hanno causato. Mirika, intanto, si fa umiliare dal sovrano che spadroneggia su entrambi i pianeti.
Ciò nonostante, le cose stanno per cambiare. Perché Niris sa cosa la aspetta e non può in alcun modo sottrarsi ai suoi doveri. Mentre cerca di capire come gestire ciò che è diventata con ciò che prova per Max, il suo nome diventa leggenda, a fianco di quello del capo dei ribelli e dell’intera sezione che gestisce, H.
Da una città all’altra, tra numeri, perdite e nuove conoscenze, Max e Niris sono pronti per la loro nuova missione.
Mirika è il secondo avventuroso volume della saga romance-distopica La Principessa dei Mondi. Siete pronti a ritrovare i tanto amati personaggi de La Terra?

#prodottofornitodaGenesisPublishing
#copiaomaggio

Dopo sei mesi dall’uscita del primo volume, La principessa dei mondi. La Terra, Monica Brizzi torna con un secondo capitolo pieno di suspense, amore, passione e soprattutto azione! Se non avete letto il primo capitolo, vi sconsiglio di proseguire per non incappare in SPOILER del tutto involontari legati al volume precedente.

Avrei pregato qualcuno dei miei dèi perché rendesse possibile ciò che non lo sembrava affatto, perché rendesse possibile l’unione di due mondi.

Dov’eravamo rimasti? Avevamo lasciato Niris e Max in piena fase di separazione, lei non si sente degna di lui e pensa che al suo fianco avrebbe bisogno di una compagna più forte, più determinata e più combattiva e non una che si piange continuamente addosso. Così, dopo tre mesi passati da Uko e aver imparato l’arte della meditazione e del combattimento, Niris è pronta a ritornare dal suo Max. Lo scenario che le si prospetta non è dei più felici. Dopo un anno sulla Terra le cose non sembrano essere migliorate, anzi, sono tante le città cadute per mano dei mirikiani e poche quelle che resistono al loro attacco. Tornare alla base H dove è iniziato diventa fondamentale, e Niris sa che non potrà sottrarsi ai suoi doveri. Il suo nome diventa un messaggio di speranza e di rivalsa nei confronti di questa guerra che non sembra avere fine. Lei, la principessa tanto odiata, ora è amata, tutti le si rivolgono con profonda devozione e sapere che al suo fianco si trova Max, capo dei ribelli, infonde quella speranza in più nella vittoria di una guerra contro gli alieni.
Cosa succederebbe se le astronavi fossero pronte e a lei spettasse il compito di tornare su Mirika per mettere fine a questa guerra che ha segnato umani e alieni in modo profondo?

Cos’era quella sensazione che mi sconvolgeva, che schiacciava e allungava e stringeva e arrotolava i pensieri e il battito del cuore. Cos’era vederlo. cos’era sentirmi in quel modo. Perdermi all’idea di toccarlo, di stargli vicino, parlargli.

Aspettavo con una certa impazienza l’uscita di questo secondo volume che si è dimostrato all’altezza del primo. Se ne La Terra abbiamo assistito a una panoramica dei fatti e a una conoscenza approfondita dei suoi personaggi, in Mirika entriamo nel vivo della guerra partecipando quasi attivamente all’azione. Mi si era spezzato il cuore quando avevo letto della separazione, quasi forzata, di Niris e Max, ma dall’altra parte ero sicura che si sarebbero presto ritrovati.
Avevamo lasciato una Niris totalmente impassibile, non in grado di reagire alle angherie dei suoi aguzzini, una Niris che preferiva chiudersi nel silenzio piuttosto che esternare le proprie sofferenze. Ritroviamo qua una Niris più forte e sicuramente più determinata, il cui corpo è pronto a rispondere all’azione e soprattutto in grado di uccidere. Ho apprezzato l’introduzione di un terzo elemento in questa strana storia tra Max e Niris, che è riuscito a far emergere in maniera ancora più profonda i sentimenti che Max prova nei confronti della principessa. Il loro essere vicini non è solo una sceneggiata voluta per far passare un messaggio di speranza tra le persone che combattono gli alieni, diventa un qualcosa di intimo e indispensabile. L’uno non riesce più a fare a meno della presenza dell’altra, e Max farà di tutto pur di proteggere Niris, anche se questo significherebbe perdere la vita. Parliamo di una guerra tra umani contro alieni che in realtà ha aperto un divario profondo tra le persone che abitano lo stesso pianeta. Gli umani hanno l’incapacità di coalizzazione e preferiscono farsi la guerra tra di loro pur di allearsi contro il nemico comune (una profonda analogia con quello che succede realmente nella vita di tutti i giorni).

Allungò le braccia e ci avvolse me dentro. E fu come se mi fossi persa e ritrovata un centinaio di volte, per arrivare nel posto esatto in cui dovevo stare. Il posto esatto in cui il mio cuore si sentiva a casa. Vero, pieno, vivido. Una cascata di vita, un’esplosione di magia e realtà.

Max e Niris sono pronti ad affrontare la loro nuova missione con maggior forza e determinazione, sono pronti a riportare la pace sulla Terra anche se questo significa uccidere il Re di Mirika, nonché fratello di Niris. La sua pazzia ha raggiunto livelli inimmaginabili ed è importante che i mirikiani inizino ad aprire gli occhi su quello che sta accadendo sul loro pianeta. L’Independence Day è appena cominciato!
Ringrazio sentitamente la Genesis Publishing per questa copia omaggio e l’autrice per aver creato un distopico che forse non si allontana poi così tanto dalla nostra realtà. Vi siete mai chiesti se esistono altre forme di vita? Alzo gli occhi al cielo e scruto la volta celeste, immaginando che ci siano altri esseri viventi nel lontano spazio che conducono una vita tranquilla e serena, convinti che non esistano altre vite al di là delle loro. Saremmo realmente in grado di convivere con altre forme di vita quando in realtà non riusciamo a convivere tra noi stessi?

Per leggere la recensione del primo capitolo, cliccare sull'immagine!!




Nessun commento:

Posta un commento