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mercoledì 8 gennaio 2020

FAMMI UN COCKTAIL di Sara S.




“Come fai a farmi sentire così, Tyler? Come fai ad offuscare la mia mente e ad incatenarmi a te con un solo sguardo?”

Lei ha bisogno di un lavoro. Lui di una cameriera. Quando Amanda Johnson farà un colloquio per l’Havana Cuba, tra loro sarà odio a prima vista. Se da una parte il capo bello, ricco e scontroso cercherà di mettere continuamente in difficoltà la ragazza genuina, spontanea e goffa che ha assunto, lei invece non farà altro che catturare completamente la sua attenzione. Tra battibecchi, gelosie e una folle attrazione, Amanda cercherà di scoprire, passo dopo passo, cosa si nasconde davvero dietro quegli occhi scuri che scuotono tutto il suo mondo. Tyler, allora, sarà in grado di tenerla alla larga? Saprà proteggerla dal suo passato? Beh, mettetevi comodi e ordinate da bere, perché noi abbiamo una storia da raccontarvi…


Amanda Johnson sogna il college da troppo tempo, ma il lavoro alla fattoria non si porta avanti da solo ed è necessaria un’entrata in più. L’Havana Cuba sta cercando una barista e questa potrebbe essere la svolta della sua vita, peccato che non abbia mai fatto un cocktail in vita sua, ma la parola “arrendersi” non rientra nel suo vocabolario. Grazie alla sua parlantina e al suo essere totalmente “fuori di testa” riesce ad ottenere il posto, e i cocktail… beh, quelli imparerà a farli. Approda così all’Havana Cuba e nel giro di poche ore riesce a fare amicizia con la maggior parte del personale che lavora lì dentro; la sua allegria è contagiosa e il brio che si porta dietro strappa più di un sorriso. Tranne a lui… il capo per eccellenza: Tyler Morrison. Un viso che sembra non conoscere nemmeno l’ombra di un sorriso, e uno sguardo capace di uccidere. È temuto da tutti e nessuno osa discutere gli ordini che impartisce. Il primo giorno di lavoro non inizia nel migliore dei modi, perché Amanda è una calamita per i guai. Non ci credete? Vi dico solo che non fa in tempo a mettere piede dietro al bancone che il mobiletto contenente le bottiglie per la preparazione dei cocktail si sgancia dai supporti e rischia di caderle addosso! E non dimentichiamoci che stava per soffocare con un’oliva durante il servizio a un party esclusivo. Nonostante questa nuvola nera che sembra aleggiare con una certa costanza sulla sua testa, non perde mai il sorriso e quella voglia di vivere in grado di contagiare chi le sta attorno. E, attenzione, riesce a strappare più di un sorriso anche a Mr. Broncio per eccellenza. Lei riesce ad andare oltre le apparenze; riesce a vedere una profonda tristezza in quegli occhi scuri come un mare in tempesta. Più lei cercherà di avvicinarsi, più lui proverà a tenerla lontana, ma si sa che resistere alle tentazioni non è facile e il più delle volte si rischia di cadere facendosi molto male. Cosa succederebbe se Amanda scoperchiasse quel vaso di Pandora nel quale Tyler conserva il suo oscuro passato?

Come fai a farmi sentire così, Tyler?
Come fai ad offuscare la mia mente e ad incatenarmi a te con un solo sguardo?
E perché mi guardi come se fossi un frutto proibito?

Dopo averci conquistato con il suo divertente ed esilarante Maledetto Margarita, Sara S. torna con una nuova spumeggiante storia, regalandoci un po’ di quel calore estivo che tanto ci manca. Le sue storie, seppur lunghe, hanno la capacità di tenere alta l’attenzione del lettore, grazie a colpi di scena che rendono ancora più frizzante il romanzo e che invogliano a leggere il capitolo successivo. Ho apprezzato molto il personaggio femminile, perché è, a mio avviso, un esempio da seguire. Nonostante la sua incasinata vita, Amanda non rinuncia ai suoi sogni e alle sue aspirazioni, mettendo il 110% di sé pur di raggiungerli. Ha desiderato fortemente quel posto di lavoro e ha fatto di tutto pur di ottenerlo, senza farsi intimorire dalle parole del titolare del locale, ma dimostrando di avere le p***e e di tenere testa a un mondo prettamente maschilista. Come ho scritto prima è “totalmente fuori di testa”; è una di quelle che pensa che il Natale sia la soluzione ad ogni problema anche se fuori ci sono 40 gradi, ricreando quella magica atmosfera anche in pieno luglio. Amanda è quella persona che vorresti come amica perché sai di poter contare su di lei, che non ti porge solo la mano quando sei caduto, ma si siede accanto a te e ti motiva ad alzarti e dimostrare anche agli altri il tuo valore. Sicuramente non è quel genere di ragazza che sta ore davanti a un armadio per decidere cosa indossare. Lei è un “maschiaccio” in piena regola: non per niente ha due amici con i quali fare continuamente a botte.

Sta soffrendo.
Tyler Morrison sta soffrendo.
E ho imparato che quando si soffre, a volte, la rabbia può insinuarsi dentro le tue ossa, scorrere nelle tue vene ed esplodere come una bomba da orologeria.
È pericoloso, il dolore.

Ma nonostante questo, non passa di sicuro inosservata, soprattutto quando il suo cammino incrocia più e più volte quello del suo capo. Tyler è il suo esatto opposto, ma non starò qua a parlarvi di quanto sia tenebroso e misterioso lui o il suo passato, o del fatto che difficilmente sorrida. Lui lo dovrete scoprire piano piano durante la lettura, attraverso i pensieri di Amanda e le sensazioni che è in grado di provocare in lei. Ho AMATO i botta e risposta continui tra loro due, e soprattutto le mille domande di Amanda per cercare di capire qualcosa in più di lui. Lei lo provoca e lui raccoglie la provocazione rispondendo con un'altra provocazione (scusate il gioco di parole :p ).
Adoro i personaggi che Sara crea, non solo perché sono in grado di strappare una risata pensando che queste siano situazioni improbabili che non capiteranno mai a nessuno di noi, ma perché sono talmente pieni di autoironia che porta a riflettere. Quanti di noi hanno avuto una giornata storta e sono stati in grado di riderci su anziché piangersi addosso? Beh, Amanda è il mio modello da seguire, e sarà uno dei buoni propositi per questo nuovo anno. Per non parlare di nonna Berta! È stato il mio mito per tutta la durata della lettura. Voglio una nonna Berta anche io! Dove la vendono?
Unica pecca di questo romanzo, un editing poco curato. Le troppe ripetizioni e una punteggiatura per niente uniformata hanno disturbato la lettura, ma nonostante questo consiglio di soprassedere a questo piccolo neo e di gustarvi la lettura in compagnia di Amanda e Tyler. Non mancherà sicuramente l’ironia, cavallo di battaglia dell’autrice, ma anche tanti sentimenti e qualche spunto di riflessione per affrontare al meglio la vita. Ne abbiamo solo una e va goduta appieno!


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