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lunedì 17 febbraio 2020

L'ALLODOLA (Il Fiorentino #1) di Sylvain Reynard



Raven Wood trascorre le sue giornate alla galleria degli Uffizi di Firenze, è un’abile restauratrice di arte rinascimentale. Dopo una serata tra amici, al ritorno a casa, la sua vita cambia per sempre. Quando interviene per soccorrere un senzatetto che viene picchiato immotivatamente, i suoi aggressori la trascinano semicosciente in un vicolo. Per fortuna l’assalto viene interrotto da una cacofonia di ringhi, seguita dalle urla degli aguzzini. Raven perde i sensi, non prima di aver sentito una voce sussurrarle queste parole: Cassita Vulnerata. Quando si sveglia, si ritrova cambiata. Nessuno agli Uffizi sembra riconoscerla e, cosa inquietante, sembra essere mancata per più di una settimana. Non solo, ma scopre che la sua assenza coincide con un furto, quello di alcune inestimabili illustrazioni del Botticelli. Quando la polizia la accusa di essere una delle principali sospettate, Raven chiede aiuto a una delle personalità più oscure e temibili di Firenze per far perdere le sue tracce e scoprire così la verità. L’incontro, però, porta la donna in un mondo sotterraneo i cui abitanti uccidono pur di mantenere i loro segreti…

Buongiorno Cosmo, spero vada tutto bene!
Ultimamente sono ricaduta nel tunnel SYLVAIN REYNARD, dopo aver passato mesi e mesi a pensare e rileggere la trilogia di Gabriel's Inferno, adesso sono alle prese con un nuovo personaggio, William York, il protagonista del libro L'Allodola edito dalla Delrai Edizioni.
Vi ricordo che questo è il primo volume della serie Il Fiorentino e che si tratta di paranormal romance, in particolare avremo a che fare con i vampiri, ma fidatevi, William non è il tipo di vampiro a cui siamo state abituate :) 


I protagonisti di questa storia sono l'esatto opposto.
Sono un pò come lo yin e lo yang, il buio e la luce, il bene e il male.

Raven Wood è una giovane restauratrice americana che lavora agli Uffizi, è affetta da una disabilità alla gamba causata da un brutto incidente, nonostante questo ha sempre cercato di vivere la vita al meglio delle sue possibilità, facendo quello che le riempe il cuore di gioia, ovvero restaurare opere d'arte.
E' una persona dolce e gentile che non si tira mai indietro nell'aiutare chi ha più bisogno.

William York è giovane e bello, ha un fascino d'altri tempi e ama profondamente l'arte, in tutte le sue sfaccettature.
La sua figura però è avvolta nel mistero, nessun uomo rammenta il suo nome eppure ricopre un ruolo di grande importanza nella città di Firenze.
Lui è il Principe
Non è umano ma vive in mezzo a loro.
Sotto di lui una schiera di sudditi sono pronti a eseguire ogni suo ordine e nessuno può contraddire il suo volere.


Raven e William non avrebbero dovuto incontrarsi, ma in qualche modo il destino ha unito le loro strade, il loro primo incontro non era programmato, ma tutto ciò che ne conseguirà sarà solo il frutto dell'attrazione reciproca che entrambi provano. 
Un'attrazione che porterà Raven in un mondo tutto nuovo dove l'oscurità ha il sopravvento e l'unica chance di sopravvivenza per lei è quella di fidarsi di William, il solo in grado di proteggerla.

«Quando ho promesso di proteggerti, lo intendevo davvero. 
Nessuno, umano o vampiro,  ti intimidirà ancora o ti farà del male.»

Pur essendo parte della stessa città, Raven e William appartengono a mondi diversi, due mondi che stanno per entrare in collisione tra loro.
La lotta tra bene e male non è ancora finita e Firenze sta per assistere a quella che sembra essere l'inizio di una nuova guerra. 



Catalogare questo romanzo nel genere paranormal romance mi sembra quasi riduttivo, all'interno c'è molto di più rispetto a qualsiasi altro libro di questo genere.
Non aspettatevi la classica storia tra una mortale e una creatura soprannaturale perchè quella tra Raven e William sarà una storia fatta di amore, dolore, perdita e speranza.

Sylvain Reynard affronta il tema della disabilità ma sotto una nuova luce, chi lo ha detto che una disabilità può essere solo fisica?
Nel caso di Raven l'infortunio alla gamba la rende disabile ed è una condizione sotto gli occhi di tutti, ma nel caso di William è lui stesso a dichiararsi "disabile" per la sua incapacità di amare.
In nessuno dei due casi i nostri protagonisti riconoscono una disabilità nell'altro anzi, ai loro occhi appaiono perfetti perchè l'amore è questo che dovrebbe fare, non aggiustare ma colmare le mancanze del proprio/a compagno/a fino a rendere la loro unione un incastro perfetto di difetti e pregi.

«Sotto molti aspetti, siamo una coppia perfetta.
Vediamo noi stessi per ciò che siamo,
ma nessuno dei due vede l'altro come imperfetto.»

Un'altra delle cose che apprezzo dello stile di Reynard, è la cura nei dettagli che rende ancora più facile, per il lettore, calarsi nella storia e vedere con gli occhi dei personaggi ciò che li circonda, ciò che vivono.
Ho divorato le pagine di questo libro con la speranza che non finisse mai.

Una lettura che consiglio agli amanti del genere e non, perchè ne vale davvero la pena.
In attesa della prossima uscita penso che ritornerò a leggere più e più volte la storia di William e Raven!



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