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venerdì 8 maggio 2020

L'EREMITA di Ignazio Frenda


Su un'altura alla periferia di una grande città vive un misterioso eremita. Egli abita abusivamente un'antica costruzione posta sulla vetta di un promontorio a strapiombo sul mare: da lassù attende il compimento letterale dell'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse di Giovanni. Negli ultimi vent’anni l'uomo ha arricchito il suo eremo con mosaici, stucchi e pitture dai richiami esoterici, con simboli apocalittici e figure mitologiche. In città in pochi conoscono la sua storia, ma tre ragazzi ne prendono a cuore la vicenda: Lorenzo, Chiara e Alberto sono molto giovani, molto diversi tra loro, e, come giusto che sia per la loro età, mossi da impavida curiosità e sottoposti all'irrefrenabile fascinazione del mistero. Così, un bel giorno, dopo alcune discussioni e ricerche a vuoto, decidono di incamminarsi verso la vetta di Monte Sferrello.

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Oggi vi parlo di uno dei libri che mi ha tenuto compagnia durante la quarantena. Si tratta de "L'eremita" di Ignazio Frenda, che ringrazio per la copia omaggio.
La trama di questo romanzo mi ha da subito incuriosito e quindi mi sono lanciata nella lettura.
La storia parla di tre amici, Alberto, Lorenzo e Chiara, molto diversi tra loro, ma che insieme riescono a essere una squadra. Un giorno, spinti dalla curiosità e attratti dal mistero che si cela dietro alla leggenda dell'eremita, decidono di incamminarsi lungo il sentiero che porta in cima all'altura dove il misterioso uomo ha stabilito la propria dimora.

"Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia…"


Durante il cammino, però, iniziano a succedere cose strane, si sentono osservati e inseguiti. Quando Chiara scompare, i due amici cercano di salvarla... finché non si separano.
Riusciranno i tre a ritrovarsi? E a scoprire il mistero che avvolge l'eremo in cima all'altura che domina sulla città?
Per scoprirlo, dovrete leggerlo.
Questa storia è molto particolare e la trama e l'idea di base hanno un grande potenziale. Tuttavia, ho trovato la narrazione ridondate, ricca di descrizioni minuziose e i dialoghi poco coinvolgenti. Mi aspettavo una storia diversa, forse, molto più "spaventosa" e suggestiva.
Nonostante ciò è una storia ricca di concetti filosofici, che mostra la spiritualità religiosa con influenze di mitologia norrena ed elementi esoterici, in contrapposizione alla razionalità scientifica che a tutto cerca di dare un senso.

"Del resto non è quello che fanno miliardi di persone? Credono in un Dio, ma in fondo desiderano soltanto di contare qualcosa in questa vita."


Il particolare che più mi è piaciuto è stato l'elemento dei viaggi attraverso diverse dimensioni temporali tra presente e passato. Ma purtroppo non sono riuscita a entrare in empatia con nessuno dei protagonisti, forse perché non si è dato particolare spazio alla loro caratterizzazione, ma si è calacata più la mano sulla contrapposizione di visione delle cose, soprattutto tra Lorenzo e Alberto, mentre cercano di arrivare a capire qualcosa di ciò che sta succedendo intorno a loro.
A malincuore devo ammettere che mi aspettavo di più da questo libro: più coinvolgimento, più dinamicità, più mistero.
Molto belle le descrizioni dell'eremo, dei suoi mosaici e delle opere d'arte che custodisce al suo interno.
Vi invito a leggere questo libro perché comunque racconta una storia particolare e anche originale. E se conoscete la leggenda dell'eremita che aspetta il compimento dell'Apocalisse. Spero che una volta letto mi farete conoscere il vostro parere.
Buona lettura!




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