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mercoledì 13 gennaio 2021

FINCHÉ NON SEI ARRIVATO TU di TJ Klune



A prima vista, Libro 3

Il giorno del matrimonio di Paul e Vince è ormai vicino, ma tra amici intriganti, una famiglia affettuosa ma strana e nuovi amori a sorpresa, la cerimonia semplice a cui tanto aspirano sembra irraggiungibile. Senza contare che una certa drag queen non ha proprio idea di cosa sia un normale addio al celibato. In mezzo a tutta questa confusione, riusciranno i nostri eroi a scrivere le loro promesse di matrimonio?

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Finalmente Vince e Paul arrivano a dirsi “sì”, ma con Sandy/Helena di mezzo l’addio al celibato sarà spettacolare. In questo terzo capitolo della serie A prima vista, dopo Dimmi che è vero e La drag queen e il re gli Homo pomp, ritroviamo tutti i principali personaggi dei libri precedenti pronti a combinarne ancora delle belle. Non manca di certo Nana, la pazza nonna di Paul con il suo pappagallo Johnny Depp e i suoi genitori che lo credono sempre il pony di Vince, ma che hanno il cuore più grande del mondo. Darren, il re degli Homo pomp e fratellastro di Vince, mostra a Paul il suo lato più fragile facendogli capire come Sandy possa amarlo così tanto. Helena Handbasket è certamente la solita drag dalla lingua affilata e dalla risata malvagia, ma che ama da morire il suo amico in procinto di sposarsi.

Non posso dire nulla sulla trama perché si tratta di un libro che si fa leggere tutto d’un fiato in un susseguirsi di situazioni comiche al limite dell’assurdo alternate a momenti davvero toccanti, ma tutt’altro che convenzionali. Paul è sempre il solito insicuro ragazzo sovrappeso che si chiede come sia possibile che un ragazzo bello, gentile e dolce come Vince possa aver scelto lui. E Vince è il solito bellissimo Homo pomp che intenerisce per la sua innocenza e devozione a Paul.

Insomma, un libro assolutamente imperdibile per chi ha amato le precedenti storie di Klune e che corona l’amore un po’ pazzo di Paul e Vince nel modo migliore possibile. Ora non ci resta che aspettare il prossimo capitolo di Corey/Kori ed il suo bel professore, presentato alla fine di questa storia.




Forse era ingenuo da parte mia pensare che sarebbe stato per sempre, ma non è quello che presuppongono i matrimoni? Non riuscivo a immaginarmi insieme a nessun altro. Né riuscivo a immaginarmi innamorato di un uomo che non fosse lui.



Corey era Kori che era Corey. Essere bigender faceva parte di loro e io amavo indistintamente tutte le loro parti. Tutti noi le amavamo, e se qualcuno avesse avuto qualcosa da ridire si sarebbe trovato il tacco a spillo di una drag queen infilato nell’uretra. Era il 2016 e non c’era nessun bisogno di far sentire qualcuno inferiore perché era transgender.

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