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lunedì 15 novembre 2021

DEACON (Morris Brothers Series #2) di Veronica Scalmazzi



Mi chiamo Deacon Morris, detto il Cobra, e sono uno dei giocatori più desiderati e strapagati di tutta l'NBA.
Quando scendo in campo niente può placare la mia sete di vittoria.
Perché il basket mi scorre nelle vene.
È passione.
Sacrificio.
Vita.
È il mio cuore a metà.
La metà che sopravvive a ogni 15 novembre di ogni maledetto anno senza di lei.
Avevo promesso di amarla.
Oltre la luna e ritorno.
E invece l'ho ferita nel peggiore dei modi.
Destiny Summers, la mia Autumn.
Il mio passato.
Un passato che rivoglio a tutti i costi nella mia vita, e farò il possibile per fare in modo che accada, anche giocare sporco.
Perché sono un Morris, e i Morris non si fermano davanti a niente, specialmente quando c'è di mezzo la donna che amano.
E io sono fottutamente innamorato di Autumn.
È tempo che il Cobra scenda nuovamente in campo, a giocare la sua partita più importante: quella dell'amore.

#prodottofornitodaVeronicaScalmazzi
#copiaomaggio
(immagini prese dalla pagina autrice)

Deacon Morris è il giocatore più desiderato nel mondo del basket. Dopo aver raggiunto il suo traguardo di giocare nell’NBA decide di tornare in pianta stabile a casa e accetta un contratto con i Falcons. Quello che non sa è che anche lei è tornata per rimanere e che ha appena firmato un contratto di lavoro per loro. In mezzo a loro due un passato che lei non riesce a lasciarsi alle spalle e la determinazione di Deacon per riconquistarla. Di chi stiamo parlando? Di una ragazza che si porta addosso i colori dell’autunno e che lui affettuosamente battezza come la sua Autumn. Destiny Summers è una delle fotografe più brave nel suo campo; con i suoi scatti riesce a catturare l’anima dei suoi soggetti, quegli attimi in grado di cambiare la percezione del mondo intorno a sé.
Si dice che al cuor non si comanda, ma Destiny non è una persona molto persuasiva e i ricordi passati tornano con sempre maggior prepotenza nel suo presente. Lasciarsi andare o tenere Deacon il più lontano possibile da lei? Ma siamo proprio sicuri che Deacon Morris è il tipo da lasciar perdere?
Si sa che quando un Morris si mette in testa qualcosa, è determinato a raggiungere i propri obiettivi… con ogni mezzo.

«Tu non sei una sfida, tu sei LA sfida. Sei tutto ciò che voglio nella mia vita.»


Aspettavo questa storia da quando ho conosciuto la famiglia Morris, e sono sempre più impaziente di leggere quelle sugli altri fratelli. Avevo alte aspettative su Deacon? Sì. Sono state superate? Ampiamente, perché la penna di Veronica è dolce e decisa, così delicata da riuscire a toccare le corde giuste dell’animo umano, facendole vibrare così intensamente da far commuovere.
Ho fatto il tifo per questa coppia per tutta la durata della lettura, e in alcuni punti avrei preso volentieri a schiaffoni Destiny per farle capire che lui stava tornando da lei per restare e non per andarsene di nuovo; poi però mi sono immedesimata in lei, nelle sue sensazioni e ho capito che avrei reagito allo stesso modo, perché le ferite del passato non sono così difficili da dimenticare. Santi angeli custodi in terra chiamati amici o spesso fratelli/sorelle che ci fanno aprire gli occhi sulla natura dei nostri sentimenti e danno quella spintarella nella giusta direzione, anche se questo significa spingerci tra le braccia del nostro primo e unico amore nonostante la nostra promessa di non cascarci più.

«Sbagliare fa parte della vita. Il vero coraggio è tentare in tutti i modi di rimediare.»


Avete mai pensato di quanto i protagonisti si incastrino perfettamente gli uni con gli altri? E non solo perché c’è una persona dietro che scrive la loro storia, ma perché sembra che siano andati a cercare la persona perfetta che scrivesse di loro, prendendo poi il sopravvento sull’intero romanzo, e non avrebbero potuto fare scelta migliore di Veronica che nella sua testa era riuscita a catturare quegli attimi tanto cari alla nostra Autumn e a riportarli nero su bianco, regalando emozioni intense pagina dopo pagina.
La bravura di Veronica non sta solo nel saper descrivere perfettamente la storia d'amore tra i protagonisti, ma quello di farti vivere il momento sportivo, come se tu fossi là, ad assistere alla partita decisiva. Non sono un'appassionata di sport, ma devo ammettere di aver praticato basket per un periodo della mia vita, e durante la lettura mi è come sembrato di sentire il rumore che fa la palla sul legno. Quel tonfo sordo che ti fa trattenere il fiato appena Deacon arriva sotto al canestro, pronto a segnare il punto decisivo per portare la squadra alla vittoria. Attimi che trattieni il fiato e speri con tutta te stessa che quella palla entri nel cesto e non rimbalza su quel ferro tanto odiato dai giocatori. Chiudi gli occhi e vedi quella stessa palla compiere la parabola per andare a canestro e, quando entra e la sirena suona la fine della partita, dentro di te esplode una standing ovation da stadio e finalmente puoi permetterti di respirare. Ecco, io penso che non è da tutti riuscire a far trasparire la bellezza non solo della storia in sé, ma anche di quel determinato sport che consacrano i Morris come i giocatori numeri uno al mondo.

«Dovunque saremo, io ti raggiungerò sempre. Sei il mio appuntamento fisso con il destino.»

Amo quando le serie sono autoconclusive perché permettono al lettore di iniziare e finire una storia, ma è altrettanto bello ritrovare gli stessi protagonisti nei libri successivi, come se diventassimo spettatori segreti dei loro momenti intimi, e posso affermare di amare questa incredibile famiglia, che fanno sentire il lettore come uno di loro, dandogli il giusto benvenuto.

«Per un attimo ho invidiato quella palla arancione che tanto ami.»
«E se amassi di più te?»


Volevate sapere qualcosa in più sui protagonisti e sulla loro storia? Allora vi consiglio di prendere questo libro e di perdervi tra le sue pagine, perché il Cobra e Autumn sono pronti ad accompagnarvi in un viaggio unico e indimenticabile.
Ringrazio ancora una volta l’autrice per avermi affidato questo nuovo “figlio di carta” e per essersi fidata del mio giudizio… vorrei direi imparziale, ma la verità è che leggere i suoi romanzi è come tornare finalmente in quel posto chiamato casa, e in questo caso oserei dire in famiglia.

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