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martedì 2 novembre 2021

POLVERE DI RUGIADA (Shelley Saga #2) di Patrizia Ines Roggero


Fuggire lontano per rimettere insieme i cocci di un cuore infranto, è questo che fa Steve Shelley nel raggiungere San Francisco con un bagaglio pesante di emozioni. Sarà la bella e sensuale Rocío a cancellare il passato dando vita a un presente che cela insidie pericolose...

Passione, sentimento e inganni attraverso le strade malfamate della Barbary Coast in California, fino alle praterie sconfinate del Wyoming.

Una storia che ci riporta tra i cowboy della Paradise Valley, in un Montana dall’autentico sapore western.

#prodottofornitodaPatriziaInesRoggero
#copiaomaggio
Eccoci qui giunti alla storia di Steve Shelley con il secondo volume sulla saga della famiglia Shelley, di cui consiglio la lettura del primo volume prima di intraprendere questo viaggio, non fosse anche solo per evitarvi spoiler, incomprensioni o quant'altro.

Steve ha lasciato il Montana, con il suo cuore, per partire alla ricerca di una terra lontana, sperando di trovare un luogo dove poter finalmente mettere a tacere i mostri che pullulano i suoi sogni.
O i suoi rimpianti, se preferite.

Certe delusioni inevitabilmente segnano gli animi, li segnano fin troppo, e quando il suo si è sentito troppo crudelmente ferito, il nostro cowboy è partito senza immaginare dove il destino lo avrebbe portato.
E' partito e basta, volendo mettere più chilometri possibili tra i suoi ricordi e la sua strada, non volendo continuare a sentirsi così ferito.

In un primo acchito è stato troppo facile farsi catturare dalla bellezza di quel mondo nuovo, dal mare (no, dal mare mi sa proprio di no) e da San Francisco, un mondo così differente da quello cui è abituato, da non sapere delle insidie che lì avrebbe trovato.

In fondo puoi cambiare città, cambiare vita e nasconderti, ma le persone... Quelle cambiano?

L’amore non si poteva comandare. Si poteva solo sperare che esaurisse la sua malia.


Rocío se ne intende di insidie, alcuni direbbero fin troppo.

La sua vita è stata una continua lotta e quando finalmente ha sperato di poter ottenere la pace, ecco finita prigioniera nuovamente, solo che quelle catene non sono di metallo ma metaforiche, la tengono rinchiusa in un mondo di bugie e di ricatti, un mondo ricco di insidie dove lei, purtroppo, non può che esserne la tessitrice, aspettando solo che gli animi di chi la incontra abbocchino.
Non c'è nulla di peggio che sentirsi ancorata in un luogo, di riporre i tuoi sogni in un'attività, in quattro mura, e vedersele via via usare contro come un'arma, qualcosa che mai avresti ritenuto possibile.

Quando alla sua locanda giunge quell'uomo tutto cambia, e nulla al contempo stesso.
Suona strano vero?

Eppure è proprio così perché se da una parte qualcosa la spinge verso quell'uomo, la stessa motivazione che la tiene ferma laggiù fa in modo che per loro non possa esserci futuro.

Per quanto voglia aiutare quell'avventuriero nulla ne può contro il fato.


«Non dovresti, ma è quello che vuoi.»
«Conta ciò che voglio?»
«Per me conta più d’ogni cosa.»

Più e più volte le storie dei personaggi si sfiorano e incrociano, spostandosi poi lungo molte cittadine americane che segnano, in questo volume, la svolta per alcuni avvenimenti così importanti.

I personaggi che ci presenta Patrizia Ines Roggero in questo volume non son completamente nuovi, alcuni lo sono effettivamente, ma altri? Incontrare nuovamente alcuni personaggi non ha fatto altro che farmi sospirare felice perché diciamocelo pure: la storia di Abigail mi era entrata sottopelle ma questa... Questa potrebbe quasi aver equiparato la precedente.

Gli intrecci son una costante così come costante son i colpi di scena che se avessi avuto io uno Stetson lo avrei buttato a terra e calpestato. La storia si sposta lungo alcune cittadine americane, mostrandoci sempre nuove sfaccettature e catturandoci come pesci all'amo, se così si può dire.
Saranno pur molte pagine questo volume, non è una lettura rapida, ma la capacità di non annoiare, di non scendere nel banale, è un'altra cosa che ho ritrovato anche in questo volume, qualcosa che spesso ritrovo nelle opere dell'autrice.

Nonostante tutto questo, però, vorrei dirvi che l'autrice ci dipinge non soltanto le praterie del Wyoming ma la bella San Francisco che col suo viavai di gente, i suoi marinai ma anche il suo mondo, ci avvolge nella sua storia sperando di renderci partecipi di quella finestra che si è aperta sulla storia di queste due animi, così affini per certi versi quanto differenti.

P.S. Son curiosa di vedere se ho indovinato i personaggi del prossimo volume, sino ad allora...
Vi terrete anche voi la curiosità, proprio come me.



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