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lunedì 31 gennaio 2022

UNCHAINED di Nykyo


Tortuga #2

Il Capitano Luka, comandante della Unchained, è un maroon, un ex schiavo sfuggito ai padroni, e nella vita ha un solo scopo: liberare il maggior numero possibile di fratelli e riunire le famiglie che i negrieri senza scrupoli hanno smembrato.
Per farlo ha imparato a combattere, a mentire, a seguire le tracce degli schiavi scomparsi, ma questa volta il suo incarico è diverso. Rupert Egglestone è evaso dal monastero in cui era prigioniero e Luka, suo malgrado, ha ricevuto da Lord Egglestone, il padre del fuggiasco, il compito di riportarlo in Giamaica a qualsiasi costo.
Ha inizio un inseguimento serrato, in un susseguirsi di colpi di scena. Rupert e Luka arriveranno a scontrarsi, ma anche a scoprire quante cose li accomunano, nonostante il ceto sociale differente e il colore della pelle.
Attorno a loro nasceranno amicizie e legami profondi, fino al momento della resa dei conti con il crudele Conte inglese.
Con l’aiuto di vecchi amici e nuovi alleati, Rupert Egglestone affronterà suo padre, una volta per tutte.

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Dopo Barebones torniamo nel Mar dei Caraibi per tuffarci in una nuova ed emozionante storia dove, questa volta, avremo la possibilità di conoscere il “famoso” Rupert Egglestone. Devo ammettere che nel libro precedente non l’avevo trovato proprio simpatico, sarà che tifavo Jack e lo avevo considerato una sorta di ostacolo tra lui ed Edward. In questo racconto, invece l’ho decisamente rivalutato e la sua storia è stata davvero una lettura interessante e avvincente anche se Ed e Jack restano i miei preferiti, fatemi causa.
Questo libro è strettamente collegato al precedente della serie, inizia praticamente dove l’altro si conclude e le vicende dei personaggi sono strettamente collegate tra loro. Questa volta i protagonisti sono appunto Rupert, ex amante del Capitano Lennox e odiato figlio di Lord Egglestone, e il Capitano Luka, un ex schiavo che combatte per ridare la libertà alla sua gente. Chi potrebbe essere più diverso del figlio di un conte inglese e un ex schiavo di Barbados? Non solo il contrasto della loro pelle, ma delle loro estrazioni sociali è ciò che, in apparenza, li rende così diametralmente opposti. Messi insieme nelle condizioni sbagliate non possono fare a meno di lottare, chi per un motivo chi per l’altro, ma, una volta che si ritrovano ad una convivenza forzata e hanno modo di conoscersi davvero senza fermarsi alle apparenze, sarà loro chiaro quanto in realtà siano simili.
Oltre a Rupert e Luka, ritroviamo il poco convenzionale padre Gonzalo, il gesuita spia spagnola dalla facile pugnalata e facciamo la conoscenza anche dell’intrepida Lupe, ex schiava e prostituta, che salva e viene salvata da Rupert. Personaggi che non restano ad abbellire lo sfondo della storia, ma che assumono un loro carattere ben definito e diventano parte integrante del tessuto narrativo.
Insomma, una storia che tratta sia argomenti forti come la schiavitù, la prostituzione e la violenza in diverse forme, ma che in modo molto dolce e toccante affronta la nascita di un amore ben poco convenzionale, soprattutto per il tempo in cui è ambientata la narrazione. Un libro toccante, ma che sa anche catturare come solo una storia di pirati può fare. Una lettura caldamente raccomandata e che fa anche sperare su un nuovo capitolo tutto per padre Gonzalo che, a mio parere, ne riserverà ancora delle belle.
Era vero che si specchiava in Luka e, se in principio aveva rivisto in lui solo le proprie debolezze, ora vedeva una forza che non era certo di avere. Luka la rendeva reale, qualcosa che Rupert avrebbe potuto ritrovare dentro di sé, a cui attingere per continuare a lottare.
«È così bello,» ripeté Rupert. «Perché pensano che sia sbagliato?» 
«Non lo è.» Luka gli prese il viso tra le mani. «Non è sbagliato. Fare l’amore non lo è mai. Tu non lo sei e nemmeno io.» 
«Se anche fosse, non mi importa più,» disse Rupert, sollevandosi e premendogli una mano sul petto. «Se accanto a te sono sbagliato, voglio continuare a esserlo.» 
Per la società entrambi lo sarebbero stati sempre, Luka non si illudeva. Se anche non li avessero condannati perché erano dello stesso sesso, l’avrebbero fatto per la differenza del colore della loro pelle. Era uno dei motivi per cui si era innamorato, perché a Rupert non importava che fosse nero e nemmeno che fosse nato schiavo.
Nei sogni, ancora allacciati l’uno all’altro, sarebbero stati uguali. Non un nobile e un maroon, un bianco che osava amare un nero, maschio per giunta, ma due spiriti a cui era consentito di appartenersi senza costrizioni. 
Luka voleva credere che un giorno, se la sorte l’avesse assistito, lo sarebbero stati fino in fondo, anche da svegli.
Tu vedi ancora differenze, come quando volevi solo catturarmi, io vedo solo i segni delle stesse catene e il fatto che siamo simili e abbiamo lo stesso valore.

Nykyo, che ovviamente non si chiama davvero così, è nata nel 1975, nell’assolata Sardegna, ma si sente sempre un po’ bambina. Ha una passione per la scrittura fin da quando frequentava le elementari e la testa piena di idee e di personaggi. 
Felicemente sposata a un marito che la appoggia qualunque cosa scriva e con una bimba che adora farsi raccontare le favole della buona notte inventate da mamma, nella “vita di tutti i giorni” è una leguleia dall’aspetto irreprensibile, ma davanti al foglio bianco di Word si trasforma in un’inguaribile romantica con una spiccata preferenza per le storie d’amore M/M.

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