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giovedì 17 novembre 2022

DOLCE PECCATO & PROMESSE E MELOGRANE di Sav R. Miller



La mia ossessione sa di melograno.

E io non dovrei saperlo.

La sua pelle è soffice.

Elastica.

Non dovrei sapere neanche questo.

Ora che ho colto quel piccolo fiore delicato, non ho più modo di togliermelo dalla testa.

Nessuno dei miei altri peccati ha mai avuto un sapore così dolce.


Questo racconto breve è il prequel della storia di Kal ed Elena prima di "Promesse e melagrane"... prima del loro matrimonio.

La serie dark contemporary romance Mostri & Muse consta di standalone liberamente ispirati a diversi miti, ma non si tratta di retelling fedeli e NON si tratta di fantasy.

Questa novella e il suo seguito, "Promesse e melagrane," sono liberamente ispirati al mito di Ade e Persefone.
Elena

Per molti, Kal è un uomo malvagio.

Foriero di morte, detentore di anime, frequentatore di incubi.

Il dottor Morte. L'incarnazione di Ade.

Dicono che mi abbia rapita.

Che abbia usurpato il posto del mio fidanzato e che abbia colmato

le crepe del mio cuore con delle promesse vuote.

Dicono che abbia lasciato le sue impronte cremisi impresse sulla mia psiche

e che abbia tentato di liberarmi.

Di per sé non dicono nulla di falso.

Se non fosse che restare è stata una mia scelta.



Kal

Per molti, Elena Ricci è un'innocente.

Dea della primavera, amante delle poesie, angelo dei miei incubi.

La piccola. L'incarnazione di Persefone.

Dicono che io l'abbia rovinata.

Che abbia fatto a brandelli la sua virtù e divorato la sua anima come uno squisito

melograno.

Dicono che io abbia radicato il mio male quanto più in profondità dentro di lei

e che abbia tentato di liberarla.

Di per sé non dicono nulla di falso.

Se non fosse che è stata lei a rovinare me.

Promesse e melagrane è il primo standalone della serie "Mostri e Muse" di Sav R. Miller. Si tratta di una serie di dark contemporanei, non fantasy, né retelling fedeli, ma solo liberamente ispirati a racconti mitologici.

Questo romanzo e il suo prequel, "Dolce peccato," sono liberamente ispirati al mito di Ade e Persefone.

Contiene scene esplicite e situazioni che potrebbero non essere adatte a tutti i lettori.

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 Con questo romanzo la Miller inizia una nuova serie, “Mostri e Muse”, di dark contemporanei le cui storie prendono spunto dai miti greci. Il mito di Persefone e Ade viene parafrasato nelle vicende raccontate in PROMESSE E MELOGRANE. Al posto di dei capricciosi e vendicativi troviamo mafiosi pericolosi e spietati, pronti a tutto pur di aggiudicarsi la supremazia del territorio.



Kallum Anderson, noto come il Dottor Morte, è un uomo segnato dal dolore, il suo carattere oscuro e cupo e la ricerca costante della sofferenza hanno fatto di lui il killer della famiglia Ricci. Don Rafael, un tempo capo indiscusso della città, lo ha accolto a braccia aperte, e lui per tutta risposta gli ha giurato lealtà e garantito protezione. Kal è diventato il braccio armato del boss, per lui torturare e uccidere non ha mai rappresentato un problema. L’estrema freddezza con la quale svolge il proprio lavoro mette in luce il suo carattere sadico e allo stesso tempo dimostra quanto la mancanza di limiti e freni gli sia necessaria per placare la sua smania di sangue.

 

C’è qualcosa di magico nel tenere la vita di un altro nelle tue mani. Una sorta di simmetria che si riscontra in natura, quando ti viene data l’opportunità di condurre le bestie verso un macabro destino o, piuttosto, di curarle.

La perfezione perversa del suo mondo nasconde però una falla che, alimentata nel corso degli anni, rischia di distruggerla. E per comprendere meglio questa situazione è necessario leggere il prequel del romanzo, DOLCE PECCATO.

Tutto inizia o finisce, se preferite, alla festa di compleanno della maggiore delle figlie di Don Rafael. (Non lasciatevi incantare dalle circostanze e dall’aspetto, Elena è un’avvenente ragazza molto giovane, tuttavia il suo carattere indomito cancella del tutto ogni traccia di ingenuità.) La ragazza già promessa in sposa al capo di una famiglia rivale, come da copione, sembra accettare il proprio destino. In realtà non è così, infatti, non potendosi ribellare apertamente, decide di prendersi la sua rivincita. È Kal il suo obiettivo. Lo conosce da anni e ha instaurato un rapporto singolare basato sullo scambio innocente e reciproco di poesie. Consapevole di non essergli affatto indifferente e da sempre attratta dal bel tenebroso, Elena si muove con pazienza e tenacia. La giovinezza e l’innocenza non rappresentano un ostacolo, ma al contrario, unite anche alla caparbietà che la contraddistingue, diventano lo sprone per raggiungere lo scopo prefissato. E quando lei si offre come agnello sacrificale sull’altare della lussuria, per Kal non ci sarà più nulla da fare.

 

Il suo ardore mi chiama, delle fiamme con cui voglio bruciarmi la pelle, e da cui non riesco ad allontanarmi nemmeno con la forza, sebbene la logica mi stia urlando di fermarmi e di fare il punto della nostra situazione. Ma la ragione ha lasciato il posto all’ossessione: questa ragazza si è insinuata fino nei meandri più reconditi del mio cervello, cancellando tutto ciò che considero realtà.


 

Messo alle strette Kal accetta la sfida, ben consapevole dei propri mezzi. Nonostante la sicurezza, l’uomo commette il grave errore di sottovalutare l’avversario. Elena non è la vergine innocente e remissiva che tutti credono, è una ragazza forte degna di vivere nel suo ambiente e inoltre possiede una parvenza di oscurità che la rende simile a Kal più di quanto lui possa immaginare. Di fronte alla passione morbosa e letale dell’uomo, Elena risponde con altrettanta forza, senza spaventarsi, al contrario, accoglie la perversione con facilità, solo per alimentare la propria.

Dopo essere caduto nella “trappola” però Kal si allontana dalla ragazza. Il suo tentativo si rivela insufficiente e la distanza non serve a fargli dimenticare quella sirena il cui canto non accenna ad affievolirsi ma, al contrario, lo insegue tenendolo legato a sé.  

Una Persefone per me, Ade, come alcuni mi chiamavano. Una primavera in un mondo pieno di morte e distruzione. Una donna che ho disdegnato fino a quando non mi sono ritrovato accecato da una nuova ossessione.



Non riuscendo quindi a sfuggire al suo destino, Kal decide di passare al contrattacco e quando si presenta l’occasione, con la scusa di proteggerla, costringe Elena a sposarlo. Ma proprio come nel matrimonio forzato del mito anche qui l’amore sembra prevalere più in Kal. Costringere Elena ad accettarlo e a scappare con lui è l’unico modo possibile per salvaguardare se stesso. Perché se è vero che abbandonare la famiglia Ricci e allontanarsi dagli intrighi di una vita violenta non redime la sua anima, questo gli offre la possibilità di tenere nascosti il più possibile i tremendi segreti che lo affliggono.

Lo stile pur essendo lineare carica il romanzo della giusta tensione utile a tenere alta l’attenzione anche in quei momenti di stasi (per la verità troppi), in cui il ritmo rallenta pericolosamente. Le molte ripetizioni presenti hanno appesantito la trama a scapito di interessanti spunti che invece sono stati abbandonati o non approfonditi al meglio. Entrambi i protagonisti vengono caratterizzati bene anche e soprattutto nelle scene hot dove vengono messi in risalto le similitudini del loro carattere. Ma anche gli altri personaggi non sono da meno anche se non si sarebbero disdegnati degli approfondimenti. (magari per quanto riguarda la figura di Don Rafael).

In conclusione si può affermare nonostante tutto che il romanzo merita di essere letto così come la serie della quale attendiamo con ansia il prossimo volume.


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