Non avrei dovuto volerlo. Il dio abbronzato, sdraiato a bordo piscina, con un costume tanto attillato da lasciare poco all’immaginazione. Ma ero solo un essere umano e, con la tentazione costantemente sotto il naso, era solo questione di tempo prima di cedere. Era sbagliato. Lo sapevo. Aveva l’età di mio figlio.
Diamine, era amico di mio figlio. Ma ancora peggio… io ero il suo insegnante.
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Partecipare a un workshop di arte per migliorare la propria tecnica è tutto quello che Ryder vuole dalla vita, solo che non aveva fatto i conti con la persona seduta in prima fila. Un uomo sicuramente più grande rispetto a lui, ma la sua bellezza mozzafiato non lo fa ragionare abbastanza, al punto da occupare il posto vuoto accanto alla persona che era riuscita ad attrarre la sua attenzione. Una serata che passa senza manco accorgersene, ma quando il tempo a loro disposizione sembra essere finito, ecco che Ryder propone ad Ash di prendere qualcosa da bere insieme alla tavola calda là vicino. Tutto si sarebbe immaginato, meno che finire la serata scopando dietro al vicolo e la promessa di sentirsi per rivedersi.
Un vero e proprio colpo di fulmine che ha colpito tanto Ryder quanto Ash, ignari che si sarebbero rivisti a breve… nella classe di Ash, insegnante di arte. Un colpo per entrambi quando si rendono conto dell’accaduto, per quel qualcosa che tra i due non ci sarebbe mai dovuto essere. Ash fa di tutto per resistere alla tentazione, ma Ryder è il provocatore disposto a tutto pur di fargli capire che loro due insieme possono funzionare. Cedere alla tentazione significa per Ash mettere a repentaglio il suo lavoro e la sua cattedra, oltre alla sua credibilità come uomo e professore, ma saprà realmente resistere quando, quello stesso ragazzo in grado di fargli provare qualcosa a distanza di tempo, diventerà amico di suo figlio, frequentando la stessa cerchia di amici?
Ryder non avrebbe portato altro che guai, ma improvvisamente i guai non erano mai stati così belli.
Come al solito arrivo tardi, se non fosse che il lavoro mi assorbe gran parte della giornata e la sera mi capita di crollare come una pera cotta. Ma devo dire che quando ho iniziato a leggere questo libro, fermarmi è stato difficile e, complice la giornata successiva libera, ho fatto le ore piccole per terminarlo. Adoro la scrittura di Brooke Blaine, ma devo ancora capire se con Ella Frank possa realmente funzionare, e la storia mi ha lasciato diversi punti di domanda.
Amo gli age gap che uniti al forbidden e al romance male to male, il risultato poteva essere ancora migliore di quello che è stato. L’inizio mi è sembrato veloce, troppo veloce, e la trama trae un po’ in inganno perché si presume che loro si conoscano nel modo descritto, invece avviene il contrario. Si conoscono, la loro si può dire la serata da “una botta e via” e quando si incontrano una seconda volta, in modo del tutto casuale, mettono insieme i puntini. In effetti, la sera prima non si erano scambiati generalità né tanto meno avevano parlato di lavoro o passioni comuni, l’intento di Ryder era far sì che Ash non si dimenticasse di lui… eccome se c’è riuscito! Quindi ho ritrattato sull’inizio veloce perché doveva spiegare le dinamiche successive. Ovviamente c’è un ma. Ash l’ho trovato quasi perfetto, una vera first lady se si considera quel lato maschile e femminile che sembra essere dominante a seconda della situazione. Si fa violenza per non cedere alla tentazione, inciampando quasi sui suoi stessi piedi, e una volta superato quel confine tornare indietro può risultare difficile. Lui sa quello che vuole, soprattutto chi vuole, ma è anche vero che per amore del figlio ha rinunciato alla sua reale passione allo scopo di una tranquillità economica maggiore, dedicandosi all’insegnamento con lo stesso amore che dedica alla sua arte, motivo per cui le sue classi sono quelle che riscuotono più successo.
Come se avesse percepito che stavo lanciando occhiatacce a chi lo circondava, Ash guardò verso di me e, quando i nostri sguardi si incrociarono, la sentii: quell’assurda scarica di passione che mi scombussolava lo stomaco e mi faceva battere il cuore, e che si scatenava sempre quando la sua attenzione era rivolta verso di me.
Ryder, per l’età che ha, l’ho trovato troppo uomo vissuto quando in realtà è soltanto un ragazzo di 18 anni che si sta affacciando alla vita. Gli spostamenti continui a causa del lavoro del padre, lo hanno portato a una raggiungere una maturità maggiore, non nascondendo la sua vera natura per compiacere gli altri o per circondarsi di amici. Di lui mi è piaciuta la solidità dei propri princìpi, senza nascondersi dietro un dito quando qualcuno gli chiedeva se “avesse adocchiato qualche ragazza di suo interesse”. Nonostante sappia la pericolosità di un’eventuale relazione con Ash, non demorde, provocandolo in continuazione, al punto da avermi tenuta con il fiato sospeso fino alla fine certa che sarebbe successo una catastrofe.
«Non potevo credere che tu fossi mio quella notte.»
«Quella notte, stanotte, domani e anche tutte le notti successive, se mi vorrai.»
«È una promessa importante per una persona che sta ancora decidendo il suo percorso.»
«Alcuni percorsi sembrano essere predestinati.»
Le scene spicy sono ben costruite, senza mai scadere nel volgare, anzi contribuiscono ad aumentare la temperatura già alta di suo, e l’epilogo mi ha strappato un sorriso, quello che ti nasce spontaneo e che ti fa sollevare l’angolo delle labbra da un lato.
Una storia leggera, poco impegnativa, ma che saprà impegnarvi le ore al mare sotto l’ombrellone in attesa di fare un tuffo in acqua.
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