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mercoledì 18 ottobre 2023

Blog Tour Dark Zone: LA MIETITRICE DI FUOCO di Daniele Viaroli


Il mondo del Wentyr è condannato. Feroci creature, note col nome di Mietitori, funestano la terra, sterminando gli esseri umani una città dopo l’altra. Solo alcune roccaforti, ultimo baluardo della razza umana, provano a opporsi al loro strapotere.
Nella più popolosa di queste città, tre giovani reclute dell’esercito cittadino si trovano loro malgrado ad affrontare un demone di fuoco, inconsapevoli che quella battaglia cambierà le loro vite per sempre, stravolgendone i sogni e permettendogli di plasmare il futuro dell’intero Wentyr.
Ognuno a modo suo cercherà di donare una speranza a quella terra martoriata da tradimenti ed eccidi. Rinald, aspirante cavaliere, si affiderà al proprio senso di giustizia. Scarlett, guerriera invincibile, opterà per la gloria e il valore delle armi.
Alavrill, romantico furfante, sceglierà un amore impossibile. Ma la giustizia può essere corrotta, la gloria svanire e l’amore mutare in odio.
E le sconfitte, nel Wentyr, si pagano in sangue e anima.
«U-uomini» il Capitano Hemmings tremava, «c-chiunque abbia fatto questo la pagherà.
Lo uccideremo con le nostre mani!»
La truppa rimase immobile, del tutto indifferente alle sue parole. Difficile fare sfoggio d’ardore e coraggio davanti a quasi quaranta cadaveri.
«Non dubitate uomini» provò a incoraggiarli il Capitano, cercando di nascondere la propria paura dietro la fragile maschera del comando. «La forza della giustizia ci guiderà alla vendetta!»
«Sono proprio curiosa di vedere come» ribatté una voce femminile. Risuonò sopra le loro teste, forte come un’esplosione e crepitante come le braci di un camino. D’istinto, Rinald sollevò lo sguardo.
Su uno dei pochi tetti in pietra si ergeva un’ombra di carbone immersa in un incendio luminoso, una guerriera spettrale avvolta in svariate lingue di fuoco. Era una donna e allo stesso tempo era una fiamma. Snella e slanciata, si allungava imponente verso il cielo, mentre gli artigli affilati raspavano l’aria e una cascata arancione di lava fusa le incorniciava il volto. Gli occhi, divorati dalle fiamme, erano feroci, inquietanti, passionali. Il sorriso, malizioso e aggressivo, grondava gocce di sangue incandescente. Non era una donna, non era una fiamma. Era entrambi.
«U-una T-Tessisogni… Uccidetela!» ordinò il Capitano Hemmings, la voce spezzata dalla paura. I primi a obbedire furono gli arcieri. Venti erano i loro archi e venti furono le frecce scoccate.
La creatura rise e spalancò le braccia, il petto proteso ad accogliere i dardi. Questi la trapassarono da parte a parte e si piantarono nell’edificio alle spalle della Tessisogni.
«Io sono Kevris. Io sono il fuoco. E il fuoco non può morire» sogghignò lei, mentre i buchi aperti dalle frecce venivano colmati da una fiamma liquida che vorticava a saldare la carne. Terminato il processo, l’unica traccia rimasta delle ferite fu un intrico di tatuaggi neri e scarlatti. Ridendo sguaiata, Kevris sollevò una mano in direzione degli arcieri.
Venti dardi di fuoco proruppero dalle sue dita.

Daniele Viaroli nasce a Milano nel 1987, ma passa buona parte della sua vita in un paesino al limitare di un bosco protetto. Istruttore di arti marziali, attore e autore teatrale, studia Lettere Moderne all’Università di Bergamo. Ha esordito sul panorama letterario con La Fiamma Azzurra, cui hanno fatto seguito i due volumi de Il Vortice Nero e, a conclusione della saga, La Folgore Scarlatta. Ora, con La Mietitrice di Fuoco, torna alla scrittura di un fantasy più epico, ambientato in uno dei tanti mondi che vanno a comporre il suo poliedrico Multiverso.

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