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mercoledì 17 aprile 2024

Blog Tour Dark Zone: TENEBRE SULLA FATTORIA di Dario Di Gesù



Il sole ha smesso di sorgere e ombre perenni celano orrori in agguato. Eppure la fattoria degli Ashmoore non è sguarnita: animali dalle capacità uniche trattengono l’assedio delle tenebre fuori dal recinto.
La capra Jillian evoca creature extradimensionali tracciando circoli sul terreno col suo sangue, a rischio della propria salute mentale.
Il gallo Norton scaccia le tenebre e brucia i propri nemici con le benedizioni del Sole, senza lasciare che la sua fede vacilli sotto l’assalto della notte.
Il maiale Pigfried combatte con la propria corazza armata, addestrato per anni e irriducibile nella volontà di battersi per difendere ciò che gli è caro.
Riusciranno questi insoliti guardiani a evitare che l’oscurità oltrepassi i confini della fattoria o la notte li inghiottirà e trionferà sulla luce del giorno?
Si voltò a fronteggiare i cadaveri umani e bestiali che si trascinavano tutto intorno con movimenti innaturali. Ancora una volta inalò profondamente per saggiare i nemici: tra il fetore dei corpi in decomposizione sentì quello della malattia, della peste e di ciò che, vivo e sporco, la portava con sé.
«Che oscenità è questa?» disse Jillian con voce spezzata, mentre i suoi occhi non si staccavano dal corpo di ciò che un tempo era stato lo stesso Lord Ashmoore, che arrancava verso di loro sul fianco destro della formazione nemica.
Pigfried lo comprese nel momento in cui Jillian terminava di porre la domanda: ratti che si muovevano dentro le carcasse, usandole come blasfemi carri, gusci di carne vuoti e corrotti, trasformati in perverse macchine d’assedio necrotiche.
«Un’oscenità cui porremo fine ora» disse il maiale.
Mentre si preparava a caricare il centro dell’abominevole orda, Pigfried venne investito dalla spettrale luce violacea prodotta dagli occhi di Jillian, che aveva appena terminato di tracciare un circolo rituale, utilizzando un affilato zoccolo e il proprio sangue. Il corpo e le armi di Norton intanto erano stati circondati da un’aura luminosa che sembrava dare all’uccello impettito una statura imponente e
minacciosa.
Scattando in avanti, il maiale tuonò un voto che tutti poterono udire: «Non sopravvivrà alcuno tra voi!»

Nato a Palermo il 25 marzo 1984, Dario Di Gesù è cresciuto tra viaggi, letture, giochi e l’interesse verso qualsiasi altro modo per raccontare una “storia”. Laureato in biotecnologie a Pavia, approda infine tra i monti nei pressi di Lucca.
Affascinato dal mondo umanistico quanto da quello scientifico, nonché lettore onnivoro, Dario nutre da sempre una passione per ogni declinazione del fantastico e per la scrittura, che esercita sin da giovane.
Nel 2021 scrive il proprio primo romanzo, TENEBRE SULLA FATTORIA, che vince il Premio Giancarlo Mancini per la Menzione Speciale della Commissione alla seconda edizione del concorso Giovanni Pace del 2022. DZ Edizioni.
Le cose cui tiene di più sono la moglie e gli altri affetti. Adora qualsiasi tipo di animale, ma se si dice che i suini siano i suoi preferiti…


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