Sydonie Archester,
primogenita di una delle più antiche stirpi del Wiltshire, non ha mai
disobbedito ai genitori. Quando viene promessa in sposa ad Adrian Guthrie,
erede di una ricca famiglia in ascesa, non le resta che fare ancora una volta
ciò che le viene ordinato: partire per trascorrere un mese con lui nelle
Cotswolds, per abituarsi all’altro in vista delle nozze. Non importa che
Guthrie abbia la fama di burbero ubriacone o che il maniero in cui dovrà
passare quelle quattro settimane sia la casa in cui Sydonie ha perso il
fratellino a causa di un incidente che ancora le dà il tormento.Adrian Guthrie
porta con sé il terrore di una guerra combattuta anni prima e i rimpianti di un
amore che lo ha consumato. Quando il padre morente gli fa promettere di sposare
la primogenita degli Archester, sa di non poter fuggire dal proprio dovere. Ma
l’isolamento che gli viene imposto al Meridian Manor, con la sua antica storia di
sangue che serpeggia lungo i corridoi labirintici, riserverà a lui e a Sydonie
molto più di quanto si aspettano. Nella Casa dei Dodici Fiori, sotto gli occhi
della grande meridiana nell’atrio, niente è come sembra. E nessun segreto potrà
rimanere sepolto troppo a lungo.
Il
fascino dei romanzi in costume è qualcosa che si costruisce intorno a tanti
piccoli particolari a cominciare dall’ambientazione, fondamentale per lo
svolgimento della storia. Ci troviamo in Inghilterra, alla fine del settecento,
sulle colline a nord di Londra, in un villaggio abitato dagli eredi delle
dodici famiglie più antiche. La vicenda si svolge in un maniero, un tempo
dimora degli Archester, che la leggenda vuole custodi delle dodici gemme, segno
inconfondibile di potere e supremazia. Dopo la disgrazia che ha segnato la loro
esistenze, a distanza di anni, l’erede della famiglia è costretta a tornarci
per ordine dei genitori. Qui, infatti, la giovane Sydonie dovrà convivere per
un mese intero con il giovane Adrian, scelto apposta per lei tra i rampolli di
famiglie altolocate anche se non aristocratiche.
Il
loro primo incontro, nonostante sia avvenuto in avverse circostanze, si
conclude in maniera catastrofica: i due ragazzi, infatti, dopo un primo momento
di intesa sincera, arrivano alla conclusione di non essere fatti l’una per
l’altra. Alla luce dei fatti entrambi vorrebbero sottrarsi alla prova, se solo
fosse possibile! Purtroppo non possono evitarlo, e quindi decidono di comune
accordo di procedere come stabilito, impegnandosi in una convivenza civile e incontrandosi
il meno possibile.
Il
susseguirsi di eventi misteriosi e pericolosi tuttavia, fa saltare in aria i
loro propositi. Sydonie e Adrian sono costretti a lavorare fianco a fianco per
risolvere alcune questioni delicate e grazie a una collaborazione leale i due
giovani scoprono di non essere poi tanto diversi.
Entrambi
nascondono le ferite di un passato drammatico dietro una parvenza di
superficialità e remissione che, se da una parte consente una vita accettabile,
dall’altra nega la loro vera realizzazione.
Adrian
non è soltanto un alcolizzato e Sydonie non è fragile come sembra, lo dimostreranno
nel corso della storia quando lavorando insieme risolveranno il mistero della
casa.
Siamo di fronte a un romantic suspense succulento e ben confezionato in cui il thriller la fa da padrone mentre la storia d’amore è secondaria. Nonostante la presenza di suspense e noir, la descrizione degli eventi risulta elegante e tranquilla. I protagonisti affrontano con discrezione il mistero che incombe minaccioso, e lavorando fianco a fianco, finiscono per misurarsi ognuno con gli spettri del proprio passato. Il percorso interiore, importante per raggiungere l’emancipazione reciproca, si avvale di un’analisi accurata ma non invadente. Il continuo oscillare tra presente e passato, infatti, viene approcciato in punta di piedi, quasi per non turbare la gentilezza dei due personaggi. Alla fine il trionfo della forza farà nascere un amore che solo il tempo consacrerà.
Consigliato!
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