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martedì 13 settembre 2016

OGNI TUO BATTITO di Sophie Jackson




Riley, trent’anni, dopo una dura esperienza in carcere è riuscito a trovare un lavoro che ama e a ricostruirsi una vita a New York. Un giorno, però, riceve una brutta telefonata: suo padre, con il quale non parla da tempo, ha avuto un secondo infarto. Con l’aiuto di Carter, il protagonista di A fior di pelle, decide quindi di tornare nel Michigan, nella sua città natale, per assistere il papà. Ed è allora che il passato lo sorprende senza preavviso: si imbatte casualmente in Lexie, sua migliore amica nonché amore travolgente e mai dimenticato. Sono trascorsi diversi anni, ma l’attrazione tra loro è ancora intensa, tanto che diviene sempre più difficile stare lontani l’una dall’altro, nonostante le incomprensioni e i rimpianti che ancora fanno soffrire entrambi. Tentare di portare avanti la loro relazione, però, si rivelerà complicato quando Riley scoprirà che Lexie gli ha nascosto per tutto questo tempo un segreto difficile da confessare. E capace di sconvolgere completamente la sua esistenza…








 Lei, sul prato di fronte, girava su se stessa. 
I suoi capelli biondi, stretti in due codini ai lati della testa, vorticavano come le pale di un elicottero. 
Indossava shorts di jeans, sandali di plastica rosa e una maglietta in tinta con il disegno di un arcobaleno. 
Saltava e girava, cantava e rideva sotto il sole caldo. 
Non aveva nemmeno una preoccupazione al mondo.
 Ed era la creatura più bella su cui lui avesse mai posato gli occhi.
 Ripensandoci,
 era abbastanza sicuro di essersi innamorato di lei proprio in quel momento. 
Era vivace, colorata, emozionante, una novità




Patita di aforismi come sono, questa storia, ogni tuo battito, mi ha fatto venire in mente una frase di Alessandro Baricco che dice:

E invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi – riconoscersi – una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso […] Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.
Riley e Lexie, questi i nomi dei personaggi del terzo volume della serie A pound of flesh, si sono incontrati che erano poco più che bambini, quando ancora le loro anime erano pure e prive di preoccupazioni.

Quando si è piccoli non si hanno molti problemi ad affezionarsi tanto a qualcuno al punto da farlo diventare una parte di sè, ancor meno ne ha avuti Riley. Appena ha visto quella bimba dai codini biondi, subito quel bimbo (il nostro protagonista) sembrava aver capito l'importanza che avrebbe avuto nella sua vita quella nuova persona appena incontrata.
Questo è ciò che è accaduto a Riley.
Come un fulmine a ciel sereno si è ritrovato a vedere la sua amica sin da subito come un essere speciale, qualcuno destinato a cambiargli la vita, in un modo o nell'altro.
Da adolescenti poi, quando si prova l'ebbrezza del primo amore, è facile vedere solo il rosa delle cose, senza sapere che il destino a volte può  togliere tutto ciò che ha donato.








Era l’amica più incredibile del mondo. 
Crebbero insieme,
 litigarono, 
fecero pace, 
condivisero il primo bacio a quattordici anni, 
quando lui capì che il modo in cui lei gli piaceva gli dava strane sensazioni. 
Non era più solo la sua migliore amica, 
ma qualcosa di più: 
il pensiero fisso dei momenti in cui si trovava da solo e il fratello lo spingeva a guardare le foto delle riviste su cui la madre l’aveva messo in guardia. 
Quando lei compì diciassette anni, 
lui finalmente le dimostrò quanto ci teneva.





Oggi Riley Moore ha trent'anni e, sebbene sia uscito da poco al carcere, è riuscito, grazie a Carter, a rifarsi una vita, a mettere in pratica la sua abilità con i motori, aiutando in un'officina a New York e aprendone lui stesso molte.
Fa strano pensare come una chiamata da parte dei suoi familiari, giusto una manciata di minuti, sia capace di sconvolgergli la vita. Non appena viene a sapere delle condizioni in cui riversa il padre, non si fa problemi, o almeno non troppi, a lasciarsi alle spalle New York per partire alla volta del Michigan, senza sapere però, che quello che lo attenderà una volta arrivato sarà capace di rimettere in discussione trent' anni di vita, un'amicizia più profonda di quella che prova per Carter e perché no, anche un amore la cui impronta porta sul cuore.
Ci sarebbe voluto tempo, tuttavia quell’incontro era un altro passo verso la ricostruzione delle fondamenta del loro rapporto. Lexie ormai aveva accettato l’idea che si sarebbe trattato di un processo lungo e a tratti doloroso, e non ne aveva paura: riconquistarsi la fiducia di Riley era l’unica cosa che contava. Joan aveva detto la verità: lei lo amava ancora, lo amava da ventun anni, e quel sentimento non sarebbe mai cambiato.
Se per Riley superare la perdita di Lexie non è mai stato facile, per la nostra giovane protagonista non è stato da meno.
Alexis, questo il nome completo, ha sempre trovato nel suo amico, e poi amore, il suo rifugio, la sua casa. Più tempo trascorrevano insieme, più i due divenivano una cosa sola, sino a quando un lutto colpisce la famiglia di Lexie, facendole perdere la sua strada.
In quella ragazza, dell'amica e dell'amore della sua vita, Riley non vedeva più nulla e per Alexis, che non solo ha dovuto dire addio ad un importante membro della sua famiglia, ma anche abituarsi alla distanza che intercorreva con il suo migliore amico, ogni cosa pareva tingersi di nero e i motivi per sorridere sembravano essere sempre meno. Tutto ciò, alla fine, l'ha portata ad una sola conclusione: se per se stessa non vedeva un futuro, nulla avrebbe impedito a Riley di realizzare il suo sogno di divenire un qualcuno. E si sa, a farne le spese in questi casi è proprio l'amore, perché la giovane ragazza ha dovuto dire addio alla sua metà per far sì che egli avesse ciò che desiderava dalla vita.

Sapeva di essere stata lei a rovinare il loro rapporto e non riusciva a dimenticarlo, perciò il perdono di Riley contava più di qualsiasi altra cosa al mondo. Nel corso degli anni, aveva consultato diversi terapeuti e medici per parlare della depressione e di come aveva affrontato la morte del padre, per cercare di capire il motivo per il quale si era chiusa a riccio, allontanando le persone che amava.
La risposta, naturalmente, era piuttosto semplice: quel lutto tanto profondo l’aveva privata della sua capacità di fidarsi delle persone e delle circostanze.

Passano gli anni e più volte Alexis ha pensato di rimettersi in contatto con Riley, per raccontargli quello che il suo coraggio mai le aveva concesso di fare, per spiegargli cosa le fosse accaduto, cosa fosse realmente passato nella sua testa in quel periodo della vita colmato da pensieri cupi e tristi.

Poi una chiamata  persa, un silenzio di troppo, e le settimane si son trasformate in mesi, i mesi in anni e benché entrambi abbiano fatto esperienze, abbiano cercato di soffocare i ricordi, mai ci son riusciti, soprattutto lei.

Ed ora che la realtà sembra piombare su di loro con la forza di un macigno, esistono parole che possano cancellare il passato? L'amore, soprattutto, può essere la risposta ad ogni cosa? Anche alle bugie e alle omissioni? Oppure, a volte, il perdono si deve faticare per ottenerlo?
E voi sareste disposte a perdonare qualsiasi cosa per la persona che amate?

Eccoci arrivati al terzo volume di questa serie che mi ha fatto letteralmente innamorare.
Sin dal primo volume, Riley sempre mi ha catturato, che fosse con le sue battutine o con le sue mezze frasi che lasciavano intravedere un dolore ancora fresco, è sempre riuscito a farmi battere il cuore a mille.
Pure Max, per quanto lo abbia adorato, sembra arrivare secondo quando c'è di mezzo il nostro bel ragazzo.
Tra passato e presente, tra le gioie del primo amore e le conseguenze di ciò che comporta, la nostra autrice ci mostra non solo il presente di questa nuova coppia, ma anche ciò che l'ha portata ad essere dove è arrivata, facendoci assaporare la loro storia passata a piccole dosi. (Come se dovesse trovare un motivo in più per farci amare Riley)
Non mi capita spesso di associare libri a canzoni, ma questo volume mi ha fatto venire in mente una canzone dei Nickelback che, ad un tratto, dice:
On my knees, I'll ask Last chance for one last dance 'Cause with you, I'd withstand All of hell to hold your hand I'd give it all I'd give for us Give anything but I won't give up 'Cause you know, you know, you know 
Questo pezzo, in particolare, sembra calzare a pennello nella storia dei protagonisti perché, per amore, si deve essere disposti a mettere via l'orgoglio, a chiedere scusa anche in ginocchio, se serve.

E forse, leggendo il libro, in parte capirete perché mi è venuto in mente proprio questo brano.
Ogni volta che mi trovo davanti ad un'opera di Sophie Jackson già son con il cuore a mille per la curiosità di sapere quale tematica affronterà nel suo prossimo volume.
Che si parli di depressione, di droga, di passati turbolenti o di perdite, con un'abilità tutta sua ed una delicatezza non da poco, Sophie Jackson ci porta sempre in mezzo a delle coppie cui è difficile rimanere indifferenti. Anche questa volta è riuscita a tener fede alle mie aspettative, facendomi annoverare un altro nome alla lista dei miei book boyfriends.




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