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mercoledì 18 ottobre 2017

PANNI SPORCHI di Heidi Cullinan



Tucker Springs Serie, Libro 3

Il vero amore non sempre scorre dritto come un fiume limpido. Ma a volte sporcarsi è già metà del divertimento.

Adam Ellery, dottorando in entomologia, incontra Denver Rogers, una massa di muscoli sexy, il quale senza grande sforzo si sbarazza dei confratelli ubriachi che stanno dando fastidio ad Adam nella lavanderia automatica di Tucker Springs. I ringraziamenti si trasformano presto in flirt, e poi, per la gioia di Adam, in sesso rovente consumato sul tavolo della lavanderia.
Anche se il suo lavoro come buttafuori in un bar gay gli concede sempre ampia scelta tra svariati secchioni sexy, Denver non riesce a togliersi il ragazzo dalla mente. Adam sembra aver bisogno di giocare pesante, proprio come Denver, ed è difficile dire di no a un’accoppiata così perfetta.
Ma Adam non è solo timido: soffre di disturbo ossessivo-compulsivo e di ansia, problemi che hanno rovinato la sua precedente relazione. E sebbene Denver sia in grado di sollevare un mucchio di studentelli come fossero pesi liberi, ha alle spalle un passato di abusi e, inoltre, prova terrore all’idea di prendere il diploma. Né Denver né Adam hanno voglia di mettere in mostra i propri panni sporchi, ma per poter stare insieme dovranno vuotare il sacco.
Questo terzo libro della Serie Tucker Springs porta alla ribalta Denver, buttafuori del Lights Out che prendeva in giro El per la sua cotta per Anna dai capelli rossi in “Un’occasione di seconda mano” e che adesso, colmo dei colmi, incontra proprio in lavanderia un ragazzo che non riesce proprio a dimenticare. Nonostante sia una montagna d’uomo, Denver nasconde un cuore gentile e grandi insicurezze date da un’adolescenza difficile e brutte esperienze passate. Si considera uno stupido perché non è mai riuscito a diplomarsi e perché questa sua mancanza gli impedisce di poter accettare il lavoro dei suoi sogni. Crede di non desiderare una relazione, troppo difficile gestire i sentimenti di un’altra persona che finirebbe per volerti comandare e limitare, ma dopo aver conosciuto Adam ogni cosa cambia.

Adam è un ragazzo gentile la cui vita è molto complicata dal suo disturbo ossessivo-compulsivo. Uscito da una relazione soffocante con un compagno di università che tendeva a farlo sentire ancora più diverso e bisognoso di attenzioni di quanto necessario, non crede che uno come Denver possa desiderare di rivedere uno come lui dopo il loro incontro occasionale in lavanderia. Il suo disturbo l’ha portato a credere che nessuno sarà mai capace di sopportare le sue stranezze e di poterlo amare davvero, men che meno un uomo come Denver che potrebbe avere chiunque desideri.
Due uomini sicuramente molto diversi, ma entrambi con grandi insicurezze e tanto da dare che hanno solo bisogno di incontrare la persona giusta per poter esprimere appieno il proprio potenziale. Entrambi necessitano solo di qualcuno che creda davvero in loro e che non giudichi quello che potrebbe esulare dalla normalità che tutti considerano tale.
Insomma una storia ricca di emozioni che fa anche riflettere su quanto sia difficile per certe persone affrontare situazioni che a noi possono apparire normali, cercando di sensibilizzare sulle patologie psicologiche che possono essere invalidanti tanto e più di quelle fisiche. La componente erotica è sicuramente molto presente, ma non cade mai nel volgare anche se è sicuramente parte fondamentale del rapporto fra i protagonisti.



«[…] Ma tu non eri normale, piccolo. Eri diverso. Pignolo e strano, carino da morire e sexy come il peccato, e ti volevo. Magari sarei rimasto interessato, non so. Sei abbastanza diverso da renderlo okay. Ma posso dirti con certezza che il tuo disturbo ha aiutato. Tu mi dici che è quello che sei, che è parte di Adam Ellery. Bene, dunque, perché a me piace Adam Ellery, con la sua anormalità.»

Adam, con tutti i suoi problemi e le sue paure. Adam, che non era solo un tipo strano, ma anche l’unica persona che Denver avrebbe voluto vedere quando si svegliava e prima di andare a letto.
Heidi Cullinan è da sempre un’amante delle buone storie d’amore, a condizione che abbiano il lieto fine. Le piace cimentarsi in generi diversi, ma soprattutto ama scrivere finali romantici per personaggi LGBT, perché non ci sono abbastanza storie di questo tipo. Quando Heidi non scrive, si rilassa cucinando, leggendo, lavorando a maglia, ascoltando musica e guardando la tv con il marito e la figlia di dieci anni. Heidi fa spesso la volontaria nel gruppo per i diritti LGBT del suo Stato, One Iowa, ed è fiera di essere originaria del primo Stato del Midwest in cui sia stato legalizzato il matrimonio omosessuale.



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