Pagine

lunedì 19 ottobre 2020

SEGNI D'INTESA di Keira Andrews



Il nuovo esordiente dalla testa calda ha bisogno di disciplina. In campo e fuori.
Il lanciatore Nico Agresta vuole dimostrare a tutti i costi di essere all’altezza del padre e seguire le sue orme nel baseball. Sa bene che non può soddisfare i suoi veri desideri fin da quando, da adolescente, aveva una cotta per il compagno di squadra del fratello maggiore. Suo padre l’ha detto chiaro e tondo, non c’è posto per i gay nel baseball, ma se Nico riuscisse a vincere il premio Rookie of the Year come il padre e il fratello forse potrebbe dimostrare il contrario.
A 34 anni, il ricevitore veterano Jake Fitzgerald non vuole altro che portare a termine contratto e carriera. La squadra in cui gioca non ha grandi possibilità di arrivare ai playoff, ma che importa? Jake ha perso la passione per il baseball e per la vita da quando ha allontanato l’uomo che amava e ha giurato a se stesso che non si sarebbe fatto spezzare il cuore una seconda volta.
Ma all’improvviso arriva il cambio di squadra, e da veterano dietro il piatto gli viene chiesto di affiancare il nuovo, promettente lanciatore. Per Jake è una vera sorpresa scoprire che il ragazzino smilzo che conosceva un tempo è diventato un uomo davvero attraente. Ma Nico, così chiuso in se stesso, si dimostra una vera testa calda nella sua ricerca della perfezione, e Jake dovrà insegnargli la pazienza e il controllo sul monte di lancio.
Quando la tensione tra i due esplode in camera da letto, Nico e Jake impareranno quanto si può rischiare per amore.

#prodottofornitodaTriskellEdizioni
#copiaomaggio
Ammetto che ho un debole per questa autrice che sa sempre mixare in modo equilibrato la giusta dose di emozioni, passioni e argomenti anche seri. Come sempre, anche questo libro cattura il lettore fin dall’inizio in una girandola di emozioni fino all’epilogo. Nonostante il baseball sia uno sport poco seguito qui in Italia e di cui io personalmente so davvero poco, le parti dedicate alle partite non risultano noiose e non ci si perde in troppi termini tecnici così che la lettura rimane fluida e comprensibile anche per chi è digiuno di questa disciplina sportiva.
Nico fa una grande tenerezza. Dovrebbe essere un giocatore cazzuto, dal carattere infiammabile, ma si scoprono lentamente tutte le sue debolezze ed insicurezze che lo rendono un personaggio molto umano. La sua impulsività ed il suo voler vincere a tutti i costi potrebbero metterlo nei guai, ma l’affiancamento a Jake gli dà il giusto sprone a crescere sia in campo che nel privato. Il fatto che Jake sia il suo sogno fin da adolescente fa sì che i suoi consigli arrivino maggiormente e il desiderio mai sopito per lui porta Nico a smettere di negare la sua vera sessualità e fare i conti con ciò che comporta nelle sue dinamiche familiari.
Una storia d’amore con momenti dolci, altri decisamente hot (Jake ha una propensione per un leggero BDSM) e alcuni anche commoventi. Un libro caldamente raccomandato sia a chi piacciono gli sport romance sia per chi ama questa autrice che non sbaglia mai un colpo qualunque sottogenere m/m scelga di intraprendere. 

Raggomitolato a letto dopo una doccia fredda, immaginò una barba corta che fregava contro la sua in un bacio appassionato, il sudore e i muscoli e magari le risate, qualcuno che lo capiva. Che lo amava, anche. E là, nel buio, con il piumino tirato fin sopra le orecchie, anche se pensava a Jake in quel lontano, impossibile futuro, nessuno sarebbe venuto a saperlo.

«Dimmi come ti senti,» sussurrò. 
«Come se non si potesse tornare indietro.» E mentre le parole uscivano dalle labbra gonfie di baci di Nico, quella verità si fece largo dentro Jake, entrandogli fino alle ossa.

«Quando ho iniziato ad amare te, ho amato di nuovo anche il baseball.» Nico era quasi certo che il pavimento fosse appena svanito e che lui stesse volando, mentre il cuore gli batteva a mille.

Dopo aver scritto per anni senza mai trovare la giusta ispirazione, Keira ha trovato la sua vera voce nella narrativa gay, a cui si è appassionata. Si dedica alla narrativa contemporanea, storica, paranormale e fantasy; anche se le piace inserire qualche colpo di scena inaspettato, Keira è una grande sostenitrice delle storie a lieto fine. Perché, come disse Oscar Wilde, “Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura”.

Nessun commento:

Posta un commento