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lunedì 1 settembre 2014

Master of Crows - Grace Draven


Era da un pò che non recensivo un fantasy....ho riletto per voi Master of Crows di Grace Draven, che abbiamo già incontrato con Entreat Me. Ho avuto l'onore di intervistarla ( intervista - interview ) e chiacchierare con lei a proposito di questo libro. Un romanzo romance fantasy con una dose notevole di magia, immaginazione e descrizione così dettagliate da dare l'impressione di vedere con i propri occhi i personaggi e i luoghi raccontati. 
Si tratta della storia di Silhara e Martise. Silhara è uno stregone bello e dannato con una pessima reputazione. E' il signore di Neith, titolo che ha ereditato dal precedente proprietario, con tanto di castello ( anche se in rovina ) e una piantagione di arance, abitate da corvi.



Solo con la magia non ci mangi, Silhara non è un aristocratico che se ne sta tutto il giorno seduto in poltrona a farsi servire da Gurn, il suo muto "maggiordomo"...non mi piace il termine servo...infatti tra loro il rapporto è più tra due amici che tra servo e padrone. Il mago si rimbocca le maniche e passa giornate intere a raccogliere i frutti, sopportando la fatica e punture di vespe, a preparare profumi e oli emollienti ricavati dalle arance. Le carica personalmente sul carro per portarle al mercato dove parla con i mercanti con lo scopo venderle ad un buon prezzo. Lo stregone è un uomo avventuroso, ambizioso e vendicativo caratteristiche che attirano il Dio Caduto "Corruption", che si manifesta sotto forma di stella che brilla esattamente sopra la sua tenuta. Silhara è infatti vittima delle sue torture che avvengono tramite visioni apocalittiche del futuro possibile se lui acconsentisse una volta per tutte ad abbandonare il suo corpo al Dio. Corruption  gli promette di renderlo potente, immortale e una fine crudele a tutti i quali gli hanno fatto un torto. Prima di diventare un aristocratico in decadenza, egli era un ladruncolo figlio di una prostituta. Se l'è cavata sempre da solo e quando ha rischiato di essere impiccato per aver rubato un'arancia, elemento importante per tutto il libro di cui ho fatto domanda precisa nella mia intervista alla scrittrice, il suo Dono si manifesta attirando l'attenzione del Conclave, un ordine di preti con il compito di proteggere la magia ed insegnare ai possessori del Dono della Magia ad usarlo e controllarlo. Anche se cinico e senza scrupoli non può permettere che queste visioni possano diventare realtà. Cerca di essere forte e resistergli al meglio ma ogni resistenza gli provoca l'indebolimento fisico continuo dovuto ad emorragie ed insonnia.

Corruption aveva già fatto la sua comparsa tempo prima ed era stato sconfitto ma non distrutto proprio dal Conclave. La stella del Dio è inconfondibile dando modo ai preti di venire a conoscenza del fatto che lo stregone ha attirato la sua attenzione con possibili conseguenze catastrofiche. Tra il Conclave e Silhara con corre buon sangue, consapevoli della potenza del suo Dono, è sempre stato temuto ed emarginato. Avendo una scarsa fiducia e opinione del mago, entra in scena Martise. Egli infatti aveva chiesto ai preti di trovargli un traduttore di testi antichi, le sue ricerche per trovare il modo di sconfiggere il Dio caduto lo portano ad imbattersi in lingue morte. Il Conclave coglie l'occasione per introdurre all'interno della tenuta di Neith, una spia. Martise è infatti la serva del vescovo dell'ordine, il quale le promette la libertà in cambio di una ragione valida per condannare Silhara come eretico. Ha tempo tre mesi di tempo per aiutare il mago nei suoi studi e in cambio lui dovrà testarla per capire se anche lei possiede il Dono.

Martise ha sentito parlare molto del Master of Crows e per questo era piuttosto spaventata di intraprendere questa avventura ma decisa a conquistarsi la libertà. Lo stregone è molto astuto, è perfettamente a conoscenza del piano dei preti e cerca quindi di metterla alla prova per capire quanto sia pericolosa. Durante la loro collaborazione, Silhara resterà affascinato dalla sua competenza in fatto di lingue antiche e del coraggio nell'affrontare le sue lezioni di magia. La sua caparbietà e tenacia l'aiuteranno ad essere osservata in modo diverso dallo stregone. 

“You have done an unwise thing, Martise of Asher,” he said softly. “You’ve caught my interest.” 

Nasce così un sentimento passionale e focoso tra il Maestro e la Serva. Potrà durare quando il tempo di Martise a Neith sta per scadere e restare al fianco di Silhara è troppo pericoloso quando Corruption si fa troppo insistente mettendo la sua vita a repentaglio? 

“He loved her to the point of madness, to obsession and even sacrifice. He wasn't Berdikhan, and he wouldn't make her Zafira. He'd rob her of her Gift, but she'd live. If he had to destroy Corruption, Conclave and himself, she'd live.” 

Silhara è affasciante ma non bello in modo convenzionale, ha il naso aquilino e i suoi modi sono rozzi e privi di sensibilità. Ma con Martise per la prima volta immagina un futuro tranquillo praticando magia, raccogliendo arance e amando Martise quando e come desidera. 

“A companion," he whispered against her mouth. "A lover." He nibbled at her bottom lip, and his hand slid from her nape to cup the back of her head. "A beloved wife.” 

Martise è sempre stata serva di qualcuno e mai padrona di se stessa, la prospettiva di avere finalmente la sua libertà le si presenta finalmente davanti e non può e non vuole lasciarsela sfuggire. Innamorarsi del Master of Crows non era nei piani ma non è riuscita a frenare il sentimento. Dare al Conclave una ragione per arrestarlo si fa più complicato se non impossibile...
La ricerca del modo per distruggere Corruption è estremamente avventurosa che porterà la coppia ad affrontare creature mostruose e conoscere tribù nomadi, intensificando la loro intesa e ad aumentare il rispetto l'uno verso l'altra. Bisogna vedere come riusciranno a trovare il modo di stare insieme, dove un intero ordine di preti e un Dio Caduto cerca di separarli. 
Stilisticamente questo libro è scritto in un inglese arcaico e quindi con un alto livello di difficoltà, non adatto ai principianti. Descrizioni ricche e dettagliate, che anche se possono sembrare pesanti danno una precisa immagine di quanto sta accadendo del libro, direi che sono essenziali per comprendere bene questo romanzo. I dialoghi sono scarsi ma viene detto quanto serve, non ci sono conversazioni inutili, ma quando è Silhara a parlare è quasi sempre sarcastico e di conseguenza divertente, tanto da farmi alzare le labbra a formare un sorriso. 

“Martise, lower your knife. There are more than a few people eager to carve out my heart. You'll have to take your place in line.




E' molto dolce leggere di come Silhara si innamori giorno per giorno di questa serva che spesso dimentica il suo posto esprimendo ad alta voce i suoi pensieri. Non si tratta di un amore veloce e scontato ma qualcosa di speciale che aumenta con il trascorrere dei momenti passati insieme.



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