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giovedì 19 febbraio 2015

Alta marea a Cape Love - Viviana Giorgi

Gioia, milanese, illustratrice di libri per bambini, è invitata nel piccolo villaggio di Cape Love, sulla costa dorata del Maine, dalla folle e adorata zia Arianna, che la vuole come damigella d’onore alle sue (quinte!) nozze. Anche se zia Ari è sinonimo di guai, Gioia accetta senza sapere che, dopo le strampalate nozze della zia, rimarrà bloccata a Cape Love e dovrà occuparsi dei due cani di zietta (una terranova e un bassotto scatenati), del bookshop di famiglia e del piccolo Jimmy, il figlio del suo nuovo vicino di casa, Sean, uno che farebbe girare la testa anche a una santa. Peccato che Sean abbia già una fidanzata, Grace, tanto bella e famosa quanto detestabile. Se solo zia Ari fosse così gentile da tornarsene a casa sua (che, per la cronaca, è uno stupendo faro sulla scogliera), Gioia potrebbe ripartire per Milano e dimenticare una volta per tutte la notte bollente trascorsa insieme a Sean. O no?

 

Per questo suo romanzo contemporaneo edito da Emma Books, Viviana Giorgi ci porta nella magica terra di Cape Love, località del Maine sospesa tra citazioni cinematografiche, suggestioni letterarie e immaginazione. 

Cape Love, con le sue spiagge, il vento, un magnifico, antico faro per viverci e nascondersi. Cape Love e la tranquilla vita della cittadina di provincia, tra personaggi curiosi e caratteristici che ruotano attorno alla protagonista della storia, Gioia, che arriva negli Stati Uniti dall'Italia per assistere al matrimonio di una zia. 
Pochi giorni, pensa Gioia, e poi un cambiamento le farà bene. Gioia ha un fiuto formidabile e drammatico per i maschi alfa che ti spezzano il cuore, e sta disperatamente cercando di invertire questa tendenza e smettere di soffrire.
L’eccentrica, cara zietta Ari convince Gioia a rimanere a Cape Love per prendersi cura dei suoi due cani. Solo il tempo della luna di miele. E poi ci sarebbe pure la libreria da mandare avanti, e tenere in ordina la casa, cioè il grande faro dove Ari abita. E c’è anche Jimmy, quell’adorabile ragazzino tutto solo, che vive in città con il padre Sean. Lui. Il maschio alfa da allarme rosso. Il resto è inevitabile.

"Quella era la notte di mezza estate, quella del solstizio, e si sa che tutto, in una notte così, può accadere"

Alta marea a Cape Love è dolce e divertente ed ha nello scenario, la città di Cape Love, il suo punto di forza. Capita spesso di leggere storie in cui il focus sui personaggi ruba spazio all’ambientazione, di fatto sottraendo fascino anche all'intreccio. Non è questo il caso. 
Qui, l’atmosfera è data proprio dalla descrizione d’ambiente, dalle suggestioni che l’autrice riesce a creare, costruendo una realtà immaginaria che fa desiderare al lettore di trovarsi proprio lì, ammirare la costa, raccogliersi attorno al faro, passeggiare con i cani, e interagire con la ricchissima galleria di personaggi che animano il romanzo: la zia d’America, il sindaco dalla mano lunga, il ragazzino desideroso d’amore, la libraia che sta per diventare mamma, la perfida antagonista dalla gambe chilometriche.

La narrazione parte benissimo mettendo sul piatto da subito gli elementi che andranno poi a inserirsi, progressivamente, all'interno del racconto. Il ritmo rallenta forse quando, dalla prima parte, in cui osserviamo Gioia adattarsi alla sua nuova vita in città, la seguiamo addentrarsi nella sfera strettamente romantica, in cui emergono alcune convenzioni di stile e di dinamica tra i personaggi, con Gioia che si fa costantemente attrarre e respingere da Sean, l’uomo dei suoi sogni (ma anche dei suoi incubi!). 
Sean è irresistibile, sexy, così bello e perfetto da sembrare quasi irreale, una tentazione per le promesse che Gioia aveva fatto a se stessa, di non innamorarsi mai più di uno così. E forse, invece, è proprio questo il suo destino. Scoprire che gli stereotipi non esistono, ma che invece esiste la persona giusta, ed è a lei che andiamo incontro.

"Mi sta facendo battere il cuore in modo dissennato. A prima vista, senza motivo, senza salvezza"

Alta marea a Cape Love è scritto molto bene, si legge con estremo piacere e lascia una piacevole sensazione di buonumore, grazie anche al tocco ironico e leggero dell’autrice. Cape Love, sfondo vincente per tante storie d’amore sospese tra il mondo del reale e quello della fantasia, ha già ospitato un nuovo capitolo di quella che potrebbe diventare una piccola saga, Ritorno a Cape Love.
"Non ho corona, né scettro, né sudditi. Il potere è tutto nelle sue mani, e lui lo sa"




Viviana Giorgi (aka Georgette Grig, lo pseudonimo con cui scrive romanzi storici) vive a Milano, dove lavora come giornalista free lance da molti anni, soprattutto nel campo dello spettacolo. Da qualche anno si è imbattuta nel romance ed è stato amore a prima vista. Dalla lettura alla scrittura il passo è stato molto breve, forse troppo. Bang Bang, Tutta colpa di un gatto rosso è il suo primo romanzo contemporaneo, dove si parla molto di romance e si vive come in un romance, ma in chiave decisamente ironica. A questo sono seguiti, tutti editi da Emma Books: Un cuore nella bufera, un romanticissimo racconto natalizio all’insegna dell’amore, ma anche della passione, Alta marea a Cape Love, ambientato tra le scogliere e i fari del Maine, Un amore di fine secolo e, appena pubblicato, Un amore di inizio secolo. La traversata.
Per Emma Books ha inoltre pubblicato il racconto Prime Impressioni che apre l'antologia dedicata al bicentenario di "Orgoglio e Pregiudizio", Amore, Orgoglio e Pregiudizio.

1 commento:

  1. Grazie per questa bellissima recensione, Cosmo Girls! Guardate che incomincio a prenderci l'abitudine!
    Francy B, sono davvero felice che ti sia piaciuto il romanzo, che poi, per un'autrice, è la cosa più importante. :)
    Ancora grazie e stragrazie, e un caro saluto a tutte
    Viviana

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