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lunedì 13 aprile 2015

Bruto di Kim Fielding



Bruto conduce una vita solitaria in un mondo dove la magia è all'ordine del giorno. È un gigante di due metri e trenta di bruttezza e dai natali ignobili. Nessuno, incluso Bruto, si aspetta che lui sia più di un operaio. Ma gli eroi si presentano in tutte le forme e dimensioni e, dopo aver subito una mutilazione per salvare il principe, la vita di Bruto cambia bruscamente: è chiamato a servire al palazzo di Tellomer come guardia per un singolo detenuto. Sembra facile, ma si rivela essere la sfida della sua vita.
Le voci di palazzo dicono che il prigioniero, Gray Leynham, sia uno stregone e un traditore. Quel che è certo è che ha trascorso anni nello squallore: cieco, incatenato, reso quasi muto da una balbuzie estrema. Sogna la morte della gente, e quei sogni si avverano.
Mentre Bruto si abitua alla vita di palazzo e comincia a conoscere Gray, scopre anche il proprio valore, in primo luogo come amico e uomo, poi come amante. Ma Bruto impara anche che gli eroi, a volte, devono affrontare scelte difficili e che fare ciò che è giusto può portare nuovi pericoli.




Io non sono particolarmente amante dei fantasy o di ambientazioni fantastiche in genere. Questa, però, è una storia senza tempo, dove tutto passa in secondo piano alla dolcezza del cuore di Bruto. 

Le sue vicende sono tristi, per la sua bruttezza e la sua statura imponente è sempre stato un emarginato e viene sfruttato sul lavoro da un costruttore avido e senza scrupoli. Bruto è l’emblema della bellezza interiore, altruista e affamato d’amore. Amore che crede di non meritare per via del suo aspetto. Spesso ci si ritrova a sorridere nel leggere della sua ingenuità, ma non sono forse così i puri di cuore?

La trama racconta tutto ciò che c’è da dire sulla storia senza rovinarne la lettura, è un libro che va assaporato pagina dopo pagina soffrendo con Bruto, gioendo per i suoi traguardi ed emozionandosi per le sue scoperte.

Non bisogna però dimenticare che anche Gray è parte integrante di questa bellissima storia. Si tratta di un uomo distrutto, in catene, tormentato da sogni di morte. Un uomo a cui hanno tolto tutto, ma che in Bruto troverà la speranza del futuro, speranza che credeva morta da anni. La sua rinascita è qualcosa che tocca il cuore.

Si tratta quindi di una storia densa di emozioni e sentimenti, una lettura caldamente raccomandata. L’autrice ha uno stile molto scorrevole, le scene di sesso sono poche e lasciate spesso all'immaginazione del lettore, un racconto perfetto anche per chi si volesse avvicinare al mondo del romance m/m.




“Non devo fare cosa?” Gray tese una mano e la pose sulla guancia di Aric. “N-non devo dirti che il m-mio cuore batte per te? Non devo dirti che la mia a… anima canta per te? Non devo dirti che sei la mia speranza, la mia v-vita, il centro del mio fottuto universo?”Aric cercò di trovare una risposta adatta, ma la sua lingua traditrice si rifiutava adesso di collaborare.
“Ti amo, idiota,” disse Gray.
“Ma… io sono…”
“Non azzardarti a dire c-che sei stupido o che n-non vali niente. Non osare! S-sei un gigante perché un corpo normale sarebbe troppo piccolo per quello che sei.”

“Lo amo,” disse semplicemente, in tono fiero.
Le sopracciglia cespugliose del signor Noft si alzarono. “Tu ami… questo? È perché sei cieco e non sai com'è, forse.”
Aric arrossì di rabbia e vergogna e strinse i denti. Si era ormai abituato a essere accettato dal personale del palazzo e si era quasi dimenticato quanto bruciasse la derisione. Ma Gray si accigliò e fece un passo verso il primo ufficiale, le mani strette a pugno lungo i fianchi. “So esattamente com'è, stronzo, ed è per questo che lo amo.”
 

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