Pagine

giovedì 30 luglio 2015

TUTTA COLPA DELLO YOGA di Laura Schiavini

Mimì ha trentadue anni, è laureata in psicologia ed è alla disperata ricerca di un lavoro. L’esame per un posto da psicologa non è andato come sperava, e deve adattarsi a fare “l’esattrice” con un contratto a termine di soli tre mesi in un’azienda che concede prestiti: un momento pessimo e senza grandi prospettive per il futuro. Così, per trovare un aiuto, spinta dalla sua amica Franca, che ha capito il periodo di crisi, si iscrive a un corso di yoga. Migliorare se stessa e recuperare l’equilibrio interiore che ora le manca: ecco cosa desidera. Ma galeotto sarà lo yoga… Ben presto infatti la semplice ammirazione per Swami, il suo maestro, si trasforma in qualcosa di ben poco spirituale... A complicare le cose entra in scena un altro uomo: Enrico, il suo capo, il classico tipo bello, griffato e molto, molto antipatico. L’antitesi di Mimì. Ma, come si sa, gli opposti si attraggono, e ben presto Mimì si troverà a dover scegliere: da una parte l’amore che pensa di provare per Swami e dall’altra la passione per Enrico…

La trama dice tutto. Quanti di noi/voi dopo la laurea si sono trovati a dire “E ora che faccio?”. Io ammetto di essere andata in panico. L'università mi aveva fornito qualche anno di pace e tranquillità, anche se con gli esami da preparare e le lezioni da seguire, tempo per crogiolarsi o fare altro era difficile. La stessa cosa succede a Mimì, la protagonista di questa divertente storia. Partiamo dal fatto che il suo nome non è il diminutivo di Domenica, ma è nome proprio, e se vogliamo essere precisi, il suo prende spunto dalla protagonista dell'opera lirica di Puccini, La Bohème. Sì, perché i suoi genitori si sono conosciuti a teatro, lui musicista e lei costumista, e hanno coltivato per anni la loro passione per la musica lirica e le rappresentazioni teatrali. Ma non divaghiamo e torniamo a concentrarci sulla nostra protagonista.
Mimì si ritrova con la delusione di non essere riuscita a passare il concorso per lavorare all'interno dell'Azienda Sanitaria come psicologa, e dire che era sicurissima che ce l'avrebbe fatta; solitamente nonna Caterina, quando le appariva in sogno, non sbagliava mai... o meglio, quasi mai. Con il conto in rosso e la pensione minima del padre, si deve dare da fare per trovare un nuovo lavoro. Così, come molti di noi sanno benissimo, si siede al computer e inizia a mandare curriculum ovunque.
Per fortuna Mimì ha un'amica come Franca, sempre pronta a risollevarle il morale e a darle una mano da tutti i punti di vista. Viene così a sapere dall'amica che Swami, un bravissimo maestro di yoga, è tornato a Trieste dall'India, deciso a tenere un corso per trasmettere le pratiche apprese durante il suo ultimo viaggio. Ma c'è un problema. Il corso di yoga costa un occhio della testa e Mimì non se lo può permettere. Franca decide di regalarle l'iscrizione e le lezioni, certa che l'amica abbia bisogno di imparare a meditare e a rilassarsi. Eppure quando si tratta di soldi non è sempre facile accettare, così Mimì decide che parteciperà a questo corso a patto che i soldi possa restituirli non appena ne ha la possibilità.

Voi credete alle coincidenze? Io sì, e anche il nostro maestro di yoga. Non appena conosce Mimì avverte delle profonde vibrazioni positive, e dopo la lezione le chiede di restare per scambiare quattro chiacchiere. Senza mezzi termini le dice che loro sono anime gemelle (da non confondere con la fiamma gemella, in questo caso la persona che sarà la tua/il tuo partner per la vita), come se il loro incontro fosse stato deciso tempo addietro da uno strano Destino. Come reagireste voi, se la persona che vi parla, oltre a essere un maestro di yoga, fosse anche incredibilmente sexy? Ecco. Avete capito bene e la nostra Mimì non resta indifferente al suo fascino.

Per quanto ne so l'anima gemella è un affare di cuore, è la persona che ogni essere umano spera d'incontrare nella vita. È un'utopia che solo per pochi si trasforma in realtà.

Le cose iniziano ad andare di bene in meglio perché appena torna a casa il padre le ha annuncia che ha ricevuto una telefonata per un eventuale lavoro. Mimì non ci pensa su due volte, e nonostante l'ora tarda richiama il numero al quale, con sua grande sorpresa, risponde la persona che la cercava. Il colloquio fissato per l'indomani la rende alquanto nervosa, poiché si tratta di un lavoro che con il suo percorso di studi c'entra poco, per non dire nulla, ma ha bisogno di guadagnare ed è disposta a tutto. Il sonno fatica a venire, quindi tanto vale alzarsi e fare il classico saluto al sole, per incamerare più energia positiva possibile, e con essa tanta fortuna perché ne avrà bisogno.
Quasi dimenticavo di dirvi che Mimì ha un dono speciale, è molto empatica e riconosce le persone che mentono, avverte come una sorta di formicolio alla testa, e questo era uno dei motivi principali per cui aveva deciso di intraprendere gli studi in psicologia. Il problema è che ha anche la lingua lunga, e là dove dovrebbe tacere non ce la fa, è più forte di lei, così si ritrova a spifferrare alla responsabile delle risorse umane di questa capacità. Assunta con un contratto di prova per tre mesi, ma prima dovrà partecipare a un corso di 18 ore che le fornirà nozioni di marketing e contabilità. In poche parole, lo stretto indispensabile per lavorare in una società che si occupa di finanziamenti.
Le cose iniziano ad andare bene, fino a quando il capo non la convoca nel suo ufficio, e il caso vuole che si tratta della stessa persona incontrata subito dopo aver scoperto di essere stata esclusa dal concorso, con il quale aveva avuto uno incontro/scontro difficile da dimenticare (erano volate parole come cafone e maleducato, al quale lui aveva risposto con un sorriso).
Enrico Giraldi è il tipico uomo d'affari che non passa inosservato, alto, bello, ben vestito e circondato sempre da belle donne... ma attenzione perché a volte l'apparenza inganna!

Lui è proprio così: a tratti bianco, a tratti nero, senza grigi né mezze misure. Sa essere molto duro, ma anche altrettanto tenero.

E il loro rapporto sarà una versa sorpresa per tutti quanti. Ma cosa succede quando due caratteri sorprendentemente forti iniziano a rapportarsi? Sicuramente non ne uscirà niente di buono, sopratutto quando conoscerete meglio Mimì.
Basta! Vi sto dicendo troppo! Quindi libro alla mano e leggete, leggete, leggete, perché questo libro riuscirà a strapparvi non poche risate, ma allo stesso tempo vi farà sospirare, facendovi capire che il tempo dei principi azzurri è finito. Meglio buttarsi sui guerrieri in armatura di ferro. Ascoltate la nostra Mimì perché in fatto di uomini se ne intende, forse poco, ma è uno psicologa, e nel suo lavoro eccelle, e questo forse le avrà fatto capire che anche gli uomini più duri nascondono un'anima e un cuore tenero.
State per partire per le vacanze??? Bene!!! Questo libro è il compagno ideale della vostra estate!


Laura Schiavini è nata, vive e lavora a Trieste. Collabora con una rivista di narrativa femminile scrivendo racconti e romanzi. Per la Newton Compton ha pubblicato A qualcuno piace dolce, per settimane in classifica nella narrativa italiana, Tutta colpa dello yoga, e ha partecipato all’antologia Baci d’estate.


Nessun commento:

Posta un commento