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martedì 14 luglio 2015

YOUNGER di Pamela Redmond Satran



A volte nella vita basta dire … sì. Così, quando Alice capisce che non ne può più di fare la casalinga divorziata nel New Jersey, decide di tornare a Manhattan, dalla sua vecchia amica Maggie, per “ricominciare”. Ma come, se a 40 anni suonati, dopo quindici dall’ultima volta che è entrata in un ufficio, nessuna azienda che si rispetti potrebbe mai prenderla in considerazione per un lavoro? È così che quando Maggie le dà un’idea, Alice non può che lasciarsi convincere: fingersi una ventiseienne. Colpi di sole, jeans stretti, tacco alto, ed ecco che, nella notte di Capodanno, Alice diventa … la se stessa di vent’anni prima. Ben presto trova lavoro in una casa editrice, e incontra Josh, un ragazzo che portava i pannolini quando lei era al liceo. Per la prima volta da quando aveva davvero 26 anni, o anche da prima, Alice capisce che la vita può essere piena di possibilità. Anche se, una di queste, è che la scoprano – specie quando Josh decide di fare sul serio …
Brillante, comica e romanticissima, la storia irresistibile di una casalinga davvero disperata che sceglie di cambiare vita. Perché non è mai troppo tardi per avere vent’anni – perlomeno a New York.

Alice ha 44 anni, vive in una bellissima casa nel New Jersey, sola. Il marito l’ha lasciata per un’altra donna, ovviamente più giovane, mentre la figlia ventenne si trova dall’altra parte del mondo.
Decide così di passare la serata di Capodanno a New York dalla sua storica amica Maggie, e proprio in questa serata, Alice ha la possibilità di realizzare uno dei suoi più intimi desideri: avere 26 anni. Grazie all’aiuto dell’amica, a colpi di tinta e shopping giovanile, tacchi alti e trucco impeccabile, Alice può riprendere in mano la sua vita: trova lavoro presso una delle sue case editrici preferite, conosce delle nuove persone e soprattutto incontra Josh, una ragazzo molto più giovane, solo che lui non lo sa.

“Mi sentivo rifiorire grazie alla sua attenzione. Era questo che lo rendeva tanto diverso da Gary, tanto più interessante rispetto ai miei coetanei. Non era la sua bellezza né la resistenza a letto ( per quanto pure quella fosse notevole ). Era la volontà … no, il desiderio di dedicare a me tanta attenzione quanto a se stesso”

E così la piccola recita di Alice va vanti, ingoiando sensi di colpa per le verità omesse nei confronti delle persone che si relazionano a lei, fino a quando, per varie circostanze, sarà costretta a confessare la sua vera età. Come reagiranno le persone? Si fideranno ancora di lei? E Josh?
Alice è un personaggio a cui non è difficile affezionarsi, è una donna che sente di non avere più uno spazio per sé, di non aver più possibilità né in campo lavorativo, né in quello sentimentale; un matrimonio fallito alle spalle, a cui ha dedicato tutta la sua vita e una figlia che ha potuto crescere sacrificando il suo lavoro.

“A volte, specialmente quando Diana era piccola, stavo giorni interi senza vedere la mia immagine riflessa. Nel corso degli anni, quando avevo cominciato a ingrassare e ingrigire ed erano apparse delle rughe intorno agli occhi, avevo scoperto che ero più contenta se non mi guardavo affatto. Nella mia mente ero un’adulta di età media, intorno ai trentatré, con un fisico non più da ragazzina ma medio, sui sessanta chili, accettabile anche se non stupenda, né sexy, né in generale degna di nota. Era sempre uno shock quando mi vedevo riflessa in una vetrina o nel finestrino di una macchina ed ero costretta a prenderne atto: ero molto più vecchia e più pesante di quanto credessi.”

Adesso si sente completamente annullata: ha vissuto gli ultimi vent’ anni come moglie e come madre, dividendosi tra le faccende domestiche e tutta una serie di attività tipiche delle mamme riguardanti asilo, scuola ecc ecc. Ma a parte lo svago al club di lettura, Alice come donna non esiste più, se non in  funzione di altri esseri umani.  
Alice è stata amata, ma anche umiliata e tradita e infine ferita. La paura di legarsi a qualcuno, di nuovo, attira e spaventa allo stesso tempo.

“Dai una scossa alla tua vita. Fai qualcosa che non hai mai fatto prima.”

Il trasferimento a New York e la trasformazione nella versione ringiovanita di se stessa, segnano il primo passo verso la ripresa di coscienza di sé da parte della protagonista, attraverso un percorso fatto di relazioni di vario tipo con persone più giovani di lei, che le fanno pensare che avrebbe voluto avere la personalità di adesso quando era più giovane, per prendere le decisioni e affrontare la sua vita in modo diverso.
“E tuttavia l’atto stesso di tornare a una vita più giovane richiedeva uno spirito di avventura, una fiducia nel futuro o nelle possibilità che avrei dovuto risvegliare. Risvegliare e alimentare, come se fossi un vampiro alla costante ricerca di sangue fresco.”

Quello dell’età penso sia un problema che affligge un po’ tutte le donne che si avvicinano ai quarant’anni: i primi capelli bianchi, le rughe che prima non c’erano, il metabolismo che rallenta, gli ovuli in scadenza. I cambiamenti nel fisico spaventano perché sono irreversibili, non si possono camuffare per sempre, prima o poi la vecchiaia avrà la meglio e non si potrà fare altro che arrendersi.
Questo romanzo non parla solo di Alice, parla di tutte le donne, nessuna esclusa, perché prima o poi le crisi arriveranno anche per voi che mentre leggete direte “no, per me non è un problema”: invecchiare non piace a nessuno e la cosa spaventa.
Ma questa storia è un grido di speranza, o meglio un urlo che dice “non abbandonate la speranza solo perché avete qualche anno in più”, la donna a cui vengono sbattute le porte in faccia perché troppo “vecchia” per reinserirsi nel mondo del lavoro, quella donna che crede che non avrà mai una famiglia con tanto di prole al seguito perché “ormai non c’è più speranza per me, è troppo tardi”….. ebbene no!!! Il fisico cambia, l’età avanza ed è inevitabile, ma la speranza no, quella deve rimanere viva sempre, a qualsiasi età, perché nella vita non è mai troppo tardi per riscattarsi, per provare a fare qualcosa che non si è mai fatto, per tornare a vivere e ricominciare. E anche per innamorarsi.
Possiamo essere figlie, madri, sorelle, amiche, zie, lavoratrici, casalinghe, mogli, amanti, ma non dobbiamo mai perdere di vista noi stesse, siamo soprattutto DONNE.

“ Credevo di aver smesso di scrivere perché non avevo più idee, né energie, ma la verità era che ciò che non sapevo come portare avanti non era tanto il mio romanzo, ma la mia vita.”

Una storia semplice e scorrevole, una commedia romantica e divertente, che dimostra che…

“Soltanto noi abbiamo la forza di trasformare i nostri sogni in realtà.”


A differenza dell’eroina di Younger, non ha problemi a dire la sua età: solo che in questo contesto la cosa è piuttosto irrilevante. Quel che conta è che ha scritto diversi romanzi femminili, tutti di grande successo, e collabora con Glamour, The Huffington Post e The Daily Beast. Vive a Los Angeles e ha tre figli.
Da Younger, Darren Star, creatore di Sex and the City, ha tratto la serie tv omonima, trasmessa con grande successo nel 2015 in America, dove stanno già girando la seconda stagione, e presto in arrivo anche in Italia.

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