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lunedì 31 ottobre 2016

FUORI DI DIETA di Virginia Scarfili


TITOLO: Fuori di dieta.
AUTORE: Virginia Scarfili.
GENERE: Ironico, contemporaneo.
COLLANA: You Feel – Rizzoli.

Isabella Magri è una giovane donna che aspira al giornalismo d’assalto ma è relegata, invece, alla rubrica della critica gastronomica. Ha un fidanzato con un quoziente di romanticismo che rasenta lo zero. Ma soprattutto ha un cruccio: quei sei-sette chili di troppo che non la fanno mai piacere abbastanza. Isabella insegue un duplice desiderio: una magnifica carriera come vera giornalista e… una taglia 42! Grazie a quello che all’inizio reputa una trovata geniale che le permetterà di realizzare entrambi i suoi sogni, si ritroverà ben presto imprigionata in una situazione che rischia di sfuggirle di mano su tutti i fronti. 
Tra brutte figure, stati d’animo contrastanti, motivazioni, obiettivi, e l’aiuto di altre persone che, come lei, seguono la dieta del momento, un dubbio si farà avanti nella vita di Isabella: sarà davvero così importante essere magra?
Isabella Magri. Un cognome, un paradosso. Ventotto anni, 1,67 cm per 66 kg, bel viso e un’ossessione per i kg in più. Lavora come giornalista per una rivista cittadina, ma ambisce a diventare caporedattrice di una rubrica tutta sua. Il passaggio dalla “rubrica cuori solitari” a quella gastronomica è un trauma, soprattutto per una donna come lei, costantemente a dieta. 
Il primo esperimento come critica è un vero disastro, al punto da farle considerare anche il suo rapporto con il fidanzato, tra le altre cose. Itclif – sì, proprio così – è l’antitesi del romanticismo: noioso, geloso, tirchio e sessualmente inappagante. Insomma, due disastri in una sola sera. La recensione che presenta al capo il mattino successivo è la prova lampante della sua inadeguatezza così, solo grazie a quella che inizialmente le sembra un’idea brillante, riesce a tenere il lavoro che tanto ama. L’obiettivo è cercare le diete che circolano in giro, provarle, vedere quale sia la migliore e dia i risultati sperati. Il classico “utile al dilettevole”. Peccato che, tra “dieta della luna” e “dieta a zona”, l’alternativa migliore sia un anno sull’Isola dei famosi a mangiare cocco. Poi, l’incontro con Olga - un’amica che ha perso 10kg in due mesi – la catapulta nel mondo della dieta miracolosa del medico francese Trechats: solo proteine vegetali di coltivazione biologica e biodinamica e in quantità industriali, se si vuole. Con l’inizio della dieta e il progetto giornalistico (perdere 10kg in due mesi, registrando tutti i progressi con tanto di foto “prima e dopo”) arriva anche la rottura con Itclif e, forse, un nuovo “amore”, Matteo.

“Il primo giorno è di adattamento e di lotta.”
L’incontro con il gruppo delle Dimagranti Anonime, la mette in contatto con persone di ogni tipo, il cui unico obiettivo è dimagrire, dimostrando che, quando c’è seria volontà, è possibile raggiungere ogni cosa si voglia.
“ Solo se lo vuoi davvero riuscirai in un’impresa alla quale gli altri non credono. E quando riesci in qualcosa che credi più grande di te diventi più forte e le difficoltà che prima credevi insormontabili ti sembreranno non una passeggiata ma quantomeno fattibili.”
Tra legumi di ogni tipo e altri prodotti alimentari di cui ignoravo l’esistenza, tisane, primi appuntamenti, equivoci e coinquiline un po’ sui generis, Isabella ci accompagna nella sua esperienza, insegnandoci che, quando il “perché” è forte, il “come” non ha importanza.

Isabella Magri non è davvero “grassa”, semplicemente, non si piace. E’ un problema di tutte in realtà e finché in tv continueranno a propinarci, come sani, modelli di anoressia galoppante, tutte noi penseremo di avere problemi di peso. Immagino che il segreto consista nel piacere a sé stessi, principalmente, senza dover per forza cercare l’approvazione di altri. Personalmente, ho trovato esagerate alcune cose, prima tra tutte, la necessità di indossare abiti Premaman. Se la taglia di Isabella oscilla tra la 44 e la 46, qual è il motivo per scegliere abiti adatti a donne in dolce attesa? Nascondere rotolini scomodi? Beh, garantisco che esistono negozi per “taglie forti” e che un jeans a vita alta risolve il problema. Ma è solo una mia opinione, che ha fondamento nell'esperienza personale. Chi ha problemi di peso, inoltre, non si sente inadeguato solo fisicamente, ma anche la psiche ne risente, condizionando rapporti interpersonali e – soprattutto – l’amore. 

Con questo non voglio certo dire che le persone con problemi di peso non siano felici, o non siano fidanzate/sposate, ma ogni più piccolo problema si finisce per attribuirlo al peso. (Ancora una volta, esperienza personale). Di conseguenza, ho trovato anche incongruenze per quanto concerne la caratterizzazione psicologica del personaggio. Isabella ha “problemi di peso”, ma tutto sommato, vive una vita felice e senza particolari problemi: fa ciò che ama, molla un fidanzato troppo diverso da lei trovando un coraggio che solo le donne forti hanno, conosce un’altra persona, ha due amiche che la supportano (beh, una un po’ meno), insomma cosa le manca? Qualche kg per arrivare al peso forma? Ma che importa? La perfezione non è di questo mondo, quindi perché dovremmo ambire ad essere “persone belle”? Preoccupiamoci, piuttosto, di essere “belle persone”! Ben vengano i kg in più, se si sta bene con sé stessi. 

Inoltre, ciò che le fa inizialmente scartare Matteo è un difetto di pronuncia: beh, mi aspetterei meno pignoleria da chi crede di avere un difetto fisico. 
Non sto dicendo che il libro non mi sia piaciuto. Trovo sia ben scritto e scorrevole nella lettura. A tratti divertente, romantico al punto giusto, ma mi ha ricordato, per certi versi, il film “Mai stata baciata”, con Drew Berrymore: una giornalista infiltrata, un’inchiesta, insicurezza fisica, telecamere nascoste. 

Il romanzo è molto breve, solo 135 pagine, che vanno giù come acqua fresca. Come ho precedentemente asserito, la scrittura è molto scorrevole, ma si fa difficoltà ad immaginare Isabella poiché non se ne danno, oltre ad altezza e peso, altre informazioni fisiche. Non si conosce il colore degli occhi, o dei capelli. La stessa cosa degli altri personaggi che le gravitano attorno. “Fuori di dieta” è una specie di diario personale, in prima persona, dei progressi del dimagrimento di una donna normale, come tutte noi. Con lo scorrere delle settimane si partecipa al miglioramento fisico, in termini di kg persi, della protagonista, nonché alla nascita di qualcosa di nuovo, come a voler intendere che, per cambiare vita, bisogna abbandonare tutto ciò che ci fa stare male.

Anche io, come ogni donna, sono ossessionata dal mio peso e proprio per questo ho scelto di recensire questo romanzo, trovando molto vicina a me la tematica. E, anche io, ho provato la dieta Dukan, collassando dopo un mese, a causa dei 13kg persi in pochissimo tempo. Sì, funziona, ma a che prezzo? Mi tengo i miei kg e la mia salute, grazie! Anche se non richiesto, mi sento di dare un piccolo consiglio, per chi crede di avere problemi di peso: recatevi da uno specialista del settore, senza lanciarvi in “diete fai da te” che non sono bilanciate e soprattutto non danno il giusto apporto calorico e nutrizionale al vostro corpo. 

Consiglio il libro a chi sa apprezzare la tenacia altrui nel raggiungere gli obiettivi prefissati, a chi ha bisogno di uno stimolo per trovare il coraggio di prendere decisioni difficili e a chi ha bisogno di passare qualche ora in totale relax, in compagnia di un libro ben scritto, senza tante pretese.

“Accettiamo di avere gli occhi neri o azzurri, di essere alti o bassi. Non accettiamo però i chili in più”.

Virginia Scarfili è nata a Catania ma vive a Cesena con il marito e due bambini. Laureata in Lettere moderne con specializzazione in Storia della lingua italiana, lavora come voice coach. “Fuori di dieta” - uscito come self nel 17 ottobre 2015 ed intitolato “Pensavo fosse dieta invece era Dukan” - è il suo secondo romanzo, dopo “Luna per aria”.



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