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lunedì 14 novembre 2016

GREEN AND GREY di Elena Croci


E' l'anno 2016, il mondo è stato flagellato da un' Apocalisse che nessuno riesce a spiegarsi. I Protettori sono gli unici che possono difendere i pochi sopravvissuti rimasti da esseri demoniaci che seguono solo l'odore del sangue. Elly e Brute sono i primi a dedicarsi alla protezione del genere umano. Lei, seria e calcolatrice, è alla ricerca di una parte del suo passato che sembra ormai perduta. Lui, entusiasta ed ottimista, spera in un futuro migliore. Legati da una connessione misteriosa e prepotente i due amici hanno l'ingrato compito di gestire un Campo di sopravvissuti, crescere un ragazzino instabile e nel frattempo non rimetterci la pelle.Il tutto immerso in un mondo ormai fermo ad un anno prima, colmo di interrogativi e di un silenzio che annienta. Green and Grey è il primo libro della Green and Grey Saga, potete trovare aggiornamenti e info ulteriori sulla pagina ufficiale di Facebook "Green and Grey Saga.
13 Maggio 2016.

Segnatevi questa data nella vostra mente, perché giocherà un ruolo di fondamentale importanza in questo libro.

Esiste un prima, dove Tom e Kayla, Rick, Nick, Brute e Elly erano felici come lo si può essere solo nella spensieratezza che accompagna gli anni più belli della propria vita.
C'è chi, scappando, si era creato un proprio mondo, come nel caso di Tom e Kayla, due gemelli, chi invece aveva appena iniziato a crearsi una famiglia per conto proprio, come Elly.
Qualcuno, come Brute, aveva appena iniziato ad affermarsi nel mondo, creandosi uno spazio per se'.
Poi Nick e non credo ci sia molto da dire poiché, di fatto, lui resta tuttora un tipo taciturno ed ultimo, ma non meno importante Rick che, a dir il vero, non poteva trovare migliore amico al mondo se non Nick. Un logorroico e un taciturno, strano ma vero.

Dopo?
Un blackout, sogni di sangue e di morte, incubi ed immagini atroci tormentano i sogni di queste sei persone che, una volta ritrovatesi, si son prese l'incarico di cercare i sopravvissuti di un'Apocalisse che non sembra ancora avere una spiegazione.
I pochi superstiti si sono ritrovati a combattere Loro, creature che sembrano essere un'accozzaglia di razze animali, assetate di sangue e capaci di fare piazza pulita ovunque passino.

Qualcosa di primordiale, che si era risvegliato il 13 maggio 2015. 
Al primo segnale di pericolo il mio corpo era mutato, mi ero ritrovata a correre alla velocità della luce su quattro zampe, ad essere forte, ad avere zanne pericolose tanto quanto le Loro. Vedevo tutto, sia di giorno che di notte, sentivo tutto, ogni rumore, ogni odore. A differenza di Quelli, la mia forma era ben definita. Ero un lupo, con il pelo lungo e scuro, che richiamava il colore dei miei capelli.

Quando queste sei persone si ritrovano in Italia, tutti spinti dallo stesso desiderio di trovare persone come loro, o anche solo persone che sembrano non essere andate incontro al destino del resto del mondo, decidono di unire le loro forze, mettersi al servizio dell'umanità e, come se non bastasse, proteggere il Campo che hanno allestito, in Italia, con i sopravvissuti sino ad ora ritrovati.

I problemi, però, se già possono essere difficili nella convivenza fra persone con gli stessi vincoli di sangue, figuratevi fra persone di nazionalità diverse, con differenti abitudini e, come se non bastasse, delle età più disparate, mosse solo dalla voglia di riavere quel pizzico di normalità che è stata loro portata via.
Alla fine, però, la convivenza sembra procedere al meglio, anche perché gli umani che risiedono fra queste mura sono consapevoli che senza i Protettori (questo il titolo che si son dati i ragazzi che ho citato poco sopra) non avrebbero scampo, poiché essi hanno la capacità di mutare forma a seconda delle esigenze. In cosa? Lo lascio scoprire a voi.

«Guardami Brute.»
I miei occhi trovarono i suoi. Grigio nel verde, come sempre.
«Ti prometto che non ti lascerò, non se potrò farne a meno. E’ una promessa.» Le sue parole erano solenni, così come il suo sguardo.
«Vale anche per me. Staremo insieme. Lo prometto Elly, non lascerò che niente ci divida, non finché sarò vivo. Ricordatelo, sei la mia persona preferita, e questo non cambierà mai.»


Brute e Elly, questi i nomi dei due principali  protagonisti di questa vicenda, nonostante non superino nemmeno i trentanni di vita, hanno sulle spalle più esperienza di quanto una persona possa racimolare nel corso della sua esistenza, più incubi di quanti uno possa contarne sulle dita e, come se non bastasse, più morti sulle spalle di quanti vorrebbero.

“Ogni vita è preziosa”, era il dannato motto del Campo. Ma quando salvare una persona poteva mettere a repentaglio la sopravvivenza di altre duecento? Come si faceva a decidere?

Accade proprio durante una visita fuori dal perimetro che i due si imbattono in un ragazzino circondato da cadaveri e, inevitabilmente, nemmeno hanno idea di come quei due occhioni azzurri possano cambiare loro la vita. Come quel ragazzino sembrerà riportare la vita all'interno della loro cittadina, benché entrambi i protagonisti sappiano che quel bambino potrebbe nascondere, nei suoi black out, lo stesso segreto che nascondono i Protettori.


«E’ così bello, e coraggioso… non so come fai Elly…», mormorò Eliza con occhi sognanti.
«A fare cosa?»
«A non saltargli addosso no?»
Mi strozzai con la saliva e cominciai a tossire mentre loro si rotolavano dalle risate.
«Brute è fidanzato», rantolai appena recuperato il fiato necessario.
«Da poco. Prima eravate entrambi liberi no?»

Elly è sempre stata il porto sicuro di Brute, il suo acchiappa-sogni personale, così come lui è sempre stato per lei il suo appiglio alla vita, la molla che la spingeva a non mollare tutto, partendo per una missione suicida alla ricerca di un marito che, per quanto possano tutti saperne, è morto il 13 maggio.

I legami che talvolta si creano, soprattutto in determinate situazioni, sembrano più forti di quelli che si instaurerebbero nella vita di tutti i giorni e questo, devo dire, è il caso proprio dei nostri sei paladini, tra cotte non corrisposte, amori turbolenti e cuori che piangono ancora i loro cari. 
Come direbbe il caro, sexy e amorevole doc Liam (anche noto come il dottore del Campo):
Non ho intenzione di sprecare il resto del mio tempo qui a chiudermi in me stesso. Oppure tanto vale essere morto. Voglio viverla completamente questa vita. Voglio amare ancora, e soffrire ancora. Voglio aiutare la gente ed essere felice. Forse sono egoista, ma è quello che ho scelto di fare
e credo che questo, di pensiero, racchiuda quello di tutti i sopravvissuti, o quasi.

Premessa.
Perché quattro stelle e mezza? Avrei dato a quest'opera anche un cinque perché, lasciatevelo dire, se li merita tutti questi cocktail. L'unica cosa che forse ho gradito poco è stato il ritmo incalzate dell'inizio, come se fossi sulle montagne russe senza che avessi ricordo di esserci salita, ritrovandomi poi dei momenti dove invece avrei preferito rallentare per godermi il paesaggio al posto di avere una quinta che mi spingeva ai cento all'ora.
Nonostante ciò, perché ve lo dico e ve lo ripeto, troverete impossibile non innamorarvi dei personaggi di questa storia, soffrire dei loro dolori e delle loro perdite, gioire per le loro vittorie.
Un romanzo che non potrà non lasciare indifferenti e chi ama i Post apocalittici potrà trovare pane per i suoi denti.
Io son team Brute, o Liam, e voi?
Che dirvi se non Buona lettura?

Ps, sapete il detto "dolcetto o scherzetto?" In questo caso vi ho fatto uno scherzetto, non tutto ciò che sembra è ciò che in realtà è, dunque... non fatevi ingannare dalle mie citazioni, le ho messe lì proprio per voi.
A presto!




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