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mercoledì 28 giugno 2017

Per una macchia di caffè di Antonella Pellegrino


Danny è un sognatore romantico e non desidera altro che trovare il vero amore. Sfortunatamente, però, si ritrova sempre con il cuore spezzato. 
Dopo l’ultima storia finita male, promette a se stesso di prendersi una pausa dalle relazioni serie. Almeno, fin quando alla Hills Company non arriva Ethan Coase, per il quale Danny si prende una cotta pazzesca. 
Peccato che Ethan, il ragazzo più asociale che abbia mai conosciuto, sembri non voler avere niente a che fare con lui, né con nessun altro. 
Ethan si ritiene un ragazzo spento, rotto. Dopo essere stato vittima di un’aggressione omofoba è totalmente cambiato: se prima era espansivo e allegro ora è timido, insicuro e introverso. 
Quando inizia a lavorare alla Hills Company, Ethan conosce Danny, un ragazzo solare, simpatico e dal sorriso smagliante. Il trauma che si porta dietro da due anni, però, non gli dà il coraggio di farsi avanti o dirgli almeno “ciao”. 
Fin quando i due si scontrano nel corridoio dell'azienda e il caffè di Ethan macchia la maglia di Danny. 
Da quel giorno la vita di Ethan prende una svolta inaspettata e Danny non riesce a mantenere la sua promessa.

Questo nuovo libro è il seguito di “Per una scommessa”, ma può essere letto anche come uno stand alone nonostante i parecchi riferimenti alla storia i Dylan e Nick, cari amici di Danny, personaggi secondari, ma comunque molto presenti in questa nuova storia.
Ho apprezzato molto il personaggio di Danny, è molto ben descritto e ed è una di quelle persone solari ed altruiste che speri proprio di incontrare nella tua vita. Il racconto a pov alterni permette una profonda conoscenza sia di lui che di Ethan, ma mi spiace ammettere che i capitoli dedicati a lui mi hanno un po’ annoiata. Ethan è un ragazzo che è stato segnato da un crimine d’odio di cui è stato vittima due anni prima.
Esce di casa solo per andare al lavoro dove, però, non interagisce con nessuno, tiene sempre la testa china e non frequenta posti affollati e ha paura anche solo di entrare in un negozio. Io non sono una psicologa e, fortunatamente, non sono mai stata oggetto di crimini violenti, ma ho una bassa tolleranza per chi si piange addosso. Sophie, la madre di Ethan, avrebbe dovuto reggere meno la mano del figlio e dargli uno scrollone ben prima di quando finalmente si decide a dirgliene quattro. Insomma il pov lamentoso di Ethan mi è risultato poco congeniale, ho apprezzato molto di più Danny che è stato fin troppo paziente nei suoi confronti, ma che con il suo sorriso sempre pronto e la sua capacità di mettere tutti a proprio agio è un personaggio molto positivo.
Nonostante sia un libro di 378 pagine scorre davvero molto bene, la scrittura è ottima e i pochi refusi presenti non impediscono la fruibilità della storia. Una lettura caldamente raccomandata per chi si è innamorato di Dylan e Nick, ma che vuole vedere anche Danny raggiungere il suo happy ending.

Sapete quell’emozione forte che si prova quando iniziate una nuova relazione? Quando dite per la prima volta “lui è il mio ragazzo”, od ovviamente, “lei è la mia ragazza”? Io la sento ancora più intensamente, moltiplicata… centuplicata rispetto ai miei altri ragazzi! Dio, mi sto innamorando di Ethan, vero? Se non lo sono già…


«E io? Credi che io sia quello giusto, ora?»
«Non lo credo. Lo so,» rispondo sinceramente convinto.
«Cosa mi differenzia dagli altri?»
«Con i miei ex si trattava più di… convincermi, capisci? Cercavo di convincermi di aver trovato l’uomo giusto per me. Con te? Con te lo so e basta. Lo sento alla bocca dello stomaco ogni volta che ti guardo, ti bacio o ti accarezzo. So che sei quello giusto ogni volta che mi sorridi e gli occhi ti si illuminano.»


Dio mio, quanti stupendi ricordi ho messo da parte in questi ultimi mesi. Ricordi ed emozioni che man mano hanno indebolito, quasi offuscato quelli degli ultimi due anni. Due anni trascorsi in completa solitudine, durante i quali mi sentivo spento, vuoto. Uno zombie. Ero vivo, ma dentro ero morto. Poi è arrivato Danny e sono tornato a vivere.

Antonella Pellegrino ama la sua città, il calcio, viaggiare e leggere. La sua passione più grande, e spesso anche cura contro la tristezza, è la scrittura. Ha scritto il suo primo racconto a undici anni e da allora non ha più smesso. La sua testa è quotidianamente occupata da ragazzi un po’ folli che le tengono sempre compagnia e, a volte, la fanno impazzire.

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