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martedì 26 settembre 2017

THE WILD di K. Webster


Li ho portati in una terra selvaggia perché non potevamo affrontare la nostra realtà.
Il piano includeva crearsi una nuova vita che non includesse cuori spezzati.

Niente persone. Niente tecnologia. Niente interferenze.
Solo noi.
Un'occasione per rimettere insieme ciò che si era rotto.

Ma la foresta è indomabile e crudele.
Brutale e impietosa.
Non le importa affatto di ciò che provi.

La catastrofe viveva pure là.
Nessuna via di fuga dalla verità che non vuole lasciarti scappare.

Tutto ciò che puoi fare è sopravvivere dove l'amore, non importa quanto bestiale, è l'unica cosa su cui puoi contare.

Confuso. Sbagliato. Contorto. Perverso. Bellissimo. Malato.

L'amore è folle.
E noi stiamo per diventare liberi.
(Attenzione: The wild è una storia estremamente taboo. Molti troveranno che i temi in questo libro li faranno sentire estremamente a disagio. Questo libro è solo per i coraggiosi, le menti aperte e le uniche che desiderano l'amore anche nelle più cupe situazioni. Contiene tematiche estremamente sensuali e violente in alcune scene che potrebbero innescare stress emotivo. Se sei sensibile riguardo le tematiche profondamente proibite, questa storia non fa per te).

(Traduzione a cura di Gabriella)
Buongiorno Cosmo! Oggi vi porto nella selvaggia Alaska con il libro The Wild di K. Webster (il libro tanto vociferato, il libro dello scalpore di quest'estate).
Vi lascio ad una premessa prima di lasciarvi alla lettura della recensione. Questo libro è etichettato come un forbidden e taboo, ossia tratta di tematiche che potrebbero andare incontro allo scontento della massa. Come si intuisce dalle avvertenze dell'autrice, se decidi di fare un tuffo in quella terra, sarà a tuo rischio e pericolo.


I’m sure this will all feel different in the morning but for right now,
 I’m going to enjoy it. 
I love this girl. She’s mine in every sense of the word.
And no matter what happens, I’ll never let her go.

(Son sicuro che tutto ciò mi sembrerà diverso domattina ma per ora voglio godermelo.
Amo questa ragazza.
E' mia in ogni senso della parola.
Non importa cosa accadrà, 
non la lascerò mai andare via.)





Reed e la sua famiglia son partiti alla volta dell'Alaska, pensando di riuscire a sistemare ciò che si era rotto, a ricreare quella famiglia che via via mostrava sempre più segni di cedimento, senza immaginarsi che la catastrofe si sarebbe nuovamente abbattuta su di loro, portandosi via un'altra parte di quell'insieme e, con essa, qualche traccia della loro umanità.

La terra dove hanno deciso di rifarsi una vita è inospitale, dura, difficile e, soprattutto, senza pietà alcuna. L'unica legge che vige è quella del più forte e Reed sa che lui non deve cedere di un millimetro, che l'ambiente che li circonda, gli orsi o la tragedia non si abbatteranno nuovamente su Devon, costi quello che costi. Lui la proteggerà sempre, dagli incubi, dalle maldicenze, dalle paure (un po' come diceva una canzone), lui vestirà i panni del suo eroe, sapendo che l'unica certezza in quella terra selvaggia è il loro amore.




“Promise?”
He grabs my pinky with his.
“On my life. 
Because if anything comes between us and hurts you, 
my life doesn’t matter anymore.”

("Promessa?"
Lui intreccia il mio mignolo con il suo.
"Sulla mia vita. Perché se qualcosa si mettesse fra noi e ti ferisse, la mia vita non avrebbe più importanza.")






Un amore profondo, viscerale, catartico, capace di metterli in ginocchio.
In quella bolla che si son creati non esistono più regole, taboo, bugie. Esistono solo loro due, senza maschere, senza menzogne, senza i limiti che la società impone.

Per amore si fa di tutto, anche mentire pur di tenere al sicuro l'oggetto del proprio amore. Cosa accadrebbe se una situazione si ritorcesse contro la bugia che avevate detto, facendo sì che l'unica soluzione per mettere fine ad una sofferenza sia dire la verità?
Quanto a lungo si può vivere prima che la realtà si abbatta come una tempesta su di noi?
E se la verità fosse l'ultima spiaggia che abbiamo per proteggere qualcuno in una situazione dove la speranza sembra un ricordo lontano?
Voi cosa scegliereste?



I am his. 
He owns me. 
And I’d never argue that because I love being his. 
I’m safe with him. Always.

(Sono sua.
Lui mi appartiene.
Non abbiamo mai discusso su ciò perché amo essere sua.
Sono al sicuro con lui. Sempre.)








Credo non esista libro sulla faccia della terra che mi abbia dato più problemi nello scrivere una recensione se non questo.
La parte morale che risiede in me per la prima volta è stata in conflitto con la mia parte lettrice ed ecco perché qui di seguito riporterò il commento riguardo all'opera e, successivamente, il commento mio personale su The wild che contiene non solo la spiegazione sul "taboo story" ma anche qualche spoiler. Dunque fermatevi quando finirete il commento sulla storia, e non leggete il postum scrittum, se non volete rovinarvi la lettura.

Come ben sapete The wild è uscito solo in lingua e non credo lo vedremmo mai tradotto in Italia. Molto fluido e scorrevole, l'inglese di K. Webster è capibile anche per coloro che son alle prime armi ma che amano queste particolari storie. Non aspettatevi un romanzo casa e chiesa, poiché quest'opera contiene non solo scene molto esplicite ma anche dettagliate. Mi sarebbe piaciuto un maggiore approfondimento psicologico di ambedue i personaggi ed un inizio meno precipitoso, ma grazie ai pov alterni e ad alcuni flashback è capibile il motivo che si cela dietro al loro comportamento. Un po' come per la trama, dalla quale non si evince bene la storia che ti troverai fra le mani da lì a breve ma che forse, proprio per questo, stuzzica ancor più il lettore a leggere questo libro.

PS: Moralmente non mi sento di dare un voto così alto a quest'opera, proprio per via delle tematiche affrontate. Quest'opera ha creato una crepa nel mondo letterario americano per via di quest'ultime e mettiamo la curiosità complice in questa vicenda, non mi son potuta trattenere dal leggerla
(Spoiler alert).
Analizzata dal punto di vista legale, Reed potrebbe essere accusato di abuso di minori in quanto la nostra protagonista quando intraprende la sua relazione con l'uomo è minorenne, con aggravante del fatto che per la ragazza lui sia suo padre, poco conta se l'uomo nasconde qualcosa a Devon capace di ribaltare il tutto. Moralmente non mi sento di giustificare questa relazione in nessun modo anzi, probabilmente sarei non sono contraria ma anche a favore della legge e per questo dico di denunciare, se si è vittime in situazioni simili.
Capite dunque il motivo di tanto scalpore? Sicuramente, come dice K. Webster, è un'opera che tratta tematiche molto forti e che difficilmente potrebbero ottenere un consenso totale dai lettori.


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