Pagine

martedì 30 gennaio 2018

Rock – La mia roccia di Anyta Sunday





Igneo.
Quando i genitori di Cooper divorziano, lui si becca le settimane alterne: una con mamma e una con papà. Solo che non è semplicemente costretto a vivere con suo padre. C’è anche Lila: l’Altra Donna, quella che ha portato via le fondamenta - solide come roccia - della sua vita. E poi... C’è Jace. Il figlio di Lila. L’arrogante figlio di Lila, con gli occhi blu color scaglie-di-pesce-rigurgitato. Cooper vuole soltanto riavere la sua famiglia com’era una volta ma qualcosa, in questo ragazzo, gli garantisce che le cose non saranno mai più le stesse.
Sedimentario.
Cooper si oppone alla realtà della sua nuova vita e lui e Jace partono col piede sbagliato. Ma sbagliato o meno, dopo centinaia di ricordi condivisi, forgiano qualcosa di nuovo. Un’amicizia... intima. Perché fra loro può esserci soltanto dell’amicizia. Anche se non sono proprio fratelli per davvero. Tecnicamente, non sono nemmeno fratellastri... 
Metamorfico.
Ma come si evolve questa amicizia, sotto le pressioni della vita? Sotto la spinta del cuore?



Agrodolce. Questo è l’aggettivo più calzante per descrivere questa storia. La narrazione si svolge in un lungo lasso di tempo dove vediamo i due protagonisti crescere, maturare, affrontare gioie, dolori e, purtroppo, farsi del male a vicenda. 
Ogni capitolo ha il nome di un tipo di pietra perché Cooper ama la geologia e ha il “tic” di raccogliere ogni giorno una pietra diversa, analizzarla, cercarne il significato e poi manipolarla, trasmettendo al duro materiale i suoi sentimenti e i ricordi della giornata.
Il libro inizia che Cooper ha dodici anni e scopre che i suoi genitori stanno divorziando e che, soprattutto, su padre ha un’altra famiglia. L’avvicinarsi alla matrigna e al fratellastro e’ un percorso duro e difficile, non solo per Cooper, ma anche per sua sorella maggiore, Annie. Sarà Jace a gettare un ponte tra loro, capendo la sua passione per la geologia e regalandogli una pietra.
Vediamo come Cooper, voce narrante, sviluppi ben presto un rapporto particolare con Jace, come sia attratto da lui, come sia sempre combattuto tra il desiderio e la paura di cedervi. Dal canto suo Jace manda diversi segnali contraddittori e, quando Cooper trova il coraggio di confessargli i suoi sentimenti, inizia lo sfacelo del loro rapporto. Anni di ripicche, storie che vorrebbero fossero giuste, ma che si rivelano essere solo un modo per non pensare l’uno all’altro. Il tutto per paura. Paura dei giudizi, delle complicazioni familiari, del fatto che tutti li considerano fratelli.
Una storia davvero molto bella, delicata, dolce e che fa commuovere. Adoro lo stile di questa scrittrice che con semplicità porta il lettore nel mondo che ha creato, investendolo di emozioni. Raccomando davvero la lettura di questo libro che mi ha davvero colpita, non potrete evitare di ridere, piangere, arrabbiarvi e innamorarvi con Cooper e Jace.



Ripiega  la  mano  a  pugno  e  me  lo  preme  contro  il  palmo  aperto.  «Sarò  la tua  roccia.  Pensi  di  potercela  fare  oggi?» Stringo  il  suo  pugno  caldo.  Sento  il  suo  cuore sotto  le  dita.o  forse  è  il  mio ? battere Non  guarderò  mai  più  la  sua  mano  nello  stesso  modo.  Mi  ricorderà sempre  questo  giorno,  questa  umiliazione,  questa  rabbia.  E  quest’ondata esaltante  che  sto  cavalcando  adesso  mi  fa  avvicinare  a  un  qualcosa  che  ho soltanto  sognato.

«Dio,  vorrei  non  essere  mai  andato  a  letto  con  lei.  Vorrei  che  la  mamma non  stesse  male.  Vorrei  non  avere  sempre  così  tanta  paura.  V orrei  essere  forte come  te.  A  te  non  interessa  quello  che  pensano  gli  altri  e  ti  fai  valere.  Devo farlo  anch’io.  Ma  non  ci riesco. Cazzo,  sembro  così  stupido,  in  questo  momento. Non so nemmeno  quello  che  sto  dicendo.  Sono  secoli  che  non  dormo  e...  non lo  so.»Gli  sollevo  il  mento.  Migliaia  di  parole  di  conforto  mi danzano  sulla  punta della  lingua  ma,  invece  di  pronunciarle,  bisbiglio:  «Ti  amo.»

Voglio  piangere,  voglio  ridere,  voglio  maledirlo  perché  sta  facendo crescere  ogni  mia  singola  speranza,  portandola  al  punto  di  rottura.  Conosco questa  canzone...  Lila  e  la  mamma  la  adorano. E adesso  anch’io. Mi  fa  un  sorriso  mentre  canta  la  parola diamanti. All  I  Want  Is  You. Sei  tutto  ciò  che  voglio. Non  riesco  a  guardarlo,  ma  non  posso  allontanarmi.  Prego,  in  silenzio, perché  la  smetta,  ma  desidero  che  continui  per  sempre. Si  ricorda  quello  che  gli  hai  detto  quella  notte. Non  l’ha  mai  dimenticato . Cerco  di  trattenere  le  lacrime,  ma  quelle  continuano  a  scivolarmi  tra  le ciglia.



Nata  e  cresciuta  in  Nuova  Zelanda,  Anyta  Sunday  ha  iniziato  a  esplorare il  mondo letterario  fin  da  bambina,  quando  ha  cominciato  a  leggere  Roald  Dahl e,  nella  sua  testa,  hanno  preso  ad  accumular si  idee  per  le  storie.  All’età  di venticinque  anni,  dopo  aver  visitato  alcune  nazioni  (Germania,  America  e ritorno),  ha  cominciato  a  mettere  penna  alla  carta.  Quando  non  scrive  o  non  è impegnata  a  dare  la  caccia  ai  propri  figli,  legge,  fa  escursioni,  guarda  serie  di Joss  Whedon,  cerca  di  fare  pilates  oppure  si  accoccola  coi  suoi  gatti. Aggiornamenti  sui  suoi  ultimi  progetti  possono  essere  trovati  sul  sito anytasunday.com.



Nessun commento:

Posta un commento