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giovedì 23 agosto 2018

Q*pid di Xavier Mayneè


Il programma di un computer può comprendere l’amore meglio del cuore umano?
Archer, l’intelligenza artificiale del servizio di incontri online Q*pid, è consapevole che gli esseri umani non prendono sempre le decisioni migliori, e per questo motivo comincia a prenderne di bizzarre al posto loro.
Fox Kincade è l’ultimo scapolo superstite nel suo gruppo di amici ed è al settimo cielo quando scopre di avere un nuovo match sulla sua app di incontri Q*pid: quel match, secondo l’avanzata stregoneria di Archer, dovrebbe essere l’amore della sua vita. Si aspettava una donna, ma si ritrova abbinato a Drew Larsen, un timido dottorando dall’aria un po’ nerd, che come lui ha cominciato a perdere le speranze in amore.
Drew e Fox hanno poco in comune, a parte il fatto di essere entrambi etero. O così hanno sempre creduto. Tuttavia, mentre imparano a conoscersi, si rendono conto che Archer potrebbe aver avuto l’idea giusta. Il loro percorso non è facile: hanno bisogno di lasciarsi alle spalle l’immagine che hanno sempre avuto di loro stessi e del vero amore, ma con l’aiuto di Archer – e di alcuni amici che sono rimasti loro fedeli durante gli alti e bassi di quella nuova relazione – forse troveranno il modo di intrufolarsi l’uno nel cuore dell’altro.

Può un’intelligenza artificiale trovarti l’anima gemella? A quanto pare Archer può. Io ho conosciuto mio marito online quindi posso, in parte, capire queste nuove app d’incontri. Non so però se baserei tutto sulle scelte di abbinamenti di quella che è, a tutti gli effetti, una macchina.
Fox, che vive aggrappato ai suoi foglio di calcolo, pensa che una percentuale possa indicargli quale sarà la donna della sua vita. Drew, invece, spera solo di incontrare una ragazza con cui poter stare e condividere una vita che gli sembra sempre più solitaria.
Sulla carta sembrano due uomini molto diversi: Fox un uomo in carriera, affermato e ricco; Drew dottorando nerd e povero in canna. Quando però, nonostante tutto, decidono di incontrarsi si trovano stranamente in sintonia.
Qualche paragrafo, secondo il mio parere troppo lungo e macchinoso, il pov viene affidato a Veera, la creatrice di Archer dove viene approfondito, decisamente troppo, il meccanismo con cui opera questa IA. Per me queste ulteriori spiegazioni non apportano nulla alla storia in sé e risultano noiosi per chi, come me, non se ne capisce molto di tutto ciò che ha a che fare con computer, statistiche e altre cose di questo tipo.
A parte questo, la storia è scorrevole e avvincente. Il pov alternato permette di conoscere a fondo sia Drew che Fox, i loro dubbi, paure e desideri. Non vi sono scene particolarmente hot, molto è lasciato all’immaginazione del lettore e questo cambio di rotta rispetto ai soliti romance farciti di sesso, a mio parere, rappresenta una ventata di freschezza. D’altronde due uomini etero che scoprono, molto lentamente, di essere reciprocamente attratti non possono subito bruciare tutte le tappe e diventare porno divi gay.
Insomma, una storia carina ed originale che non solo intrattiene piacevolmente, ma fa anche riflettere su come le persone si incasellino in determinati ruoli convenzionali precludendosi reali possibilità di felicità.

“Te lo dico un’altra volta, nel caso non avessi capito,” continuò Chad. “Ti voglio bene. E te ne vorrò sempre. Non importa cosa farai o con chi lo farai. Niente mi può rendere più felice che vederti felice, e se si scoprisse che questo tizio ti fa felice, allora sarò felice anch’io.”


Si stava innamorando di un uomo. Di quell’uomo, l’uomo sdraiato nudo accanto a lui. Si aspettava che la vertiginosa consapevolezza di quella scoperta gli fermasse il cuore e lo portasse a stringersi le tempie in un doloroso momento di panico esistenziale, ma non successe nulla di simile. Al contrario, Drew traboccava di calda contentezza, di una pace improvvisa. Era come se una luce si fosse accesa dentro di lui, chiara e inestinguibile.
Era felice.


“Per quanto mi abbia sconvolto quel fine settimana, penso che una parte di me sapesse anche allora che saremmo arrivati qui. Nessuno mi ha mai fatto sentire come mi fai sentire tu. Ed è cominciato tutto dal momento in cui ci siamo incontrati.”
“Penso di averlo saputo dall’istante in cui ho visto la tua foto nella mia lista di match. Sei apparso proprio quando avevo bisogno di te nella mia vita.”

Xavier Mayneè lo pseudonimo di uno scrittore che è stato sia un professore d’inglese all’università che un esperto di marketing per aziende di software. Al momento, gestisce un team di scrittori per una grande azienda della tecnologia che si trova sulla costa nordoccidentale del Pacifico. Come studioso delle teorie accademiche sull’identità sessuale, la sua passione è raccontare storie di uomini che trovano l’amore oltre i confini che ritengono definiscano la loro sessualità. È convinto che la narrativa romantica possa essere sexy, divertente e dolce in egual misura. Il nome Xavier Mayne è un tributo al pioneristico autore gay Edward Prime-Stevenson, che lo usò come nome d’arte e che nel 1906 fu il primo autore americano a scrivere un romanzo apertamente omosessuale: Imre: A Memorandum. Unico nel suo genere tra i primi romanzi gay, racconta la storia di due uomini che erano etero finché non si sono conosciuti.

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