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mercoledì 20 maggio 2020

CRAZY FOR YOU di Paola Garbarino





Anni Ottanta: Mia e Kay si conoscono da ragazzini, in Val Gardena, sulle piste da sci. Lei è di Genova, lui italoaustriaco, di Vienna. Lei studia al conservatorio, lui frequenta un rigoroso collegio militare per ricchi, ma sogna di suonare la chitarra come Slash dei Guns N’ Roses.

Complice un walkman e una canzone dei Guns, iniziano un’amicizia fatta di lettere e pochissimi incontri, un legame che cresce insieme a loro, trasformandosi in un sentimento appassionato e tenace.

Sullo sfondo di trent’anni di storia, legati a filo doppio dalla profonda passione per la musica, le loro vite si intrecciano, si separano, si riallacciano, mentre il mondo intorno a loro cambia, sulla scena musicale nascono e svaniscono band ed emergono canzoni che li terranno uniti anche quando saranno
separati dalla distanza geografica e dal livello sociale.

I desideri dell’adolescenza, i sogni giovanili troppo grandi e destinati a spezzarsi, i rimpianti e le responsabilità dell’età adulta, li travolgeranno.

Può, la forza di un amore nato da ragazzini, superare tutti gli ostacoli in un mondo profondamente cambiato?

#prodottofornitodaPaolaGarbarino
#copiaomaggio

Kay ha solo quattordici anni quando incontra Mia per la prima volta a Ortisei, in settimana bianca con la sua famiglia. L'ha vista cedere di fronte ai capricci del suo fratellino che voleva giocare con il suo walkman. Si è avvicinata a lei e ha condiviso le cuffiette, in quel momento suonava Paradise City - Guns 'n ' Roses ( applausi!!! ), dopodiché ogni occasione era buona per stare insieme durante la vacanza e conoscersi meglio. Un ricordo piacevole a cui ripensare con nostalgia una volta tornati a casa; ma per Mia e Kay in quel momento è scattato qualcosa di speciale che li ha spinti a una corrispondenza nella quale condividere i loro pensieri, i gusti musicali, raccontare ciò che gravitava intorno alle loro vite. Sono andati avanti in questo modo per molto tempo, incontrandosi solo in settimana bianca, un tempo irrisorio considerando che il reciproco desiderio di stare più vicini si faceva più forte lettera dopo lettera. 
Sarei stato peggio se il pensiero di lei fosse svanito, perché sarebbe scomparsa la forza che mi faceva sperare in un domani in cui poter essere me stesso assieme a lei.

Hanno costruito e preservato un rapporto nonostante la distanza e la diversità sociale: Kay abita a Vienna e studia in collegio, appartiene a una famiglia aristocratica con un retaggio da mantenere senza possibilità di scelta. Gli piace suonare la chitarra, specialmente musica rock, e non ha alcun interesse nelle serate di gala alle quali gli viene imposto di partecipare. Si sente schiacciato dai suoi doveri, imprigionato in un collegio durante la settimana dove studia con abnegazione e riportato a casa nel weekend dove ha a malapena il tempo di sottostare all'etichetta nobiliare. 
Invece Mia vive a Genova, la sua famiglia è di ceto medio e conduce una vita più "regolare" anche se gli studi al conservatorio le impongono un regime di allenamento tassativo. Ha deciso che l'arpa sarà il suo futuro e ogni momento libero lo dedica alla pratica trascurando gli amici e le esperienze tipiche dei ragazzi della sua età.
Per entrambi, questa corrispondenza è una ventata di aria fresca e un dolce senso di appartenenza.
Non la vedevo mai, ci scrivevamo poco, però era nei miei pensieri, c'era talmente che era come se lei fosse un po' dappertutto, soprattutto ogni volta che ascoltavo una canzone o mettevo le dita sulle corde della chitarra.
La loro determinazione nel mantenere un rapporto è commovente anche di fronte alle difficoltà logistiche e ai cambiamenti della crescita. Quando certi pensieri si fanno più concreti, il desiderio di stare insieme come una coppia, non più come amici di penna, diventa il loro principale obiettivo. Non sono degli illusi e sanno che restare fedeli è praticamente impossibile, si ripromettono di essere "la persona più importante"; questa garanzia li appaga a stento, ma è solo per un breve periodo finché la realtà li travolge come un fiume in piena.


Gli anni passano e Kay e Mia incontreranno persone nuove e nuove esperienze formeranno il loro carattere, ma non cesseranno mai di cercare un po' di quella complicità, appagamento fisico e cerebrale che avevano trovato stando insieme. Anche se separati e spesso in collera tra loro per non riuscire a spezzare questo legame, un pezzo del loro cuore sarà sempre votato alla loro unione. 
"Dimmi che sono rimasto il più importante!"
"Lo sei, e ti odio per questo."
Il romanzo si dipana dal loro primo incontro, ossia nel 1988, fino al 2018, quasi ai giorni nostri. Ė un periodo temporale molto lungo, infatti il romanzo consta di 600 pagine circa; una scelta della scrittrice che ha voluto raccontare anno dopo anno la vita dei protagonisti, alternando i punti di vista consentendo al lettore di conoscere come hanno vissuto la distanza, la separazione, ma anche la gioia dei loro brevi momenti insieme da entrambe le parti.
Non essendo abituata a leggere un libro di una simile portata, pur apprezzando il lavoro di analisi psicologica di Mia e Kay in tutta la sua interezza che ha donato una visione a 360 gradi, confesso di aver sentito il peso della lettura nelle mie mani. 

In questo'opera, ogni periodo viene scandito dal contesto musicale e sociale, una caratteristica interessante che prende il suo posto importante all'interno del romanzo. Un tuffo nel passato di quando i Guns, i Red Hot Chilli Peppers, i Pearl Jam, gli U2 hanno spopolato nel mondo del rock, o quando i Nirvana hanno sconvolto un'intera generazione; oltre alla caduta del muro di Berlino e al suo significato storico, come per l'entrata dell'Euro con l'arrivo del Duemila.

Personalmente, anche la mia vita è scandita dalla musica, i miei momenti più importanti sono custoditi dalle note di canzoni dei miei tempi e non solo, ragione per la quale mi sono sentita molto vicina a Kay e Mia, essendo loro grandi appassionati di musica, fatalmente abbiamo gli stessi gusti! Un altro motivo che mi ha reso più partecipe è il mio luogo di residenza, io vivo a Genova e anche io andavo in discoteca di pomeriggio al Vanilla ( che adesso non esiste più 😞) ... leggere di Mia che provava la medesima esperienza mi ha riportato indietro di molti anni.... ahimè.
Sono una figlia degli anni Ottanta, classe 1984, ho conosciuto il mio attuale marito quando avevo sedici anni. Conosco sulla mia pelle cosa significa desiderare di essere grandi, la frustrazione di non poter raggiungere l'oggetto del proprio amore e tenersi a distanza.
"Come farò a sopravvivere sapendo che ti ho perso per sempre?" 
"Come farò io".

In Crazy for You c'è tanto da leggere, motivo per cui consiglio al lettore di dedicarcisi un po' per volta. Lasciare che le emozioni trasmesse dalla lettura si adagino con la delicatezza di una piuma nel proprio cuore, perché l'intensità con la quale Kay e Mia raccontano la loro storia merita di essere apprezzata e scoperta anno dopo anno, esattamente come è stata scritta e voluta dall'autrice.




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