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mercoledì 20 ottobre 2021

Blog Tour Dark Zone: I FIGLI DELLA CENERE. La Marea Rossa di Francesca Bertuca


Dopo essersi riuniti, Alec, Lilienne e Caleb partono per Milano, nella speranza di trovare dei soldati di Reine disposti a scortare a castello la principessa e a offrire una buona ricompensa ai due Larsen per averle salvato la vita. Ma mentre il loro drappello si mette in marcia, l’esercito russo, capitanato da Taras Van de Lias, attraversa la falla nel Muro, sconfinando nel regno di Reine. Nel frattempo, sotto la Corazza di Hanstad, il Corsiero inizia il suo regno del terrore, minacciando le speranze di un controllo americano. I problemi dei Richter sono solo al principio; la Marea Rossa è appena cominciata.
Penetrò nella nebbia di Milano all’alba del suo decimo giorno di viaggio.
La città era un cimitero. Grigia, silenziosa; animata solo dal pianto di qualche sopravvissuto, che Bastian, dall’alto della sella, non riusciva a scorgere del tutto. Al centro della strada, laddove la bruma si squarciava, se ne stava un bambino con le spalle ingobbite e i capelli neri a nascondergli il volto. Aveva le gambe nude, scheletriche, sporche di sangue e polvere. Tra le mani, quello che sembrava pane.
Bastian lo fissò a lungo, incerto se provare a chiamarlo. Non era mai stato bravo a parlare con i ragazzini e i suoi figli ne erano una dimostrazione vivente.
Tuttavia, quando il bambino alzò la fronte, scoccandogli uno sguardo allucinato attraverso la foschia, decise che era il caso di fare un tentativo.
«Va tutto bene» gli disse, tirando di poco le redini affinché il cavallo rallentasse.
La creatura ringhiò a denti stretti, schiacciandosi il pane sul petto. Gli mancavano i due incisivi minori. Le sue guance erano scavate come quelle di chi patisce la fame.
Non è un reiniano, pensò Bastian. Non appena concepì quella riflessione, il bimbo si alzò in piedi e scappò. Veloce, senza emettere alcun suono. Dunque, i soldati non sono gli unici ad aver varcato i confini.
Il cavallo nitrì e Bastian gli allungò una pacca sul collo. C’erano ombre strascicanti che si muovevano nella foschia, quel genere di sagome che i suoi bambini, in più di un’occasione, avevano giurato di aver visto nascondersi sotto i loro letti. Solo che quelli che stava guardando non erano fantasmi. Erano i figli della cenere, gente con i volti affilati per la fame e i toraci rinsecchiti per il fischio nero.
Cosa avrebbe detto Markus, se li avesse visti camminare nel suo regno? Di sicuro avrebbe nascosto il naso dietro al polso, rivolgendogli un’occhiata disperata, come a supplicarlo di sbrigarsi a fare qualcosa per aiutarlo. Lo faceva sempre, da ragazzo, prima che una principessa dagli occhi nocciola si mettesse tra loro.

Francesca Bertuca nasce a La Spezia nel giugno del 1987, una manciata di giorni prima del celebre discorso “Tear down this wall!” fatto dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Ronald Reagan, a favore dell’abbattimento del Muro di Berlino. Questo, in qualche modo, deve averla influenzata.
Sin da bambina, infatti, ha dimostrato una forte predisposizione alla creazione di storie, ma anche alla libertà. In seguito alla scomparsa della madre, avvenuta quando lei era ancora una ragazzina, questo bisogno si è fatto più forte. Compiuti i diciotto anni, comincia a lavorare all’estero e, poco più tardi, si trasferisce a Parigi per poi tornare definitivamente in Italia nel 2011. Quattro anni dopo inizia la stesura del suo primo romanzo e, nel 2018, con il patrocinio dell’associazione culturale la Fenice, diventa docente di scrittura creativa presso la Biblioteca Comunale di Santo Stefano di Magra. Il primo capitolo della sua saga, I figli della cenere, viene pubblicato da DarkZone Edizioni nel 2020.

2 commenti:

  1. Avevo letto e apprezzato il primo romanzo della saga e non vedevo l'ora di leggere qualcosa sul secondo. Questo estratto mi ha convinta al cento per cento! Lo stile di Bertuca è inconfondibile, le righe scorrono benissimo e sembra proprio di guardare già il film. Spero lo facciano (lo so, sogno in grande) perché secondo me farebbe un successone! Troppo bella la storia di Alec e di questa saga. Grazie per il post!

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  2. Grazie a te per aver seguito questa tappa del blog tour =)

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