TEXTUAL RELATIONS di Cate Ashwood

Henry, professore di psicologia evolutiva, è pronto a trascorrere il suo compleanno come ogni volta: una bella pulizia dei denti seguita da un pasto con suo fratello. Ma quando riceve un messaggio da un numero sconosciuto che conferma i dettagli di un appuntamento, fa quello che farebbe qualsiasi persona premurosa: va all’incontro per spiegare cos’è successo all’altra persona.

Asher Wescott non si aspetta che il suo appuntamento al buio vada bene, quando mai succede? Invece Henry si presenta e le cose iniziano di colpo a migliorare. Socialmente imbranato e attaccato alla sua routine, Henry è comunque uno degli uomini più affascinanti e gentili che Asher abbia incontrato da molto tempo.

Peccato che Asher non sia il suo tipo.

Un appuntamento accidentale, un bacio impulsivo e qualche sentimento conflittuale dopo, Asher riuscirà a convincere Henry a vedere il mondo – e lui – sotto una luce diversa?

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Dalla sinossi mi ero aspettata un libro completamente diverso, ma nonostante tutto, la lettura non mi è dispiaciuta anche se ho trovato la storia troppo frettolosa nella sua conclusione e poco approfondimento psicologico di Henry, il protagonista. Il pov è affidato interamente a lui e, per questo, il personaggio di Ash perde spessore e carisma in quanto lo si conosce solo in relazione ad Henry.

La storia trae inizio da un malinteso che sfocia in un altro malinteso ancora più grande per poi approdare in quella che sarà poi una relazione senza troppi scossoni nonostante la forte titubanza di Henry.

È difficile scrivere una recensione senza fare spoiler perché la sinossi omette un particolare della storia fondamentale, ma comunque ci troviamo davanti ad un romance che parte da un misunderstanding per gettare le basi non solo di un nuovo amore, ma anche della crescita personale del protagonista con la conseguente presa di coscienza di sé.

Ho trovato un po’ troppo semplicistica ed affrettata la transazione di Henry da uomo fissato con la routine a quello che si butta in esperienze nuove senza pensarci troppo. Inoltre, le vicende sono incentrate soprattutto su di lui lasciando Ash in secondo piano e penalizzando così il suo personaggio.

Nonostante tutto ho comunque trovato la lettura scorrevole e gradevole, un modo in cui trascorrere piacevolmente qualche ora sotto l’ombrellone in questa torrida estate.

Feci scivolare le dita tra le sue e chiusi gli occhi mentre lui copiava il movimento. Tutto si concentrò in quell’unico punto, il piccolo spazio in cui ci stavamo toccando. Era così semplice, così innocente, eppure mi sembrava di aver oltrepassato una linea che non potevo superare. 

Era come se avessi acceso una candela, solo per scoprire troppo tardi che era dinamite.

Ma forse ero pronto a lasciar andare la necessità di spiegare ogni cosa e provare a stare con Asher per un po’.

Mi sorrise, sbilenco e genuino, e sentii il mio stomaco contrarsi. Le cose che riusciva a farmi con un solo sguardo… era sconcertante.

Cate Ashwood ha scritto la sua prima storia in un raccoglitore fucsia quando era in seconda elementare e ha scoperto la sua passione per la scrittura. Il suo primo successo come scrittrice di romanzi è arrivato cinque anni dopo, quando scrivendo alla sua migliore amica, che stava vivendo un amore non corrisposto, si immaginò un suo lieto fine. 

La vita di Cate ha preso una serie di strade diverse e avventurose. Ora vive a un tiro di schioppo dall’oceano appena fuori Vancouver, nella Columbia Britannica, con suo marito, suo figlio e i loro due gatti. La sua vita è piena di famiglia e amici, viaggi e, naturalmente, libri. 

Cate ama sapere cosa ne pensano i lettori.