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martedì 23 gennaio 2024

SWEET SCARS di Olivia Madison Williams




“Tu sei tutto ciò che riempie le mie cicatrici e mi svuota l’anima.”

Kane Brooks è un professore di astronomia brillante e solitario. Ama i suoi rituali giornalieri e tende a farsi gli affari suoi. Peccato che un giorno, uno di quei preziosi rituali, venga bruscamente rovinato da un caffè rovesciato su una delle sue camice immacolate e peccato che gli occhi grandi e terribilmente irresistibili della ragazza responsabile del misfatto, siano fin troppo giovani per lui e decisamente fuori dalla sua portata. Ma se da un lato sa perfettamente di dover restare alla larga da Nova Parker, dall’altro sente l’urgenza di conoscerla meglio e di entrare nel suo mondo. Lei sa che dovrebbe concentrarsi esclusivamente sulla sua nuova vita, ha già fin troppi casini da sistemare, ma stare al gioco di quell’irresistibile sconosciuto, diventa quasi impossibile.

E se poi, l’attrazione tra Nova e Kane fosse destinata a estinguersi alla velocità della luce? E se scoprire di essere la sua nuova studentessa di astronomia, obbligasse Kane a tagliare di netto i rapporti? Nova si sentirà tradita e messa da parte, qualcosa in grado di risvegliare tutti i suoi demoni peggiori, perché ci sono cicatrici invisibili che ci portiamo addosso e altre che nessuno può vedere. Ed è proprio lì, dove il buio diventa più nero, che far brillare le stelle sembra impossibile.

Kane e Nova riusciranno a riconoscersi in mezzo a tutto quel buio o finiranno per distruggersi come la stella più bella e luminosa di tutte?
Questa storia era nel mio kindle da un po’, e ringrazio le vacanze di Natale per avermi dato un po’ di respiro per poterla recuperare. Conosco la persona che ha ideato questa trama e ho avuto modo anche di conoscere la penna che si cela dietro questa storia. Non è una semplice e bellissima storia d’amore, c’è molto di più in questo romanzo, che vuole essere delicato ma rude al tempo stesso, sbattendoci in faccia quella realtà che spesso preferiamo ignorare. C’è un mondo infinito dietro al semplice sorriso di una ragazza, cicatrici dell’anima invisibili a occhio umano, ma che diventano sempre più evidenti a mano a mano che quella corazza cade, e quel sorriso in realtà nasconde un grande dolore. Spesso è così forte che l’unico modo per riuscire a superare quel senso di colpa è farsene ancora, in un circolo vizioso perché meritevoli di provare solo dolore a questo mondo. A volte per punirsi, a volte per scendere a patti con la crudeltà della vita stessa, perché non può esserci gioia senza dolore.

Forse è questo che siamo io e lui: galassie indipendenti, eppure così vicine da essere attratte l’una dall’altra, al punto da rischiare di fondersi e scatenare un’esplosione di stelle.


Empatizzare con Nova diventa quasi spontaneo, il suo dolore diventa il nostro, e come quell’esplosione di cui porta il nome, diventa necessario far esplodere tutto quello che si sente dentro per potersi liberare da quel dolore e inseguire finalmente la propria felicità. Nulla sarebbe possibile se, su quello stesso sistema binario, non avessimo una spalla su cui piangere, la persona che conosce tutto di noi e nonostante ciò continua a essere un punto di riferimento. A volte può essere un’amica, a volte l’amore della propria vita.

Esiste un tempo per i sentimenti? Un’analisi scientifica che li possa decifrare o catalogare? Che attesti tempistiche e sintomi precisi di un determinato stato emotivo?

Si dice che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, la stessa cosa non dovremmo farla con le persone. Quindi, quando dico che questa storia è qualcosa di più, qualcosa che va oltre, intendo proprio che ci insegna a portare più rispetto verso il prossimo, ad ascoltare più di come siamo abituati a fare ma allo stesso tempo a cogliere quei segnali non verbali che ci permettono di essere d’aiuto. Imparare ad ascoltare il silenzio potrebbe rivelarsi la formula migliore per un mondo che sembra aver perso quel senso di umanità che lo contraddistingue.

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