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martedì 20 febbraio 2024

RULES OF ROMANOV di Morgan K. Black


Dila Baker è sempre stata sola, almeno da che ne ha memoria. Abbandonata in fasce, ha vissuto la maggior parte della sua esistenza in orfanotrofio, ma questo non le ha impedito di trasformare quel vuoto in qualcosa per cui combattere. Ora è adulta ed è una delle specializzande più ricercate di cardiochirurgia di tutta Mosca, il suo futuro sembra promettente e brillante. Peccato però che, quel luminoso futuro, venga bruscamente interrotto da uno sparo e da un corpo che le fa da scudo, prendendosi una pallottola destinata a lei.
Dila non ha il tempo di capire, né di farsi domande, sa solo che deve intervenire e anche in fretta.
La sua mente è talmente focalizzata su quell'obiettivo da non accorgersi che, l'ambulanza su cui è salita, non è diretta al suo ospedale.
Dila è stata rapita. Dila deve fermare quel sangue. Dila deve salvare quello sconosciuto. A tutti i costi.
E Dila lo fa, anche se all'improvviso tutto il suo brillante futuro si colora di magnetici occhi grigi, così terribilmente familiari, ma anche spaventosamente minacciosi.
Dila fa il suo dovere, ma in cambio viene rinchiusa in una cella, in attesa di non si sa bene cosa.
Quando alla fine quegli occhi grigi torneranno a guardarla, tutto il suo mondo finirà per creparsi, rischiando di frantumarsi in un milione di pezzi.
Un solo nome: Kostantin Romanov. La promessa di una condanna morte.

Segreti. Legami di sangue. Giochi di potere. Dila e Kostantin dovranno imparare sulla propria pelle cosa significa essere una cosa sola, fingendo di non provare nulla l'uno per l'altra. Perché, quando è l'amore a combattere certe guerre, allora è probabile che il rischio di perdere tutto diventi incredibilmente reale.

#prodottofornitodaDarklove-Brightlove-CollaneEditorali
#copiaomaggio
(Collage scaricato dalla pagine della casa editrice)

Avete mai partecipato a un appuntamento di lettura al buio, frutto di un appuntamento di scrittura al buio? Ecco, per me è stata la prima volta e vorrei dire che l’esperimento è così riuscito che non vedo l’ora di ripete l’esperienza. Non ho scelto questa lettura dalla cover, né tanto meno dalla trama (ma ormai sembra essere una mia abitudine, e devo ammettere che sono i libri che riservano le sorprese migliori). Mi era stato detto che l’autrice si cimentava in questo genere per la prima volta e mi era stato fornito il genere, ovvero  si tratta di un mafia romance a doppio pov in prima persona, con trope quali forced proximity (ultimamente va tanto), con scene spicy e dei segreti che sarebbero stati svelati nel corso della lettura. Lasciate che ve ne aggiunga un altro: forbidden. Ebbene sì, sarà un legame particolare a unire i protagonisti.
Siccome non voglio togliervi il gusto della lettura, lasciate che vi dica quanto sono rimasta entusiasta di questa storia. Conoscevo l’autrice? Assolutamente no, e per essere il suo primo esperimento con questo genere, devo dire che non se l’è cavata affatto male, anzi, mi sarebbe piaciuto leggerne ancora e ancora (facciamo che i prossimi saranno tra le 400 e le 500 pagine… grazieee!!!).
La protagonista, Dila, è una ragazza che nella vita non ha mai avuto niente; le è stato tolto tutto quando era solo una bambina, crescendo tra le fredde mura di un orfanotrofio. Il sogno di un’adozione sfumato via, ma una figura rimarrà impressa nella sua mente fin da subito: un ragazzino i cui capelli ricci venivano scompigliati dal vento. È bastato sbattere le palpebre per credere che si fosse trattato solo di un sogno, di qualcosa di non reale se non fosse per un piccolo particolare: un uccellino di carta incastrato tra le inferriate di quel cancello che rappresenta per lei una sorta di prigione.
Una bambina che, con il passare del tempo, cresce e diventa una splendida donna in carriera… ma cosa dico, un cardiochirurgo di fama. Un problema se diventi, inconsapevolmente, l’obiettivo di chi pensava fossi morta.


Il gusto che inizio a provare è pericoloso, assuefacente, mi spinge a volerne di più e di più fino a quando non avrò aperto in lui le stesse ferite che lui ha squarciato dentro di me.

Vi ho incuriosito abbastanza? Sappiate che ho amato dalla prima all’ultima pagina la costruzione del personaggio femminile. In questo genere di romanzi, siamo abituate a leggere di uomini perfetti che darebbero la vita per le donne che stanno al loro fianco. Dimenticate tutto, perché in questo caso Dila è una donna con i controc*****i, in grado di mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni più estreme e imponendo la sua presenza quando le situazioni di famiglia lo richiedono. Una donna che non porta rancore e non pensa sia giusto che qualcuno debba morire a causa sua, spesso rimettendoci la vita; eppure, saranno gli ultimi capitoli che vi faranno capire quanta forza ha dentro di sé (lasciatemelo dire, ho esultato come mai ho fatto… poi mi sono ricomposta, ricordando che si tratta di una storia inventata). Una donna che, in un mafia romance, perde quel velo di donna oggetto da dover proteggere. Una donna consapevole di aver perso quel senso di libertà a lungo conquistato grazie ai suoi studi e alla bravura nel suo campo. È vero, anche Dila qualche volta avrà bisogno di protezione, soprattutto quando è lei stessa a mettersi in pericolo, ma tenete a mente quanto vi sto per svelare… vedrete una Dila diversa verso la fine del libro, e se prima era cazzuta, lo diventerà dieci volte tanto.
Vogliamo parlare di Kostantin Romanov? Lui diventerà il sogno proibito di tante. L’uomo algido, tutto d’un pezzo che non si piega né si spezza. Il movimento laterale della sua bocca, che fa quando ottiene una piccola vittoria, farà alzare anche le vostre, di labbra, come se foste compiaciuti da tutto questo. Cercherà di proteggere Dila, lo farà a distanza e da molto vicino, scoprendo le carte in tavola affinché lei accetti la verità, consapevole che da quel momento non si torna indietro.
Dila e Kostantin si troveranno a percorrere quella sottilissima linea di una tregua costruita nel tempo dopo che troppo sangue era stato versato, pronti a far ripiombare Mosca in una guerra tra clan senza precedenti. Un bagno di sangue dal quale è impossibile dimettersi se non con la propria morte.


Preghiere e promesse non hanno mai fatto parte di me. Deludenti le prime, inutili le seconde. Ma per lei, sono disposto a cedere alle prime e forse, chi sa, a credere alle seconde.
Tutto, per lei.

Una storia che vi farà cuocere a fuoco lento sotto tutti i punti di vista, ma intrisa di tensione, passione, azione e tanta suspense per tutta la durata della lettura. E preparatevi ad alcuni eventi che vi faranno lanciare il kindle/libro contro il muro (l’autrice ha già ricevuto le mie rimostranze :p). Morgan K. Black, che dire? Il tuo esordio con questo romanzo, per me, è passato a pieni voti, ma facciamo che la prossima volta scriviamo più capitoli che qua mi sembra di non averne mai abbastanza? Ho girato l’ultima pagina e già sento la mancanza di quei pazzi spericolati… come si esce da questa Romanov-dipendenza?

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