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martedì 28 ottobre 2025

REVIEW TOUR PLAY ALONG. GIOCO PERFETTO (Windy City vol. 4) di Liz Tomforde

 

Un matrimonio finto è una partita a cui Kennedy non vuole giocare. L'amore vero è una partita che Isaiah si rifiuta di perdere. Solo con un gioco perfetto possono vincere entrambi.

Isaiah Rhodes, giocatore dei Windy City Warriors di Chicago, è l'anima della festa, quello che si assicura sempre che il morale della squadra resti alto.

Anche un campione di ottimismo però può crollare nell'anniversario del giorno peggiore della sua vita, e così Isaiah si ritrova in un bagno delle donne dell'impianto sportivo a tentare di soffocare il dolore. Immaginate la sua sorpresa nel trovarsi davanti la ragazza più bella che abbia mai visto, solo per accorgersi che anche lei è completamente sconvolta.

Kennedy Kay, fresca di laurea in medicina sportiva, ha appena sostenuto un colloquio per entrare nello staff medico della squadra, il suo lavoro dei sogni, ma l'umiliazione ricevuta dal suo nuovo capo sessista è dura da digerire. Che un giocatore della squadra assista al suo crollo non fa che aumentare il disagio, e anche peggio, lui la guarda con occhi innamorati.

Sono passati tre anni da quell'incontro e l'infatuazione di Isaiah per Kennedy non accenna a svanire. Ora che lei non è più fidanzata gli sforzi di Isaiah per conquistarla aumentano, così come i due di picche di Kennedy, che non può permettersi di mischiare lavoro e vita privata, figurarsi poi per frequentare un donnaiolo. Ma ciò che succede a Las Vegas non sempre rimane a Las Vegas, e Kennedy sta per scoprirlo a sue spese quando una mattina si sveglia in una suite con un vuoto di memoria e una fede al dito, come la signora Kennedy… Rhodes. 

Ora un solo errore impulsivo potrebbe costarle la carriera, a meno di non accettare la soluzione di Isaiah: reggere il gioco in modo perfetto, fingendo che il matrimonio fosse pianificato e la loro relazione assolutamente autentica. 

Per Isaiah, è un sogno irraggiungibile diventato realtà. Per Kennedy, scoprire di avere una cotta per il proprio finto marito alle porte dell'occasione lavorativa più importante della vita può solo complicare tutto.

#copiaomaggio 
#prodottofornitodaAlwaysPublishing
Bentornati nella quarta puntata di una delle serie da me più amate, uscita dalla penna di Liz Tomforde: Windy City.
Da tempo attendevo di sapere cosa sarebbe accaduto a Isaiah, il fratello di Kai (protagonista del precedente volume) e a Kennedy, un membro dello staff medico della squadra di baseball del nostro uomo.

«Lezione numero uno, Kennedy. 
Dare e ricevere affetto non è qualcosa che ti puoi appuntare sull’agenda, perciò smettila di lambiccarti il cervello.» 

Avevamo avuto un assaggio di loro due nello scorso volume, scorgendone anche le potenzialità, ma qui?  Play along. Gioco perfetto si apre mostrandoci una finestra sul loro passato, sul loro primo incontro tre anni fa, spiegandoci anche come abbia fatto il nostro uomo a prendersi una sbandata per il nuovo membro dello staff medico della sua squadra (devo ricordarvi che vige la regola della non fraternizzazione fra le parti?).
La parte però che ho amato di più? Vedere cosa si nasconde dietro al sorriso perenne e alla giocosità di Isaiah. Avere un posto in prima fila dinnanzi non solo alle sue vittorie ( e una potrebbe aver proprio il nome di Kennedy), ma anche alle sue paure, alle sue ansie, non ha fatto che rendermi più vero un personaggio che ho amato sin dal primo sguardo.
Se cercate un trope, lui probabilmente rappresenta non solo il perfetto concetto di Golden boy, ma anche quello che negli States chiamano golden retriever, ossia un personaggio non solo coccolone, scherzoso, ma anche dolce quando serve, presente, ma soprattutto leale con la nostra protagonista. Se forse cerchiamo la definizione di questo ultimo trope troveremmo accanto il nome di Isaiah, ne sono certa.
E Kennedy? Ho amato ogni sua sfaccettatura, perché per certi versi potrebbe essere una persona come tante, vicina a noi. Amare la sua corazza, il modo con cui si rialza, il modo con cui invece reagisce alla vita, è qualcosa che non ha fatto altro che farmela apprezzare, scoprendola pagina dopo pagina.
Capitolo dopo capitolo non solo crescono i personaggi, ma anche le loro emozioni, al punto che poi

Liz Tomforde non si allunga più del dovuto sul passato, mostrandoci poco dopo cosa ha portato la nostra Kennedy a sfoggiare un anello al dito dopo una notte un po' movimentata (e nebbiosa per la sua memoria). E qui fidatevi, non mancheranno i colpi di scena, perché una cosa è certa: ora che il dado è tratto non resta che trarre il meglio dalla situazione, anche se questo significa vivere con le luci sopra alla testa dal momento che sembra che una delle star di punta della squadra di Baseball si sia accasato con niente di meglio che con un membro del suo staff e, soprattutto, significa anche cercare di trovare una motivazione quanto più sensata per questo colpo di testa dal momento che potrebbe significare, per uno dei due, la fine della sua carriera (offtopic e potrebbe non essere Isaiah quello ad andarsene, dato "l'amore" sconfinato del superiore di Kennedy per questa donna).

La penna di Liz Tomforde è pura magia, ogni volta che mi immergo nelle sue storie ne resto sempre colpita. Uno stile narrativo fluido e mai scontato, dove le emozioni si alternano al giusto spicy (se ne siete amanti non potrete perdervi questa pillola) ma, soprattutto, complice anche una traduzione che rende omaggio alla bellezza dell'opera originale. Perché lo dico? Perché dopo che conclusi la lettura di Mile High in italiano, corsi a leggere tutto il resto della serie in inglese, perciò...
Cara Always, grazie per la coccola che ci avete regalato, ma soprattutto per aver portato noi lettrici italiane a conoscere la vastità della bellezza dei fratelli Rhodes.

il libro in pillole:
- autoconclusivo, IV vol serie Windy City
- dual pov in I persona
- tropes: sport romance, opposites attract, forced proximity, fake dating, found family, slow burn

Per leggere la recensione degli altri volumi autoconclusivi, cliccate sull'immagine!!


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