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venerdì 17 luglio 2020

UNTOLD (Undressed Series #2) di Moloko Blaze



Avrei voluto dirgli tante cose. Avrei voluto confessargli quanto poco di me avesse lasciato al suo passaggio. Era stato un uragano che aveva fatto piazza pulita di ciò che ero e che mi aveva ricostruita a suo piacimento. Ma l’unica cosa che mi uscì dalle labbra fu: «Io ti amo, James.» Patetica, piccola, inutile Charlotte.
Il suo petto oscillò come un’onda. Lo sentii sospirare sotto il mio orecchio, come a suggerirmi che se lo fosse aspettato. Mi strinse più forte, forse per prepararmi alle terribili parole che stava per scagliarmi addosso: «Oh Charlotte, tu mi ami soltanto perché io ti ho distrutta e ricostruita perché ti fidassi di me, perché mi obbedissi, perché ti lasciassi andare solo con me, perché dipendessi da me. Tu mi ami come un cucciolo che aspetta una ciotola di cibo dal suo padrone. Tu credi di amarmi Charlotte, ma non sai nemmeno di che parli.»

James La Salle, l’artista che è riuscito a immortalarmi senza veli, il vampiro dei miei sentimenti, il custode del mio corpo, il giocoliere dei miei desideri più reconditi. Quanto potere ho riposto in un solo nome? Il mio, Charlotte, non vale certo come il suo. Eppure, dopo aver posato per lui ed essere diventata il soggetto più famoso e scioccante del mondo artistico della Louisiana, mi sento come se avessi un mirino puntato sulla schiena.
Le giornate con i miei due affascinanti artisti, James e Robin, si districano tra le bellezze dell’arte, il fumo dei locali notturni e il piacere dei giochi proibiti, fino a comporre una strana coppia formata da tre persone. Che succede però se la sottoscritta si innamora perdutamente di uno di loro senza essere ricambiata?
Come se non bastasse, qualcuno sembra essere intenzionato a mettere a repentaglio la carriera di James e la nostra vita insieme.

Nei bassifondi della peccaminosa New Orleans, un'atipica storia di amore, arte e perversione.


#prodottofornitodaMolokoBlaze
#copiaomaggio
Il secondo atto della serie UNDRESSED ci permette di approfondire ancora di più la psicologia e il carattere dei tre personaggi principali. Conosciamo più a fondo Charlotte, James e Robin attraverso una nuova fase della loro relazione che inaspettatamente si rivela meno stabile di quanto potessimo aspettarci. Avevamo lasciato i tre all’inizio di una relazione bollente dall’esito inaspettato.


 Charlotte, pur sentendosi legata ai due pittori, prende il volo, ma la sua intraprendenza non ha niente a che fare con il desiderio di continuare il cammino intrapreso per proprio conto. La sua fuga non è frutto di un calcolo preciso, non si tratta di coraggio, ma solo di paura. Si sa, il cambiamento spesso porta con sé situazioni non sempre facili da gestire e il passaggio da una fase all’altra della propria vita alle volte può comportare un prezzo alto che non tutti sono propensi a pagare. La relazione con James e Robin ha segnato un punto di svolta nella vita di tutti e tre ma è Charlotte a pagare di più e a rischiare di venire risucchiata in un vortice di emozioni a cui non è preparata. La potenza che si abbatte su di lei è tale da non lasciarle il tempo di assimilare ciò che sta accadendo. Così si sente sopraffatta e si spaventa come se fosse stata travolta dai flutti di un mare in tempesta. Charlotte non vuole affogare e allora per salvarsi decide di fare un passo indietro rientrando in una dimensione a lei più congeniale. Tornare al passato significa scappare via dalla prigione dorata, liberarsi da colui che l'ha fatta sbocciare e dimenticare il sentimento che sente bruciarle dentro e che rischia di consumarla. La sua vecchia vita rappresenta la coperta di Linus, l’ancora di salvezza, il faro che illumina la notte burrascosa.

Per una manciata di mesi ho avuto tutto: una casa, una famiglia, il desiderio delle mani di un uomo sul mio corpo. Avevo avuto un uomo. Anzi due uomini. Insieme. A modo mio li avevo amati entrambi, ma solo uno aveva tenuto il mio cuore in ostaggio. Me l’aveva stretto così forte da farlo sanguinare.


 Quasi mai il cuore segue la mente, e così basta un incontro a riportare a galla i ricordi.

Mi sorrise, lo fece davvero, con tutta la faccia. E io mi sciolsi, ritrovando in quel viso, in quella voce, un pezzo di casa. Corsi da lui e mi precipitai fra le sue braccia. Mi sollevò, per farmi capire quanto fosse contento di vedermi.

Basta poco per farle decidere di tornare indietro, la consapevolezza di non essere stata la sola a soffrire le dà la forza di accettare finalmente il suo ruolo e ritrovare la pace perduta.

«Ho capito che uno strumento smette di esistere senza il suo musicista. Cos’altro dovrei capire, Robin? Illuminami ti prego.»
[…]
«Che un musicista non è un musicista senza lo strumento, Charlie.»


 Così come Charlotte anche James ha bisogno di ritrovare stabilità. La perdita improvvisa della sua creatura equivale a una sconfitta, alla rottura di un equilibrio interiore le cui schegge rischiano di distruggere la sua sicurezza. Tuttavia è proprio questa sua fragilità a sublimare il personaggio e a renderlo vero. James è il Master, il creatore, colui che comanda ma allo stesso tempo è anche capace di aspettare, di soffrire, in attesa di un ricongiungimento che per lui significa vita perché non ci può essere un dominante senza un sottomesso, un padre senza i suoi figli.

I suoi occhi mi pugnalarono all’improvviso con il loro bagliore d’argento. «Ovunque andrai, Charlotte, promettimi che tornerai sempre da me. Tu appartieni a me e io a te.

Così come nel primo racconto, anche qui l’alchimia tra i tre protagonisti è notevole e ben riportata.
L’ingresso, poi, di nuovi personaggi è determinate per il proseguo del racconto che da adesso in poi assume un alone di mistero, diventando quasi dark. Tra colpi di scena improvvisi e amplessi sempre più bollenti, ci avviciniamo verso l'epilogo di una storia originale e apprezzabile che, state certi, vi sorprenderà ancora.

Consigliato!



Per leggere la recensione del primo volume, cliccare sull'immagine!!




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