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domenica 11 dicembre 2016

DAVID (Saxton Saga Vol. 4) di Margaret Gaiottina


Anche un corpo piagato dalla sofferenza può essere splendido e struggente nello stesso tempo. Impossibile da credere per David, primogenito dei Saxton ed ex impeccabile uomo di successo. E, tanto meno, lo è per Morgan Wollstoncraft, signore luciferino delle corse d’auto, abituato a disprezzare i più deboli e indifesi. David sarà chiamato a scegliere tra il bisogno di amare che gli brucia dentro e il senso di colpa che lo divora. Avrà questa volta il coraggio di rischiare, di mettere in gioco tutto se stesso solo per amore?

E’ con grande emozione che mi accingo a recensire David, il 4° volume della Saxton saga, di Margaret Gaiottina. Uno speciale ringraziamento va all’autrice che ha concesso il privilegio al nostro blog, di avere in anteprima il romanzo che uscirà negli store il 10 dicembre per la gioia di tutte le fan dei Saxton, che hanno richiesto a gran voce la pubblicazione della storia di David come naturale conclusione di una saga coinvolgente e piena di sorprese. La serie dei Saxton ha già visto la pubblicazione di tre volumi molto apprezzati dal pubblico, Jaguarà, Thiago e Samaritan.
Questa recensione contiene alcuni riferimenti ai tratti salienti dei primi tre romanzi che non mi sento di definire “spoiler”, se mai si tratta più di un quadro generale della situazione in cui la storia di David si sviluppa.
Per poter godere appieno della lettura di "David" vi consiglio la lettura dei primi tre romanzi relativamente ai quali trovate i link delle nostre recensioni in calce.

Chi ha seguito la saga sa che parliamo di romance conditi di frizzante erotismo e con un tocco di paranormal; sia Orlando, il Jaguarà, che Thiago, nonché Samaritan sono dei mutaforma che, a causa di un’antica maledizione si trasformano in quello che si può definire il loro animale guida.

Naturalmente la trasformazione avviene nei momenti meno opportuni, rendendo la situazione parecchio imbarazzante ai nostri eroi. Orlando approfitta della questione, coltivando la sua rabbia per procurarsi il piacere nel mondo dei club più hot di Sussex, la loro città, fino all’incontro con Maya che lo travolge con una sensibilità non comune a tutte le donne. Una sensibilità “speciale”, che le deriva anche dal fatto di essere non vedente e che riesce a fare breccia nel cuore indurito del Jaguarà. 

Thiago, al contrario del fratello, rifugge la propria natura sopendosi con farmaci e droghe di ogni tipo; per lui il destino ha in serbo l'incontro con Portia. Frizzante, irriverente, a tratti sconvolgente, Portia azzera con il sesso le sofferenze profonde che le derivano dai maltrattamenti subiti in famiglia e, con la sua genuina semplicità si insinua, pian piano, là dove nessun’altra è mai riuscita a entrare: nel cuore di Thiago.

Samaritan è uno zio considerato una specie di reietto. Quando giunge a Sussex ha in mente solo una cosa: vendicarsi. Vendicarsi contro quei parenti che lo hanno estromesso dalla famiglia e dall' eredità dei Saxton. Invece si ritrova a trottare su e giù attraverso la contea con le sembianze dello splendido mangalarga nero: il suo animale totem. E questo solo per cercare di resistere alla passione profonda che gli suscita la dolce Linda. Battaglia persa in partenza, ma la storia d’amore tra Samaritan e Linda deve fare i conti con la brutalità e la cupidigia di certi brutti ceffi e ha conseguenze tragiche per il terzo fratello Saxton, David.

David è il fratello maggiore di Orlando e Thiago ed è l’unico della famiglia a non essere stato colpito dalla maledizione dei Saxton. Brillante e intraprendente, manda avanti la clinica con il piglio dei manager di successo. Il suo rapporto con il padre, Arthur, è migliore di quello dei suoi fratelli, ma soltanto perché tiene gelosamente nascosta la sua natura gay. Questo fino al momento in cui è il padre stesso a costringerlo a fare outing e fingersi il fidanzato di Samaritan. E’ proprio nel terzo libro della serie che impariamo a conoscere meglio David, ed è impossibile non affezionarsi a lui. Una volta svincolato dal finto fidanzamento con Samaritan, David partecipa al disperato tentavo di salvare i nipoti di Linda e da questa missione torna menomato nel corpo e nello spirito. Potete quindi immaginare con quanta trepidazione ho atteso di scoprire quale sarebbe stato il suo destino e devo dire che non sono rimasta delusa.

La storia di David è struggente e mette a nudo tutta la sofferenza di un uomo costretto a cambiare radicalmente la propria vita. Dopo lunghi mesi di riabilitazione impiegati a imparare a utilizzare al meglio la protesi meccanica che si ritrova al posto della gamba, David si rende conto di non poter più svolgere le sue mansioni all’interno della clinica Saxton. Il suo cuore è a pezzi per la tragica morte di Valter, l’anestesista con cui aveva una dolce storia d’amore e le attenzioni dei familiari gli stanno strette: non vuole la pietà di nessuno. Si allontana così da Sussex per ritrovare sé stesso e la propria dignità di uomo. E’ una vera sorpresa scoprirlo alle prese con bolidi e motori, non avremmo mai immaginato che un uomo raffinato come lui potesse coltivare una passione tanto sanguigna per il mondo dei circuiti e delle corse. Ma si sa, Margaret riesce sempre a stupirci. I suoi romanzi sono pieni di sorprese e di colpi di scena.

Non c’erano storie. Chiunque avesse incontrato di nuovo David Saxton, un anno e mezzo dopo lo scontro a fuoco nelle Poconos Mountains, non lo avrebbe facilmente riconosciuto. Vedendolo a bordo pista sul Circuit of America di Austin, in Texas, chiunque avrebbe affermato che David era un uomo diverso. E definirlo tale era ancora poco, rifletté, mentre un ultimo raggio di sole al tramonto gli illuminava la barba trascurata e lo sguardo torbido riflesso sullo schermo spento del cellulare. Cominciò a slacciarsi il colletto della tuta con movimenti impazienti. Solo pochi mesi prima il crogiolarsi in quella trascuratezza sarebbe stato impossibile da immaginare, quando era ancora solamente il primogenito della famiglia Saxton, cresciuto nel mito dell’uomo perfetto, inflessibile e duro come il diamante.

Intrepido e indomito, David, dopo una sconfitta in pista, pur di non dover rinunciare alla stagione e tornare a Sussex, accetta il consiglio del suo unico amico, l’indiano Estajoca  un personaggio caratteristico, che non fatico a immaginare fiero con il suo cappello di piume colorate, e che ho molto apprezzato. Peccato che... ma va beh, non ve lo dico, lo scoprirete leggendo. David finisce così sul circuito di Talladega in Alabama dove si svolge una corsa molto famosa, la "Good Shepherd Cup" Corsa del Buon pastore.  Già il nome è tutto un programma e l’autrice ne approfitta per trattare argomenti scottanti come l’odio razziale, la discriminazione verso i neri, i gay e i “diversi” in generale. È in questo ambiente non proprio “politicamente corretto”, frequentato da personaggi tanto bigotti quanto fanatici, che avviene il primo incontro tra David e il boia, al secolo Morgan Wollstonecraft.


Il “boia” si ergeva imponente accanto al tavolo, muscoloso, col viso forte, la barba di un paio di giorni, i capelli ritti in piedi e, sotto, la mole enorme delle spalle. La mandibola era viziosa e gli occhi gialli setacciavano tutto intorno come fossero dei radar. Trasudava un’energia maligna e affascinante. Cosa aveva sul petto? David si avvicinò alla tavolata senza timore. Sembrava proprio un fiore. Appuntata all’interno del colletto della tuta, il boia portava una piccola calla lucida e nera come un mamba, segreta e vicina al cuore come un amuleto.

Morgan non è un personaggio semplice neppure da immaginare. La sua persona irradia un' aura di inquietudine e di nefandezza da far stridere i denti e David che pure ne rimane inizialmente intimorito, non si spiega come questo personaggio così turpe abbia potuto finire con l’insinuarsi nei suoi sogni più segreti, riuscendo a soppiantare a tratti lo struggente ricordo di Valter.

Sognò, come sempre, la dolce immagine di Valter. Era girato, mostrava la nuca esile e nervosa, le spalle reclinate come se dovesse sorreggere un peso insopportabile. In sogno David allungò una mano per accarezzare tra le scapole la pelle morbida di cui aveva tanta nostalgia. Lo voleva, Dio se lo voleva. Si rendeva conto di quanto gli fosse mancato. ma non ricordava il motivo per cui erano stati separati per così tanto tempo. Ma non era importante ora perché erano di nuovo insieme. Ma quando i polpastrelli sfiorarono la nuca, l’uomo si voltò e aveva il volto di Wollstonecraft. E sorrideva. Era rivolto verso di lui, lo guardava e, sì, sorrideva con il labbro leggermente rialzato di lato come volesse beffarsi di lui. E dopo averlo deriso lo baciò.

Il romanzo si sviluppa in un crescendo emozionale e di colpi di scena che portano David e Morgan a due passi dalla tragedia. Il loro amore è tanto appassionato quanto inaspettato, proprio perché i protagonisti sono molto diversi caratterialmente o almeno, questo si pensa, fino al momento in cui si scoprono gli scheletri nell'armadio del boia. Morgan ha le sue debolezze e si porta dietro, sin dall'infanzia, un bagaglio di sofferenze che maschera dietro all'atteggiamento da bullo.

Come gli altri libri della serie, anche questo è scritto in una prosa scorrevole, si legge in fretta e non manca di emozionare e lasciare col fiato sospeso. La storia d'amore fra David e Morgan tocca il cuore e il sesso tra di loro è appassionante senza essere volgare. I personaggi sono ben delineati e sempre coerenti nelle azioni e nei dialoghi mai banali e a tratti ironici; inoltre nei romanzi di Margaret si apprezza sempre l'attenzione dell'autrice per i piccoli particolari, per l'ambientazione e per la fluidità della trama. Bellissima la copertina.

Quindi tutti online, sabato 10 dicembre. David, la storia che stavate aspettando da mesi arriverà finalmente sui vostri ereader.

Morgan lo stava attirando lento verso il basso, verso il proprio viso. Con decisione ma con dolcezza. Se David lo avesse voluto, avrebbe avuto tutto il tempo di sottrarsi. E poi le loro labbra si toccarono. E non fu niente di dolce o delicato. Morgan lo divorò prendendo subito il comando di quel bacio assurdo. E il sapore del sangue di Morgan esplose sulla lingua di David.

Buongiorno!
La biografia della Gaiottina in rete è scarna? 
Rimediamo subito con dettagli inediti :-) 
Ho 40 anni tondi tondi compiuti quest'anno (aggiungo che è una botta alla quale si sopravvive, saranno peggio i cinquanta), un marito e due bambini. Vivo nella splendida Roma e ho la fortuna di lavorare al centro della città, per cui ogni mattina mi godo di passaggio la vista del Colosseo, Altare della Patria, Teatro Marcello e Isola Tiberina. Ovviamente non vivo di libri(magari!) ma lavoro nel settore della formazione.
Mi dedico alla scrittura dal 2007 circa. Gli inizi sono stati molto entusiasti ma un po' complicati, era il periodo in cui l'auto pubblicazione non c'era, o forse c'era ma in maniera molto più complicata, quindi essere contattati da una CE era qualcosa di fantascientifico. Io ho avuto la grossa fortuna di imbattermi in persone preparate e competenti che mi hanno insegnato tanto, soprattutto come approcciare alla scrittura con professionalità. Non solo con il cuore ma con cuore e cervello, e vi assicuro la professionalità paga sempre.
Qui apro una piccola parentesi spero non troppo pallosa: vedo tante ragazze, talentuose o meno nella scrittura, che hanno confezionato il loro bel manoscritto ma alla fin fine non vogliono cambiare neanche una virgola. È sbagliato, profondamente sbagliato. Se si vuole migliorare bisogna essere disposti a cambiare. In tutti questi anni ho imparato molto, su come si lavora su tutto ciò che di tecnico c'è dietro un romanzo. Di mio poi ci metto il bagaglio di emozioni che mi porto dietro e... sono tante! 
Il mio primo romanzo è stato “La sedicesima notte” che sinceramente non so se sia ancora in commercio. Erano i tempi in cui le recensioni negative mi facevano sclerare e mi l'ansia ogni volta era a mille. Sono seguiti “L'alba della chimera”, per rimanere sempre in tema di adorati vampiri, e “Un nido di terra per la donna cristallo” con i fantasmi. Poi pian piano il fantasy è andato scemando sempre più nelle trame. Ora nei miei romanzi il sovrannaturale è una specie di super potere, un dono che rende il personaggio “più” ma non è fondamentale.
Dal 2013 è arrivata la saga dei fratelli Saxton con Jaguarà e Thiago, che a dire il vero non doveva essere una saga ma mia ha preso la mano. E non è dipeso solo da me, visto l'apprezzamento delle lettrici il progetto si è evoluto da solo. Ogni fratello sta reclamando il suo spazio e chi sono io per negare qualcosa a Orlando?
Volevo spendere due parole su Thiago, anzi su Portia, a dire il vero. Lo so che è un personaggio difficile e complicato, che sfida i criteri rigidi del romance classico, ma ho voluto andare un po' oltre gli schemi, ho voluto trasgredire. Con Portia mi è sembrato giusto dare voce alle donne che sembrano spregiudicate, sfrontate, pronte a darla via a tutti per poco. Queste “Portia” la maggior parte delle volte hanno un vissuto difficile alle spalle, un passato con cui fare i conti e un presente più grande di loro.
Arriverà spero per la fine del 2015 un nuovo romanzo. Chi ha letto i primi due libri della saga dei fratelli Saxton sa che non può assolutamente finire così e che succederà qualcosa di molto speciale, per il resto tutto super secretato!
Un grosso abbraccio e grazie sempre per il tempo che spendete per me. Grazie.
Margaret G.

BIBLIOGRAFIA:


LA SEDICESIMA NOTTE
UN NIDO DI TERRA PER LA DONNA DI CRISTALLO
L’ALBA DELLA CHIMERA

 Serie WILD SENSES
1 – JAGUARA’
2 – THIAGO
3 - SAMARITAN
4 - DAVID

Per leggere i primi capitoli della serie, cliccare sull'immagine!!

 

Al seguente link l'intervista all'autrice


2 commenti:

  1. Grazie Rosaria di aver seguito la saga passo passo, sei stata veramente unica e impagabile!

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    1. Grazie a te pe la cortesia e la disponibilità. Ti aspettiamo con le prossime storie.

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