Lily non ha sempre avuto una vita facile, ma questo non
le ha mai impedito di lavorare duro per ottenere quella che voleva. Ha percorso
tanta strada dalla piccola cittadina del Maine in cui è nata e cresciuta – si è
laureata, trasferita a Boston, e aperto la sua attività. Perciò quando sente
scattare la scintilla con un bellissimo neurochirurgo di nome Ryle Kincaid,
tutto nella vita di Lily sembra diventare troppo bello per essere vero.
Ryle è sicuro di sé, cocciuto al limite dell’arroganza, ma
è anche sensibile, brillante, e perde la testa quando si tratta di Lily. Inoltre,
non si può dire che stia male vestito in camice. Lily non riesce a levarselo
dalla testa. Ma la completa avversione di Ryle per qualsiasi tipo di relazione
stabile con una donna, è alquanto scomoda. Anche quando si ritrova ad essere
l’eccezione alla regola, Lily non può fare a meno di chiedersi cosa, o chi,
l’abbia reso così distante.
Mentre le domande sulla sua
nuova relazione la sommergono, così fanno anche i suoi pensieri su Atlas
Corrigan – il suo primo amore e l’unico collegamento con un passato che sia era
lasciata alle spalle. Atlas era la sua anima gemelle, il suo protettore. Quando
ricompare all’improvviso nella sua vita, tutto quello che Lily ha costruito con
Ryle, rischia di crollare.
Questa storia inizia come tutte le altre. Un incontro
fortuito sul tetto di un edificio di Boston unisce per la vita i destini di
Lily Bloom e Ryle Kincaid. Due protagonisti delineati così bene dalla penna
della bravissima Colleen Hoover che sembrano reali. Reali da far paura. Reali
da lasciarti un vuoto nel cuore quando arrivi all’ultima pagina del libro.
Lily Bloom sogna di aprire il suo negozio di fiori. Sogna
di avere successo facendo quello che più le piace. Ryle Kincaid invece vuole
diventare il più bravo nel suo campo, non gli importa se questo lo rende
arrogante o superbo, la sua carriera viene prima di tutto.
I due sconosciuti iniziano a scambiarsi delle confidenze
su quel tetto. Le chiamano Naked Truths.
Verità dure e crude. Poco
importa se fanno male o se sono scorrette.
“[…] Tell me the most recent thought you’ve had
that most people wouldn’t say out loud.”
“I want to fuck you.”
My mouth falls open. Then I clamp it shut again. […].
My mouth falls open. Then I clamp it shut again. […].
“You asked for the most recent thought, so I
gave it to you. You’re beautiful. I’m a guy. If you were into one-night stands,
I would take you downstairs to my bedroom and I would fuck you.”
Passano sei mesi da quella fatidica notte, ma il destino
unisce ancora una volta i loro sentieri, obbligandoli a rivedersi, obbligandoli
a sentir nascere dentro di loro dei sentimenti così forti ai quali, sebbene ci
provino, non riescono a resistere. Lily e Ryle diventano una coppia, Lily e
Ryle si sposano e decidono di avere dei figli.
Ma cosa succede quando l’amore della tua vita commette
uno sbaglio che non puoi perdonare? Cosa succede quando la tua metà chiede un
aiuto che proprio non puoi dargli?
Lily viene da un passato difficile. È una frase che ho
ripetuto spesso in molte mie recensioni, ma mai come in questo caso posso
dirlo con assoluta certezza. Il merito è tutto della Hoover che sceglie di
farci leggere i diari di Lily, “The Ellen Diaries”, invece che raccontarci in
prima persona gli eventi traumatici che ha dovuto affrontare. Una scelta
saggia, che nei confronti del passato ci pone nelle stesse condizioni della
protagonista, testimoni impotenti; e che nei confronti del presente lacera la
nostra morale e la percezione dei limiti. Fino a quando riusciremo a perdonare? Fin dove potremmo spingerci per proteggere ciò che abbiamo?
Lo stesso Ryle non ha vissuto una delle infanzie più serene.
Traumatizzato a vita da un evento devastante di cui è il solo responsabile, affronta le conseguenze di quello che gli è successo, cercando di diventare un medico e una persona migliore. I suoi sforzi, però, a volte non bastano. Rivelatrice è la scena del loro primo incontro, ma proprio come Lily, non avremmo mai potuto sapere cosa sarebbe successo.
I due protagonisti scelgono di aiutarsi a vicenda, per
rimanere insieme, per darsi un futuro migliore, ma il passato invadente di
entrambi tornerà a galla mettendo tutto a rischio.
Ho scelto di scrivere questa recensione volendo rimanere
il più vaga possibile. Il mio consiglio è quello di fidarvi ciecamente della
Hoover, questa volta, e di non informarvi nemmeno sulla trama.
“Lily?”
he whispers, looking at me sincerely. “You just might be the best thing that’s
ever happened to me.”
Per me, leggere questo libro è stata un’esperienza
illuminante. Nei ringraziamenti, l’autrice ci tiene a precisare che scrive per
divertire, per intrattenere, ma che questa storia è diversa. Questa storia doveva
essere scritta per tutte quelle donne come Lily, che si ritrovano a dover
combattere una battaglia che mai dovrebbe esistere, quella tra se stessa e il
proprio amore.
“Lily,” he says pointedly. “There is no such thing as bad people. We’re
all just people who sometimes do bad things.”
Leggere “It Ends With Us” vi cambierà la vita, o per lo meno, qualche convinzione che pensavate essere immodificabile. Vorrei poter dire che avrei voluto più Atlas (la terza parte di un triangolo che, in fondo, non esiste), vorrei poter dire che avrei voluto più lieto fine, ma la verità è che tutto è andato come dovrebbe andare nella vita reale. Perché questa storia è vera. La vivi, la respiri e quando leggi l’ultima pagina ti senti arricchita con qualcosa in più.
Che recensione bellissima. Io adoro questa autrice, e sono pigra nel leggere in lingua ma prima o poi mi devo decidere sopratttutto dopo queste belle parole
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