giovedì 17 dicembre 2015

INTERVISTA A MIA SHERIDAN




Ciao Mia, sono Fidi e sono l’amministratore del blog “Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls” .Voglio dirti quanto apprezzo il fatto che tu abbia accettato di rispondere alle nostre domande, Federica una delle mie collaboratrici, mi ha aiutata a sceglierle. Entrambe amiamo i tuoi libri e vogliamo inoltre esprimerti quanto amiamo le tue storie.
Personalmente sono onorata d’introdurre le tue storie alle lettrici italiane, perché in questo modo molte più persone potranno apprezzare quanto fantastiche siano le tue storie.

M: Grazie per l’introduzione.
      Grazie mille , Fidi e Federica.

Iniziamo con le domande:

F/F : Su Leo (“Se non torni sto male”) vorremmo sapere, com'è possibile che Evie non lo riconosca immediatamente? Erano così uniti com’è possibile che il tono di voce o i suoi occhi non le abbiano ricordato niente di lui?

SPOILER ALERT!!

M: Quando ho pensato se era possibile non riconoscere qualcuno che una volta conoscevo molto bene quando avevo circa 14 o 15 anni, sono andata su Facebook e ho cercato ragazzi che frequentavo alle superiori.
Posso dire onestamente che la maggior parte potrebbero passarmi davanti e non saprei riconoscerli, specialmente ora che sono molto più alti etc.
Jake inoltre ha subito operazioni per cambiare il suo aspetto, Evie vive un po’ nel suo mondo e le piace creare storie e si convince di cose nelle quali vuole credere. Evie aveva un legame forte con Jake e non voleva che finisse, non voleva affrontare la realtà perché sapeva che avrebbe rovinato quello che avevano cominciato a costruire.

F/F : Leo e Leo’s chance (“Torno sempre da te”) sono i romanzi che sono stati tradotti per primi, quello successivo è Archer’s voice (“Dimmi che sarai qui”). Personalmente è il mio preferito. E’ una storia così intensa è molto emotiva.
Per i lettori/lettrici che avranno il piacere di leggerlo a breve, ti piacerebbe spiegare il significato del silenzio di Archer?.

M : La cosa più interessante per me nello scrivere dell’esperienza di Archer, è stato il pensare a come sarebbe stato stare per anni senza parlare con un’anima viva. Cosa farebbe a te come persona? Come reagiresti con qualcuno che finalmente parlasse con te? Non sarebbe così spaventoso legarsi quando questa persona potrebbe lasciarti e tu ritorneresti alla solitudine di prima? Queste erano le domande che mi sono posta mentre scrivevo la storia.

F/F : Solo una piccola parte di lettori/lettrici italiani hanno avuto il piacere di leggere i tuoi libri. Tu sei molto prolifica ed in poco tempo hai pubblicato quasi 10 libri. Questa è la mia possibilità di farti domande su quasi tutte le tue storie .
Kyland è una storia strappalacrime , i protagonisti hanno vissuto una vita in povertà. E’ triste ma comune al giorno d’oggi , spesso trovano conforto in libri trovati in biblioteca. Penso sia bellissimo. Era questa parte del messaggio che volevi far arrivare a lettori /lettrici?

M : Certamente , i libri mi sono stati di conforto durante alcuni periodi bui della mia vita. In un certo verso mi hanno salvata.
I libri possono darti speranza , motivazione , legame con la storia e non puoi far altro che sognare quando leggi storie su protagonisti che superano ostacoli. Per persone come Kyland e Tenleigh che non hanno altre aspirazioni , i libri erano almeno un modo per sfuggire temporaneamente dalle loro tragiche circostanze.


F/F : Becoming Calder e Finding Eden sono due romanzi che hai pubblicato contemporaneamente. Prima di tutto voglio ringraziarti per questa fantastica decisione. Se avessi dovuto aspettare mesi per il romanzo successivo , non sarei riuscita a contenere l’eccitazione.
Questi romanzi sono incredibilmente intensi , come gli altri tuoi libri , ma questi in particolare perchè trattano di fanatismo religioso.
Trovi significativo parlare di un tale argomento in un momento come questo, dove è purtroppo un problema reale?
Sono curiosa di sapere quale tipo di ricerca hai dovuto fare e quale è stata l’ispirazione che ti ha motivato a scrivere su questo tema?

M : Si penso sia un argomento molto importante. Il fanatismo religioso , durante il corso dei secoli e attualmente , ha ispirato tanti orrori e tanto odio tra gli uomini.
Per quanto riguarda le mie ricerche ho ricercato soprattutto sette famose , specialmente Jonestown. Ho cercato di non basarmi su una religione/culto in modo specifico , ma è interessante il fatto che creare un culto, anche nei romanzi, si può praticamente inventare tutto e usare quello che si vuole, perché  di fatto questo è quello che sembrano fare.
Alcuni erano basati sul fatto che gli alieni fossero ritornati sulla terra , altri su minerali che si crede siano stati sotterrati ; altri si basavano su antiche religioni. Altri addirittura erano basati su filosofie create dal nulla.
E’ da pazzi leggere come persone che sembravano “sane”, abbiano subito un lavaggio del cervello tale da compiere atti atroci in nome del loro leader. E’ stato interessante anche immaginare come sarebbe stato innamorarsi di qualcuno in queste circostanze e questa è stata la mia ispirazione principale.

F/F : Grayson’s Vow è la tua ultima pubblicazione e adoro questo libro.
Il legame tra i protagonisti è dolce e personale allo stesso tempo. E’ una storia su orgoglio e perdono. Da dove è venuta l’ispirazione per scrivere sul drago e la piccola streghetta?

M : Grazie. E’ stato divertente scrivere di Grayson e Kjra , quando ho iniziato a scrivere la loro storia volevo raccontare su un matrimonio per soldi o comunque una storia più leggera , un po’ più divertente , visto che avevo scritto tre storie molto intense e tristi.
La strega e il drago sono stati i protagonisti di cui avevo bisogno e mi sono divertita a vederli punzecchiarsi a vicenda.

F/F : Voglio ricordare ai lettori che tu sei una scrittrice che si auto pubblica (indie) . Puoi parlarci della tua carriera di scrittrice , come va e come hai scelto questa strada?

M : Quando ho deciso di scrivere un libro , avevo appena finito di leggere e amato diversi romanzi di scrittrici che si auto pubblicano , sapevo che questa era una strada che molti nuovi scrittori/scrittrici sceglievano.
Onestamente non ho mai pensato di sottoporre un mio libro ad una casa editrice. Non pensavo nemmeno che qualcuno volesse leggerlo. Ho giusto deciso di pubblicarlo e quello che è successo è stata una sorpresa totale.

F/F : Spero tutti i tuoi romanzi verranno tradotti in italiano. Di quelli già tradotti e pubblicati , ti piacciono le copertine o le avresti scelte diverse?
Non so se puoi discutere di questo!

M : Non sempre amo le scelte delle copertine , ma so che i lettori rispondono a specifiche immagini in paesi diversi , così mi fido delle case editrici straniere sul fatto che sappiano quello che piace o meno.

F/F : Credo in molti siano interessati a conoscere qualcosa in più sul processo di traduzione e su come funzioni. Come è capitato ?

M : Ho un’agente , quindi le case editrici straniere parlano con lei.
Non saprei cosa fare se toccasse a me.

F/F : Credo ormai tu abbia capito che ho amato moltissimo i tuoi romanzi. Li trovo così soddisfacenti e so che ogni volta che leggerò un tuo libro sarà una bella storia. Tu sei una delle ragioni per la quale ho aperto il blog , il mondo merita di leggere libri come i tuoi ed è il mio lavoro quello di far girare la voce.
Vorrei sapere come crei storie così straordinarie, le trame ed i protagonisti sono così diversi tra loro ma comunque legati in un modo quasi mistico. Come fai?

M : Grazie mille. Che complimenti! Quando sono pronta a scrivere una nuova storia è perché l’ispirazione è arrivata da sola e può succedere in modi diversi: una canzone, una storia che qualcuno ha raccontato , un’idea a caso che mi gira in testa.
Solitamente è un pensiero così piccolo che poi continuo a sviluppare fino a che diventa una trama completa. Aspetto fino a che me ne sono innamorata prima di iniziare a scrivere anche una singola parola. Se non ho già avuto l’ispirazione non riesco a scrivere.

F/F : Quello che amo  di più è l’analisi dei protagonisti. E’ come se i lettori davvero conoscessero i protagonisti e lasciarli andare è un po’ come perdere qualcuno.
Ti vengono in mente facilmente o è c'è una ricerca  approfondita dietro?

M : Alcuni si , altri no. Dico sempre che Archer , per esempio , non mi “parlava” fino al 70 % della storia. Era frustrante perché conoscevo la sua storia ma non sapevo che parole lui volesse usare.
Ho continuato a scrivere e quando ha finalmente deciso di farsi sentire , sono ritornata indietro e corretto un sacco dei suoi dialoghi.

F/F : Avremmo mai il piacere di incontrarti nel nostro paese?

M : Spero di si ! E’ uno dei miei sogni.

F/F : Il tuo prossimo romanzo è già in programmazione?

M : Si , sono circa a metà di “Midnight Lily” e spero di pubblicare per Marzo.

F/F : Spero ti sia piaciuto rispondere alle nostre domande e spero tu mi possa perdonare per il mio scarso inglese. Voglio ringraziarti di nuovo per aver accettato. E’ stato un onore.

M : Grazie mille. Ho amato ogni singola domanda.

       Abbracci !   


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