lunedì 12 giugno 2023

QUANDO LE FOGLIE CADRANNO di Deborah P. Cumberbatch & Elvereth Ahn



Tutto ciò che conta nella vita di Charlotte Warfolk sono i suoi fratelli.
Ogni sua azione è volta a creare per loro il domani che meritano, un futuro a cui lei ha rinunciato senza mai voltarsi indietro.
I sogni sono per chi ha tempo. E lei non ne ha mai avuto.
Charlotte ha un unico obiettivo. Non le importa se per raggiungerlo deve continuare a lottare contro i feroci ticchettii dell’orologio.
Quando però le viene offerto un impiego come domestica, vede quel traguardo farsi più vicino.
L’unico problema è che si troverebbe alle dipendenze di un ricco megalomane viziato.
Un uomo dannatamente sexy da cui deve tenersi lontana.
Ma Charlotte è una foglia d’autunno. Resistente, pronta ad affrontare ogni tempesta.
Anche se il mondo non si ferma.

Weston D’Ambray è considerato lo squalo di San Francisco.
L’unica cosa che conta per lui è espandere la sua catena di hotel di lusso, la D’Ambray Hotels, al di là della costa e avere successo.
Tutto ciò che ha fatto è per sua madre, per darle la vita che merita. Ed è proprio per lei che farà qualsiasi cosa per raggiungere il suo obiettivo, a costo di essere spietato.
Senza mai perdere tempo.
Di certo non era previsto che la sua nuova domestica stravolgesse ogni piano.
Charlotte Warfolk, bella come una foglia d’autunno.
Charlotte, che riesce a silenziare tutti i suoi pensieri, tutti i suoi problemi.
E che gli fa desiderare per la prima volta di fermare l'intero mondo, anche solo per un attimo.

Quando le foglie cadranno, Charlotte tenterà di resistere al soffio del vento.
Senza sapere che le foglie si aggrappano al proprio ramo con tutte le loro forze.
E che Weston riesce a proteggerla come il più potente degli alberi, avvolgendola con il suo profumo d'autunno.

#prodottofornitodaDeborahP.Cumberbatch&ElverethAhn
#copiaomaggio
(collage creati da Federica Alessi)

Charlotte ha venticinque anni e un grande sogno che ha dovuto relegare nel cassetto per dare la priorità ai suoi fratelli, che per lei rappresentano la sua vita. Si barcamena fra diversi lavori per poter permettere loro una vita dignitosa e un futuro pieno di colori; intanto cerca di fargli avere un tetto sopra la testa e un pasto caldo tutti i giorni. Forse qualcosa inizia a muoversi nel verso giusto quando le viene offerto un lavoro come domestica; tutto quello che deve fare è mantenere in ordine la casa e far trovare al suo brusco proprietario il caffè e il giornale tutte le mattine, oltre che assicurarsi che mangi, cosa che si scorda di fare. Un uomo ricco e così sexy che resistere diventerà quasi impossibile.
D’altro canto, Weston sa di avere fascino e carisma, oltre a essere un vero squalo nel suo lavoro, risollevando le sorti della catena di alberghi fondata dal nonno e al limite del tracollo. La sua vita è scandita dai ticchettii dell’orologio che tanto ama portare al polso e dal silenzio che regna nella sua casa, fino a quando non verrà invasa da una certa domestica dalle gambe sexy e dai suoi rumorosi fratelli. E quell’uomo ligio al dovere, che non aveva tempo per il divertimento, inizia a capire che oltre il lavoro c’è qualcosa in più… c’è una vita che merita di essere vissuta al massimo delle sue possibilità.
Cosa succede quando l’autunno arriva con tutta la sua piena potenza, le foglie si ingialliscono, cadendo e creando un tappeto dai più svariati colori? Quando quel forte e maestoso albero cerca di trattenere a sé quell’unica e delicata foglia di cui sente di non poterne fare a meno?

Lui un ricco figlio di papà oberato di lavoro e io, una poveraccia schiacciata dai debiti. Due vite completamente opposte, eppure entrambe private del tempo.


Aspettavo questo romanzo da quando le autrici avevano iniziato a seminare gli indizi sui vari social, non sapendo benissimo cosa aspettarmi, perché se da un lato conosco la scrittura di Deborah al punto da non perdermi nessuna uscita, dall’altro ho deciso di fare un salto nell’ignoto scoprendo di apprezzare anche la penna e la scrittura di Elvereth. Affinché un romanzo a quattro mani risulti vincente, è necessario che la storia proceda in maniera così lineare e fluida da non capire quando finisce una e inizia l’altra (però, dopo quattro romanzi, Deborah l’ho beccata subito :p ). I capitoli e i pov sono così ben amalgamati che questo esperimento è più che riuscito e io non posso che sperare che sia solo l’inizio di una bellissima e meravigliosa collaborazione; in un mondo dove si cerca sempre di prevaricare l’altro, è bello vedere che esiste qualcosa di così puro e profondo come il sentimento dell’amicizia.

Weston è tremendamente bravo a dissimulare, ma lui nota le crepe, i punti spezzati che tento di tenere insieme.

Ammetto che sono stata un po’ invidiosa di tutte quelle persone che sono riuscite nel giro di poco a leggere il libro, sentendomi tremendamente in difetto per la lentezza che ultimamente accompagna la mia vita, dove il sonno la fa da padrone. Ho iniziato questa storia il mio primo giorno di mare, e l’ho conclusa sempre sulla spiaggia, inspirando a fondo quell’estate in arrivo, eppure percepivo l’autunno intorno a me riempiendomi gli occhi dei suoi colori caldi, come una brezza che arrivava dai monti. Ho avuto bisogno di qualche ora, di assimilare la storia, e ho capito che è bene togliere quell’orologio che Weston tanto ama per godersi la vita, per rallentare con i propri ritmi. Questa storia me lo ha richiesto, nonostante bramassi sapere quello che sarebbe successo nel capitolo successivo. Ogni capitolo era un pugno nello stomaco, il bisogno di chiudere gli occhi e inspirare a fondo per le emozioni che ti colpiscono e ti travolgono, ritrovando i ad amare in maniera sviscerale Charlotte e i suoi fratelli per la forza e la determinazione che l’ha sempre spinta a tenerli al sicuro, a proteggerli; a odiare Weston per il suo essere così arrogante da pensare di avere il mondo ai suoi piedi; a voler abbracciare Céline per la tenacia di cui si è rivestita quando suo figlio era piccolo e indifeso; avrei anche voluto dare una pacca sulla spalla a Garreth per la grande pazienza che ha sempre avuto con Weston e i licenziamenti subiti ogni santissimo giorno.


Dovrei ricordarmi che lui non è il principe della storia e io non sono una maledetta principessa in cerca dell’amore.
Io sono una foglia d’autunno che cerca di aggrapparsi a un albero ormai morente. Weston D’Ambray, invece, è una stagione destinata a durare in eterno.

Quando le foglie cadranno non è una storia che può essere descritta a parole, non renderebbero giustizia alla bellezza stessa di quello che vi è racchiuso al suo interno; non farebbero arrivare quei sentimenti di cui ogni capitolo è intriso; della forza dei suoi protagonisti che si nascondono dietro il loro assordante silenzio. Vi posso però dire cosa troverete: una famiglia, nel senso vero del termine; amicizia, quella forte e solida che abbatte i muri del silenzio; il riscatto di due protagonisti nei confronti della vita stessa, perché non è vero che i soldi fanno sempre la felicità (a volte portano più problemi che altro); dei personaggi secondari così solidi e determinanti che senza di loro la storia non avrebbe avuto lo stesso senso; amore, ma non un amore qualsiasi. Un amore fatto di silenzi, di parole non dette, di sguardi scambiati quando nessuno guardava, di piccoli gesti in grado di scaldare il cuore e riaccendere la fiamma della speranza di quei sogni troppo grandi per essere contenuti in un cassetto.

Non la fermo, non ne ho intenzione, non quando mi guarda con questi occhi che sembrano essere pieni di qualcosa che conosco bene.
La paura di cadere. La paura di restare.

Riderete, amerete, odierete, piangerete, vorrete entrare all’interno della storia per abbracciare o schiaffeggiare i protagonisti, ritrovandovi alle pagine finali sentendo di non averne mai abbastanza e di aver bisogno di fare ancora il pieno di tutte le emozioni che vi ha suscitato finora.


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