Have you heard the rumor about billionaire businessman Jack Wellington?
No, not the one about the number of the zeros in his bank account.
Or the unverified one the one about his special talent between the sheets.
It’s the one about Jack having a fling with his employee.
That would be me, Amelia Hansen.
Let’s back up for a moment, though. Let me tell you what I know about Jack…
Jack Wellington, Billionaire CEO:
Rich as sin.
Ripped as heaven.
A god in bed.
He’s as ruthless as he is handsome. He fired me and didn’t even think twice.
So how did I end up having a fling with him?
After a breakup, I needed a change, so I headed to Costa Rica for a yoga retreat.
I came to clear my head and forget about men for a while.
Instead? I met Jack. Our attraction was off the charts.
It wasn’t all instalove roses, and wedding bells, though.
There was the time we started hooking up and a monkey—yes a real live monkey—started watching us. (Does that count as voyeurism?)
Then there was the time we stayed up all night and started talking about a family, but my ex boyfriend reappeared to try to win me back.
So Jack took me in the shower and marked his territory.
This is the story about how I fell in love with the hot billionaire CEO who fired me.
It was hate at first sight.
Traduzione a cura del blog Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls
Avete mai sentito quelle voci riguardanti il multimilionario uomo d'affari Jack Wellington?
No, non quelle sugli zeri sul suo conto corrente.
E neppure quella non verificata riguardante il suo talento speciale tra le lenzuola.
Quella riguardante Jack e la sua avventura con una sua impiegata.
Che sarei io, Amelie Hansen.
Torniamo indietro per un momento dunque. Lasciatemi dire quello che so su Jack.
Jack Wellington, milionario e amministratore delegato.
Ricco come il peccato.
Come un angelo caduto dal cielo.
Un dio fra le lenzuola.
Spietato quanto affascinante. Mi ha licenziato senza pensarci due volte.
Dunque come sono finita ad avere un'avventura con lui?
Dopo una rottura, avevo bisogno di un cambiamento, così sono andata in Costa Rica ad un raduno di yoga.
Ci sono andata per liberarmi la mente e dimenticarmi degli uomini per un po'.
E invece..? Ho incontrato Jack. La nostra attrazione era alle stelle.
Non è stato tutto rose e fiori, subito innamorati, con tanto di campane che suonavano.
C'è stato un momento in cui siamo finiti a letto insieme e una scimmia, sì una vera scimmia, ha iniziato a guardarci. (Può contare come voyerismo?)
Poi c'è stato il momento in cui siamo stati svegli tutta la notte iniziando a parlare di un futuro, di una famiglia, ma il mio ex ragazzo è riapparso intenzionato a riconquistarmi.
Allora Jack mi ha portato nella doccia e ha marcato il suo territorio.
Questa è la storia di come mi sono innamorata del sexy milionario amministratore delegato che mi ha licenziato.
Premessa, Hate at first sight è un romance ancora inedito in Italia, spicy al punto giusto (parecchio) e se volete anche un main tropes, è "dall'odio all'amore". Adoro questo argomento, sapete? Lo trovo sempre affascinante e ogni volta che leggo di tropes simili non posso non correre a leggere cosa si inventeranno a questo giro gli scrittori.
E prometto presto o tardi di parlarvi anche dei libri sport romance che ha scritto Mickey Miller.
Se dovessi cercare tre parole con cui descrivere Jack Wellington probabilmente sarebbero "faccia da culo". Asshole rendeva molto meglio, vero? Adoro le parole d'impatto e probabilmente le ho rubate d'in bocca da Amelia.
Well Jack Wellington, I might hate you. But at least you know how to put a smile on my face. Even if it’s because I kicked you out.
Jack Wellington potrò anche odiarti ma almeno sai come regalarmi un sorriso. Anche solo perché ti ho cacciato fuori.
La classica persona ricca sfondata, sicura di sé e di aver il mondo ai suoi piedi.
Sicuramente non Amelia.
Nata da un padre norvegese e da una madre greca, si è reinventata più volte di quanto possibile, ogni volta rialzandosi e cercando di trarne qualcosa. Ma cosa c'è da trarre quando ti licenziano su due piedi senza nemmeno capire perché?
Quando è partita per la Costa Rica pensava di essersi lasciata per un po' alle spalle il suo ex, e se è un ex un motivo c'è, ma soprattutto la delusione che le ha lasciato la perdita del suo lavoro, un lavoro per cui ha sempre pensato di essere brava, capite?
Non si aspetta certamente una volta arrivata là di ritrovarsi faccia a faccia col suo capo. O dovrei dire ex capo? Di nuovo.
L'odio divampa, ma non è il solo.
Complice la location, complice il loro secondo incontro...
Non c'è due senza tre, vero? Perché sarà certamente il loro terzo a dare una svolta decisiva a quello che c'è fra loro. Qualcosa che non si leveranno tanto presto dalla mente.
Quando stanno accanto le scintille sono una costante, e il merito possiamo anche darlo al nostro uomo, però sapete quale è la parte veramente difficile? Doversi ricredere su qualcuno.
Un po' come dovranno fare i due, perché bella l'intesa, ma quando invece cela ben di più?
L'unico problema? Esplorare ciò che c'è fra loro quando, a quanto pare, queste settimane di raduno in Costa Rica hanno delle regole ben precise.
Tipo nessuna relazione con gli altri al raduno, a meno che non si tratti del tuo partner con cui sei sposata. E per relazione intendo di NESSUN TIPO.
Non hanno fatto i conti con Jack e il suo charme a cui alla lunga è difficile resistere.
Poi volete mettere un uomo che legge romance? Ecco (sì, se avete sentito un sospiro è il mio).
collage is mine, pics are not
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I’ve heard it said that the child in us just wants unconditional love, the teenager in us wants revenge, and the adult wants your ex to be happy.
Hate at first sight è un romanzo dal ritmo incalzate, più che romance contemporaneo potremmo anche definirlo anche con una buona componente erotica e che per tale motivo, probabilmente, non vi consiglio di leggerlo in estate (bella battuta, vero? Nel caso accendete un ventilatore).
Sebbene in inglese, il livello non è troppo complicato e dunque facilmente accessibile ai più, però vi avviso: se c'è una cosa che ho capito, nel tempo, è che Mickey Miller non si risparmia nelle scene. Volete dettagli? Qui avrete tutti quelli che vorrete.
”You’re drenched Indy…makes me think you liked being on your knees for me”.
The asshole is right….but I’ll never admit it. “Fuck you,” I mutter. “You want me to…fuck you? Alright then.”
("Sei fradicia Indy... mi vien da pensare che tu possa amare stare in ginocchio per me".
L'idiota ha ragione, ma non lo ammetterò mai. "Fottiti" mormoro. "Vuoi che io ti fotta?
Va bene allora")
Quello che si apprezza, di questo romanzo (così come anche dei suoi precedenti), il modo in cui descrive l'universo femminile e quello maschile con l'aggiunta di quell'ironia, dello spasso in alcuni momenti, e talvolta anche dei momenti seri qua e là, che è impossibile non amare. Poi volete lo spicy? Ne avrete a iosa qui, ma mai un eccesso, se così vogliamo dire.
Vorrei solo darvi un consiglio: se non amate i dettagli, o forse i romance con una buona componente spicy, potreste aver qualche problema con questo romanzo. Per tutti gli altri lettori, invece, auguro buon divertimento.
Una cosa è certa: un giorno mi piacerebbe ritrovare i suoi romanzi qui in Italia, saprei già quale vorrei nella mia libreria, devo solo trovare un posto non accessibile ai più.
Il libro in pillole
- autoconclusivo
- pov alterni
- tropes: hate to love, spicy, billionaire, tropical setting, forced proximity
Mickey Miller is a former college athlete, returned Peace Corps Volunteer, and musician.
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Traduzione
Mickey Miller è un ex atleta universitario, volontario nei corpi di pace, e musicista.
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