giovedì 23 febbraio 2023

SINNER. Un Peccatore di Sierra Simone


Non sono un brav’uomo e non ho mai finto di esserlo. Non credo nel bene o in Dio, né nel lieto fine, a meno che non sia stato pagato in anticipo.

In che cosa credo? Soldi. Sesso. Macallan 18.

Esistono parole per descrivere gli uomini come me… playboy, donnaiolo, dongiovanni.

Mio fratello, che era un prete, ne usa solo una.

Peccatore.

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Conosciamo un altro esponente della famosa famiglia Bell, stavolta parliamo del primogenito dei fratelli irlandesi, Sean, un uomo ricco, affascinante, desiderabile, scaltro e molto cinico. Come tutti in famiglia anche lui è stato segnato profondamente dal suicidio della sorella, ma mentre Tyler è diventato prete per espiare il suo senso di colpa, Sean ha preferito abbandonare ogni forma di religione e di credo diventando una persona scettica e superficiale. Non esistono limiti nella sua vita, solo praticità, sregolatezza e lussuria, un perfetto biglietto da visita.

 

Sono un peccatore con i capelli perfetti, le fossette e so come fare perché si convincano che il peccato sia il paradiso in terra.

 

Sean ama le donne e sedurle diventa il suo passatempo preferito. Quando a una festa s’imbatte in una stupenda ragazza, senza pensarci troppo si comporta come un predatore astuto sfoderando tutte le armi a disposizione per farla cadere nella sua rete. La ragazza accusa il suo fascino, e dopo una breve resistenza iniziale, sembra cedere. Sean è talmente accecato dalla sua bellezza che non si accorge di avere davanti una persona che conosce da tanto. Solo dopo aver realizzato l’identità della giovane, l’uomo fa marcia indietro, suo malgrado. In fondo anche un senza Dio come lui possiede una coscienza! Ma non è questa l’unica sorpresa, Zenny infatti, oltre a essere la sorella del suo più caro amico, sta per diventare una suora. A questo punto tutti i sogni perversi dovrebbero svanire definitivamente ma la fortuna bussa ancora alla porta del nostro playboy: Zenny si presenta al suo appartamento con una sconcertante richiesta.

«Allora di che cosa vuoi parlare?»

Lei risponde con lo stesso tono disinvolto che ho usato io: «Voglio che tu faccia sesso con me.»



Sean rimane senza parole, è lusingato, certo, ma non può accettare. Molti infatti sono gli impedimenti che non permettono che una simile richiesta possa essere presa in considerazione. La ragazza però non si dà per vinta e sciorina una serie di argomentazioni per convincere il suo potenziale partner.

Credo che una fede messa alla prova dal dubbio sia più forte…

Voglio qualcuno che mi mostri tutto quello che mi perderò. Voglio qualcuno che mi sfidi e mi metta alla prova. Se dopo aver esplorato ciò che il mondo ha da offrire vorrò ancora consacrare la mia vita a Cristo, allora saprò che è davvero il mio destino. Sarà una scelta matura e non fatta con ingenuità.

 

Se ci pensate il discorso non fa una piega, Zenny è giovane, è vero, ma allo stesso tempo è consapevole del cammino intrapreso. Tuttavia le manca conoscere il sesso e superare la tentazione per essere sicura al cento per cento. E chi la può aiutare a oltrepassare questo limite se non un libertino senza remore? Un uomo che già conosce e di cui si fida? Davanti a una richiesta simile Sean va nel panico e pur cercando motivi per non accettare, non può nascondere la propria ossessione nei confronti della ragazza. Così decide di prendere due piccioni con un colpo solo: aiuta Zenny e allo stesso tempo soddisfa se stesso rendendo reali le proprie fantasie. L’accordo è di trascorrere un mese insieme, poi tutto finirà ed entrambi andranno avanti ognuno per la propria strada.

Sierra Simone ci delizia continua la serie Priest con un’altra storia affascinante basata sul connubio tra sacro e profano che però, a differenza del primo romanzo, offre più spunti di riflessione. Parliamo sempre di un erotico spinto, ma le note piccanti sembrano amalgamarsi meglio con la parte più religiosa del racconto tanto da rendere meno forte la sensazione di blasfemia già presente nel primo libro. L’approccio al tema è reso più tranquillo dalla presenza dei dialoghi che mettono in evidenza l’interiorità dei personaggi. L’autrice scava nel loro intimo e, come un sapiente psicologo, mette a nudo difetti, analizza le paure e si diverte a esaltare le loro fragilità. Il processo però non ha lo scopo di ridicolizzare i protagonisti ma, al contrario, ma al contrario quello di renderli forti e vincenti. Sean e Zenny si muovono e parlano con consapevolezza e grazia tanto che è impossibile trovare qualcosa di negativo in loro. Neanche quando Sean rinnega più volte l’esistenza di Dio dà l’impressione di essere una persona cattiva. Al contrario, il fatto di non tirarsi indietro al confronto con Zenny, di ascoltarla e di mettersi in discussione, dimostra la sua bontà d’animo. L’impotenza di non essere riuscito, come fratello maggiore, ad aiutare la sorella nel momento peggiore, alimenta la rabbia nel corso degli anni, e lo rende un uomo cinico, pur non dannandolo completamente. La vicinanza di Zenny, con la sua purezza e innocenza, fornisce a Sean una visione diversa della vita, necessaria e determinante per il superamento del proprio tormento.

Allo stesso modo Zenny, che si è ribellata alla presenza asfissiante dei genitori, ha bisogno dell’amore di Sean per raggiungere la propria libertà.

Devo essere certa di ascoltare Dio ovunque io vada e voglio assicurarmi di non aver trasformato la mia futura Zenny in una sorta di idolo, come hanno fatto i miei genitori. Voglio essere la mia Zenny e credo che questo sia il modo di riuscirci.

La forza del romanzo deriva proprio dai personaggi, il modo in cui si relazionano tra di loro e affrontano le varie situazioni rivela la loro ricchezza d’animo. Molte sono le tematiche presenti nel racconto (amicizia, famiglia, malattia, religione, razzismo, sesso), e anche se non tutte vengono approfondite allo stesso modo, ci offrono ulteriore conferma dell’eleganza e soprattutto della maturità di Sean e Zenny. Alla luce di quanto detto si può concludere tranquillamente che unire le scene di sesso esplicito, tipico della Simone, con le tematiche teologiche non rappresenta poi un mix scabroso.


Consigliato!



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