venerdì 7 giugno 2024

FASTER. Il brivido dell'amore di Paola Chiozza



A tredici anni Savannah Swan, treccine ai capelli e apparecchio ai denti, sa già spingere sull’acceleratore per raggiungere i suoi traguardi: diventare una pilota seguendo le orme di suo padre, il pluricampione di Formula 1 Sidney Swan, e conoscere il bellissimo pilota spagnolo Alejandro Santacruz. Soprannominato “El Matador”, Alejandro è arrogante, spregiudicato nelle curve quanto rigoroso nelle prove tecniche e, nonostante sia il peggior nemico su pista del padre, ha rubato il cuore di una ragazzina cresciuta a pane e motori. Il loro incontro nel paddock, però, è molto diverso dai sogni di Savannah e il ritorno alla realtà è sconvolgente. La tremenda cotta per Alejandro svanisce veloce quanto il giro di pista sulla sua monoposto, sostituita da un odio viscerale.

Sette anni dopo, Savannah sta per coronare il proprio sogno: esordirà come pilota nella Formula 3, l’unica donna del circuito, e contribuirà a sviluppare la monoposto di Formula 1 della scuderia dello zio. Cosa potrebbe macchiare la sua felicità? Scoprire che a guidare quell’auto sarà proprio la sua vecchia e odiata cotta.

Dopo un anno lontano dalle corse, Alejandro ha accettato di tornare a gareggiare per la scuderia più scarsa del Mondiale, e non ha intenzione di spiegare a nessuno le sue motivazioni,  tantomeno alla figlia del suo più acerrimo rivale. Savannah, ormai cresciuta, è affascinante, sfrontata e piena di talento, e litigare con lei accende in lui un'adrenalina che solo le corse gli hanno fatto provare.

Quando le telecamere iniziano a seguirli a ogni passo, e gli sponsor a spingere affinché i due piloti si fingano una coppia, Alejandro si ritrova a correre una gara che non può vincere, perché i contorni dell’odio e dell’attrazione si sfumano. Ma nei circuiti del cuore il talento non basta: bisogna imparare a conoscersi, a fidarsi e a perdonarsi. Così Savannah e Alejandro fonderanno il battito dei loro cuori col suono delle ruote sull’asfalto, scambiandosi piccole paure, grandi speranze e quel brivido speciale di una passione condivisa. Il brivido, intenso, dell’amore.

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Se la mia vita dovesse essere una macchina da corsa, sicuramente sarebbe o quella che ha problemi al motore dopo pochi giri o, peggio, quella che si schianta contro un muro, visti i tempi lunghi che intercorrono dall’inizio di una nuova lettura alla sua recensione e tutto quello che ne consegue nel mezzo. Parto già con un’ammissione/pentimento: non seguo la F1, mai seguita, né mi ispira farlo nemmeno dopo la lettura di questo libro che so aver accolto diversi seguaci. Un po’ un controsenso per me che ho sempre praticato gli sport più disparati, ma seguirli mi annoia a morte e difficilmente trovo qualcosa che mi entusiasmi tanto.
Detto questo, scaldate i motori che si parte!

Mi prendo un po’ di tempo per familiarizzare con la monoposto e per godermi la sensazione di essere una cosa sola con lei. Senza di me non può andare da nessuna parte, senza di lei io mi sento a metà. 


Ultimamente ho un problema a memorizzare i termini tecnici di qualsiasi cosa, e non importa se durante una lettura troverò scritto quel determinato termine svariate volte, i dettagli non ce la fanno a entrarmi in testa, ma nel momento in cui accendevo il kindle, riuscivo a sentire il rombo dei motori e l’odore degli pneumatici e questo mi faceva immergere a pieno nella storia. Così come non è stato difficile empatizzare con i protagonisti, sia principali che secondari, capire le motivazioni che li hanno spinti a prendere determinate decisioni, così come ho percepito forte il senso di colpa in Savannah per quanto accaduto durante la gara del padre. È qualcosa che non ti togli di dosso nemmeno a distanza di tempo; così come è difficile dimenticare la delusione procurata dal proprio idolo che l’ha trattata con sufficienza quando era solo una ragazzina con dei sogni e una cotta micidiale. Però, ho avuto la pelle d’oca in diversi punti del romanzo, ho sentito quel brivido che lei stessa prova quando sale su una macchina e inizia a dar gas, spingendo a tavoletta per testare ogni limite della vettura (lo confesso, sono andata ai kart e mi è piaciuto da morire). Ma Savannah non è solo una ragazza con dei sogni. La posizione “privilegiata” data dal suo cognome la elegge a portavoce di un mondo sportivo prettamente maschile. Sono veramente pochi gli sport in cui uomini e donne gareggiano alla pari, pensando che le seconde partano svantaggiate. E spero che questo romanzo sia la svolta di cui, forse, abbiamo realmente bisogno.

«Mi piace tutto con te, Alejandro. E se è come dice papà, e questa vita è una lunga gara piena di curve e rettilinei, io voglio correrla al tuo fianco.»

Le interazioni dei protagonisti sono cariche di ogni sentimento, dall’ironia più sottile al desiderio, e anche se la loro relazione nasce per soddisfare le aspettative dei fan, la forzata vicinanza accende quei reali desideri che, in Savannah, sono sempre rimasti sopiti, perché forse è vero che “il primo amore non si dimentica mai”. Si può percepire l’esatto momento in cui smette di esserci finzione tra loro, lasciando il posto alla devozione e all’ammirazione, vedendo Alejandro prendere le difese di Savannah e far capire al mondo intero che dietro un bel fisico, in realtà c’è una persona intelligente e determinata in quello che fa. Le differenze culturali e linguistiche si annullano quando si coltiva la stessa passione, e una testa che va a più di cento all’ora può far divampare il fuoco della passione.
Da un romanzo di Paola Chiozza non mi aspettavo niente di meno, così come è riuscita ad accendere la curiosità in altri personaggi che sono rimasti nell’ombra e che sembrano voler acclamare la loro storia. Ogni dettaglio è super accurato e ho sentito l’emozione che lei stessa sembra provare quando si trova a guardare una gara di F1, quell’adrenalina che ti proietta nei paddock con i piloti e ti fa sentire la tensione che aleggia nell’aria.


Gli ultimi capitoli mi hanno lasciata un po’ perplessa, forse non ho apprezzato le motivazioni che hanno scatenato tutto, così come la risoluzione del problema mi ha lasciato con tanti dubbi (giuro che mi sto trattenendo dal fare qualsiasi spoiler).
Detto questo, è un libro che dovete assolutamente leggere se siete appassionati di F1, di macchine, se vivete la tensione del pre gara come se a salire su quella monoposto foste voi, se amate il brivido, il rischio e anche l’azzardo, unito a folle velocità e a decisioni da prendere nella frazione di pochi secondi. Sono certa che una volta terminato il romanzo, non ne potrete più fare a meno ;)

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