mercoledì 12 febbraio 2020

GLI EFFETTI COLLATERALI DELLA FELICITÀ di Anna Nicoletto


Io ero la sua distrazione,
lei era la fiaba sbagliata a cui credere.

Idealista, squattrinato e di una bellezza fuori dal comune, Tommaso Cattaneo sa quanto a fondo possono ferire le relazioni e fa di tutto per evitarle.
Ma non sa che anche un gesto gentile può essere rischioso: rincasando una sera qualsiasi si imbatte in una sconosciuta sul pianerottolo, la aiuta ospitandola per una notte… e rompe ogni equilibrio.

Olivia Ranieri è il perfetto esempio di arrampicatrice sociale.
È fredda, è arrivista, è alla ricerca di un socio per la sua azienda in fallimento e di un buon partito nel suo letto.
È tutto ciò che lui disprezza.
Ed è anche l’unica che riesca a fargli provare qualcosa.

Scoprire che d’ora in avanti solo un muro dividerà i loro appartamenti è un duro colpo. Quando le loro strade si incrociano sono scintille, ma a giocare con il fuoco si finisce sempre e solo in un modo.
Un’unica notte è bastata per scottarsi.
La scelta più logica sarebbe lasciarsi perdere, ma ignorare l’attrazione è difficile, soprattutto quando la persona sbagliata sembra possedere tutti gli effetti collaterali di cui è composta la felicità…

Vi ricordate quello che era successo alla fine de Gli effetti collaterali dell’amore? Ok, forse non proprio all’ultimo ma la storia di Caterina ci aveva mostrato uno scorcio di quello che avremmo trovato in questo nuovo romanzo. Tommaso Cattaneo, TomTom per gli amici, è un artista, un sognatore, un visionario… ma anche istintivo e irrazionale quando si parla di sentimenti e, dopo un matrimonio lampo con Allison Ford, torna a Milano con una valigia piena di sogni che resteranno confinati in quel cassetto e il cuore a pezzi. Pochi mesi di matrimonio e un dolore che non riesce a trovare nessuna cura. Dopo aver lasciato Los Angeles, è tornato nel suo vecchio appartamento milanese, quello che confinava con l’appartamento di Melissa e Sabrina, rimasto vuoto dopo che le due ragazze si sono trasferite dai loro attuali partner. Come ogni sera la luce fulminata sopra il portone gli dà il bentornato a casa, ma qualcosa stona in questo rientro. Una ragazza è seduta sul pianerottolo con una bottiglia di “vino” e il morale a terra. Tommaso cerca di seguire i consigli di quella vocina nella sua testa che gli dice di lasciar perdere, di andare oltre, di non intromettersi, ma è quasi più forte di lui, così un gesto gentile come quello che compie diventa forse il più pericoloso per il suo cuore, che non era pronto per un nuovo assalto. Decide di ospitare la fatina bionda per una sera e questa si trasforma come la più incredibile da quando ha rotto con Ally: un rilassamento reciproco. Quello che purtroppo non sa, è che lei è tutto quello che ha sempre odiato, quella persona che i suoi più cari amici hanno sempre dipinto come la strega cattiva: Olivia Ranieri. Lei è opportunista, un’arrampicatrice sociale, un’arrivista, un parassita. Si è sempre fatta forte nascondendosi dietro il nome dei Marte fino a quando anche loro non le hanno dato il benservito. Ora la sua azienda è alla deriva e lei ha necessità di un socio per la sua attività, pronta a fare false carte pur di raggiungere il suo scopo. Ovviamente questo prima di quella sera che cambierà totalmente le loro vite…

Le sue labbra sulle mie arrivano l’attimo seguente e ammazzano il resto.
Non le preme, le posa e basta.
Respira.
Aspetta che i ferormoni e la curiosità facciano il resto.
Lo fanno.

Ho iniziato questa serie per caso, spinta da quella vocina della mia coscienza che diceva che sarebbe stata la lettura adatta a me e, non so come, sono entrata in un circolo vizioso senza fine, perché la verità è che dopo essere stata conquistata dalla storia di Stefano e Melissa, non ho più potuto fare a meno di conoscere le storie anche degli altri coprotagonisti. Ero più che convinta che avrei odiato lei, Olivia, nonché ex di Stefano, perché pensavo di averla inquadrata, ma la verità è che sono rimasta totalmente sorpresa, per aver visto in profondità di quella maschera che tanto ama indossare.
Se dovessi definire in una sola parola la storia di Tommaso e Olivia mi viene in mente “disastro”. Non potevano trovarsi (e piacersi) due persone totalmente all’opposto, e non è sempre detto che gli opposti si attraggono.
Tommaso è un’artista, si lascia trasportare dal momento e lo abbiamo visto quando ha seguito il cuore e ha sposato Allison, credendo che lei fosse il suo “per sempre”, per ritrovarsi dopo 5 mesi con il cuore a pezzi. Lui è un sognatore nato, cerca di dar retta alla voce della ragione ma la verità è che è impulsivo e forse è questa la cosa che mi è piaciuta di lui. Ha un’integrità morale che mette a dura prova i nervi saldi di Caterina Marte che fa di tutto pur di aiutare il suo amico artista a sfondare, anche se questo significa alzare il telefono e chiamare le persone che contano, ma Tommaso è dell’idea che le cose bisogna sapersele guadagnare e persevera nel suo intento.

Lei è ciò che non tollero in una persona. È arrivista, è calcolatrice. È la definizione umana di problemi, e poi ancora problemi, e alla fine ulteriori problemi, una cascata di drammi pronta a investire chiunque capiti sul suo tragitto.

Sull’altro lato del ring troviamo Olivia. Ve la ricordate la (ex) fidanzata s*****a di Stefano Marte? Quella che era in combutta con Marte Senior affinché il figlio seguisse le orme paterne e prendesse il posto che gli spettava nell’azienda di famiglia? Ecco, ora che avete capito il soggetto possiamo andare avanti. Mi verrebbe da affigliargli i peggiori epiteti per definire la sua persona, ma strega cattiva è quello che più si avvicina. Eppure non sono riuscita a vedere la Maleficent che era in lei, ma la fatina che vedeva Tommaso: bionda, pelle eterea, sguardo innocente e con un babydoll rosa che la fa somigliare a una ballerina de La Scala più che a una spietata imprenditrice. Lo ammetto, sono partita in quarta, prevenuta sul suo personaggio e mi sono dovuta ricredere perché la verità è che Olivia è una persona semplice che non ha mai avuto la fortuna di incontrare l’amore nella sua vita. Sul lavoro è fredda e calcolatrice, ma appena la porta di casa si chiude alla sue spalle, tutta l’intera corazza crolla mostrandoci una persona debole e fragile, che cerca di dare il massimo per soddisfare se stessa e per rendere orgogliosi i suoi genitori. E ammettiamolo, noi donne sappiamo essere più in competizione degli uomini, perché abbiamo a che fare con i pregiudizi che il mondo del lavoro ci affibbia e l’invidia che le altre donne provano nei confronti delle donne. Ho provato a pensare “Ben ti sta. Chi semina vento raccoglie tempesta”, ma la verità è che volevo solo entrare dentro al romanzo per abbracciare Olivia e donarle tutto l’affetto e l’amore di cui aveva veramente bisogno, magari diventando l’amica con la quale confidarsi.
Maledizione! Anna, sei soddisfatta ora? Perché io ancora non me ne capacito.

Ci sono persone che per essere espugnate vanno prese d’assedio e altre che vanno prese alla sprovvista: Tommaso appartiene alla seconda categoria.

Cosa dovrei dirvi di questa storia che non è ancora stato detto? Apprezzo sempre il pov alterno per conoscere meglio sensazioni ed emozioni dei protagonisti coinvolti, e anche se i pov di Tommaso erano sicuramente maggiori rispetto a quelli di Olivia, vi garantisco che saranno anche pochi ma tutti intensi e intrisi di un sentimento tale che a volte non è semplice descrivere. Descrizioni come sempre curate nel dettaglio, dialoghi frizzanti dove l’ironia la fa la padrona… in poche parole una storia a dir poco perfetta, in pieno stile Anna Nicoletto!
Quindi, ricapitoliamo: Melissa e Stefano mi hanno conquistata con la loro perfezione; Caterina e James mi hanno mandata fuori di testa con i loro casini; Tommaso e Olivia sono riusciti ad annidarsi in una parte del mio cuore da cui difficilmente riusciranno ad andare via, per le parole non dette, per tutto quello che avrebbero voluto dirsi parlando il linguaggio del corpo, assecondandolo, e per il loro essere due pezzi così diversi di uno stesso puzzle.
Ho finito momentaneamente con la serie Effetti collaterali e non posso far altro che ringraziare Veronica per avermi “consigliato” caldamente il primo romanzo, e Anna Nicoletto per aver regalato ai suoi protagonisti il lieto fine che meritavano. Grazie per aver reso Olivia più umana di quello che in realtà sembra e Tommaso… no, niente, lui resta il solito simpaticone con la battuta sempre pronta. Credo di essermi ammalata di bressite, ora tocca anche trovare una cura!



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