martedì 18 aprile 2023

GIURAMENTI E OMISSIONI di Sav R. Miller


Lenny Primrose è una marionetta. Una seduttrice inviata apposta per rendermi la vita dannatamente miserabile.

Adorata dal pubblico e utilizzata a beneficio di suo padre. Tutti gli uomini la vogliono e ogni donna vorrebbe essere lei. È una manna per la mia reputazione. Questa è l'unica ragione per cui accetto la proposta di quel piccolo diavolo.

Ci sto. Sono disposto a far finta di star ottenendo ciò che voglio. Finché ciò che voglio non è lei.

Ora non ci sono regole. Dichiarerò guerra al mondo intero pur di tenermela. Anche gli uomini più letali hanno i loro vizi, e si dà il caso che lei sia il mio.

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Il terzo romanzo della Miller ci porta ad Aplana, isola già conosciuta in PROMESSE E MELAGRANE, primo libro della serie “Mostri e Muse”. L’ambientazione esotica fa da sfondo alla nuova avventura e a un altro mito. Questa volta l’autrice si lascia sedurre dalla leggenda di Elena di Troia, figura bellissima e controversa della mitologia greca.


Protagonista del romanzo è la giovane Lenny, figlia minore del magnate dell’isola, Tom Primrose, noto anche come uomo senza scrupoli, pronto a sacrificare la figlia per il proprio tornaconto. Schiacciato dal peso dei debiti, Tom progetta un piano malefico per riuscire a salvarsi: organizza una soirée per celebrare Lenny, ma il suo scopo è quello di venderla al miglior offerente. La sera del ricevimento, però, prende una brutta piega, Lenny non ha più intenzione di subire e reagisce con violenza all’ennesimo tentativo di aggressione, uccidendo uno dei soci della Primrose Realty a sangue freddo. Dopo un primo momento di sgomento, Lenny si rende conto di non essere sola, Jonas Wolfe, l’uomo che anni prima aveva visto ferire suo padre, è il testimone del suo misfatto. Nonostante conosca la fama dell’uomo, la ragazza non si perde d’animo, al contrario dimostra sangue freddo e mente sveglia quando affronta alla pari il suo ospite, lasciandolo interdetto.   

 

Mi ci vuole un momento in più del dovuto per capire cosa stia facendo.

Mi apre le dita e io resto intrappolato dal suo sguardo ipnotico mentre mi posa qualcosa nel palmo. Poi ripiega ogni dito e mi preme il pugno sul petto.

[…]

Abbasso lo sguardo, srotolo il pugno e mi rendo conto che ci ha messo dentro il pennello, legandomi alla scena del crimine tanto quanto lei.

 


Affascinato dalla ragazza e messo alle strette, Jonas non può far altro che aiutarla e non si tira indietro neanche quando Lenny, per sfuggire al padre, gli chiede in un secondo momento di diventare il suo fidanzato per finta, un modo per prendere tempo ed evitare che i giornali scandalistici imbastiscano succulenti gossip su di loro. Allo stesso tempo rendere pubblica la notizia del loro coinvolgimento sentimentale le fornisce la scusa per evadere una volta per tutte dalle grinfie del padre e di non essere più la sua marionetta. La freddezza del ragionamento e l’indifferenza della ragazza di fronte al pericolo intrigano Jonas che alla fine accetta l’accordo. Il suo scopo è quello di distruggere Tom per la morte del padre, ma l’offerta è troppo succulenta per lasciarsela scappare. Così la vendetta è solo rimandata.



La Miller torna con un altro romanzo intrigante al limite del noir per gli argomenti trattati (si parla di mafia, regolamento di conti, vendetta), e per il carattere violento dei personaggi. Jonas Wolfe è un serial killer di professione, uccide per commissione sia per conto della mafia locale sia per conto del fratello, sindaco dell’isola. Possiede un pub in città che oltre a rendergli molto, gli dà la possibilità di nascondere i suoi crimini.

 

L’isola di Aplana, sebbene relativamente contenuta in quanto a densità di popolazione, ha sempre avuto un tasso di criminalità molto elevato ed esteso. Non è organizzato in maniera capillare, ma ci sono rami concorrenti di società segrete che operano sul lato meridionale e nelle aree meno abitabili e sottosviluppate.

 

L’autrice descrive Jonas come un maschio alfa, sicuro di sé e affascinante. Il solito macho, direi, visto e rivisto, senza nessun particolare caratteriale in grado di distinguerlo da altri personaggi già conosciuti. E anche quando si erge a paladino ammazzando coloro che hanno fatto del male a Lenny, non basta a farlo splendere. Jonas non è un vero e proprio protagonista, bensì un comprimario la cui luce si affievolisce fino quasi a svanire completamente quando sulla scena appare Lenny.  

Come Elena di Troia la ragazza deve tutto al proprio fascino, sia la fama sia il dolore. Per anni la sua bellezza è stata sfruttata dal padre nelle campagne pubblicitarie dell’azienda di famiglia, e lei è stata manipolata dall’uomo che invece di proteggerla ha pensato solo al proprio tornaconto. Lenny ha fatto la sua parte, sorridendo e collaborando senza mai dire di no, neanche quando il suo ex ragazzo Preston le ha fatto vivere l’esperienza più atroce della sua vita portandola al massimo grado di umiliazione. Da quel momento in poi, la sua vita è peggiorata e lei si è ritrovata sola a combattere una guerra assurda contro le malelingue, che l’hanno sempre dipinta come una ragazza facile, e contro la famiglia stessa che non l’ha mai protetta. Chiusa in se stessa e senza un briciolo di speranza, Lenny cresce convinta di non valere molto, in balia dei capricci degli uomini che la bramano. E una volta libera, preferisce nascondersi sperando di venire dimenticata piuttosto che affrontare e vincere i propri demoni. La presenza ingombrante di Jonas non la irretisce né tantomeno la destabilizza poiché anche lei possiede un’oscurità interiore. Ed è proprio questa consapevolezza a fortificarla e a renderla indipendente. Non ha bisogno dell’aiuto di Jonas per affrontare i suoi incubi, il terrore di sprofondare di nuovo le dà la forza di rialzarsi e di abbatterli definitivamente con freddezza degna di un bravo killer.

Alla fine della fiera Lenny è la sola vincitrice, la luce che illumina l’intera vicenda, la sopravvissuta di una guerra che ha demolito tutto tranne la sua bellezza. Senza di lei la storia non avrebbe avuto la forza sufficiente per decollare e raggiungere un livello più alto evitando di risultare banale.

Consigliato!


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