mercoledì 4 ottobre 2023

FA MALE? di H.D. Carlton



Chi sono?

Ho dimenticato la risposta a questa domanda molto tempo fa. Da quando sono scappata da quella casa, così bramosa di darmi alla fuga. Me ne sono andata con solo i miei vestiti addosso e i calzini ai piedi. Da quel giorno in poi, ho camminato soltanto con delle scarpe rubate.

Potrei essere una ragazza che cerca il senso della vita in uomini senza volto? Erano tutti così insignificanti. Finché non è arrivato lui. Mi ha portata sotto una cascata e mi ha fatto dimenticare il mio nome, e in cambio io mi sono presa il suo.

Enzo Vitale.

Un uomo enigmatico che amerà sempre e solo il mare profondo. O meglio, i predatori che lo abitano. A quanto pare non è così diverso dai mostri che nutre. Mi ha attirata sulla sua barca come un pesce in mezzo all’oceano, in cerca di vendetta per il mio crimine. Se mi fossi resa conto delle sue intenzioni e del fatto che un'enorme tempesta ci avrebbe fatti naufragare, sarei fuggita.

Ora sono una ragazza che cerca rifugio in un faro decrepito con un uomo che mi detesta quasi quanto mi desidera. Vuole farmi del male, ma il vecchio custode dell'isola abbandonata potrebbe avere intenzioni ben più sinistre.

Ora la domanda non è più chi sono, ma piuttosto… sopravviverò?


Questo è uno standalone dark romance dell'autrice della dilogia "Il gatto e il topo." Contiene delle scene che non sono adatte a tutti i lettori. Vi invitiamo a leggere le avvertenze a inizio libro.
Fa male?
Un titolo che si presta a molte interpretazioni, dal momento che non esiste una singola risposta che sia univoca e chiara.
Fa male vivere una vita che non senti tua da quando ti hanno strappato ogni cosa?
Fa male vivere vite non tue in fuga perenne da un passato che non aspetta altro che catturarti?
Fa male vivere quando hai perso ogni voglia di combattere?
Ma soprattutto... quanti modi ci sono di soffrire?

Sawyer potrebbe rispondervi ad ogni singola domanda appena posta, dal momento che sulla sua pelle ha provato di tutto, cercando fino ad ora solamente un modo per sopravvivere, perché non si può chiamare vita qualcosa che cerchi così disperatamente di afferrare quando l'unica cosa che succede è che ti scivoli dalle dita.
Questo finché non ha conosciuto Enzo Vitale e non ha provato a fregarlo.
Lui sin da subito è rimasto affascinato da quella ragazza che sembra solo sprigionare ondate di tristezza, rimanendo impigliato nella sua rete come un marinaio con una sirena nel bel mezzo di una tempesta.
Quando ha capito cosa fosse successo veramente la furia che ha covato è stata qualcosa di talmente viscerale che quando la sua strada ha incrociato nuovamente quella della bella ladra, l'unica cosa che ha  pensato è che se quella ragazza avesse dovuto soffrire, di nuovo, sarebbe stato solo per mano sua.
Solo per lui.

“So esattamente di cosa sei capace. Ma non sei ancora riuscita a sfuggirmi, bella ladra. Non sei così brava a scappare come credi.”


Il fattore non calcolato?
Una tempesta ha fatto finire i due a Raven Island, un'isola dispersa nel nulla, il cui unico abitante sembra il guardiano di un faro ormai dimesso, che sembra godere della compagnia dei fantasmi che albergano in quel posto.

Sawyer pare sapere bene cosa fare dell'odio che Enzo le rigetta addosso ad ogni occasione, ogni volta che le sue mani la toccano comunicano qualcosa di ben diverso da ciò che fanno e l'attrazione che scoppia ogni volta fra loro forte come un incendio ha il sapore delle lacrime che ogni volta la nostra protagonista si sforza di trattenere, non ancora pronta a condividere la sua storia.
Perché? 
Ci vuole fiducia a dar un nome ai fantasmi che una persona si porta dentro di sé da così tanto tempo come la nostra protagonista, peccati che hanno macchiato la sua anima anche se tutto ciò che ha fatto lo ha fatto solo per salvarsi.


“Guarirai, Sawyer. E finché sarai con me, non sarai mai più costretta a procurare dolore. 
Ma quando sarai tra i miei denti, ti farò sanguinare. Sarò io a far soffrire te, piuttosto.”


Enzo non accetta scuse quando si tratta di Sawyer, non esiste redenzione che possa essere contemplata ai suoi occhi e se dovrà scontare per i suoi peccati sarà solo per mano sua, come se fosse anche il sangue della ragazza a cantare per quell'uomo la cui anima si è persa nel mezzo degli oceani, un'anima che sembra trovare liberazione solo quando nuota in mezzo agli squali.
Un'anima che è tornata a vivere solo da quando le loro strade si sono incrociate e re-incrociate.


Per qualche motivo, Enzo è pronto a concedermi il suo perdono. Ma io non me lo sono ancora guadagnato. Non finché non saprà tutta la storia.


In una lotta contro al tempo per la loro salvezza i due dovranno far i conti non solo con l'odio che la reciproca vista sembra loro procurare, ma anche con i fantasmi che albergano i loro passati e quell'isola.
E mentre questi ultimi possono anche essere solo parte del folclore di quell'assurda isola, quelli del loro passato hanno solo bisogno di un nome con cui essere chiamati per poter essere finalmente sconfitti.
Ne avranno però la forza?

Fa male? di H.D. Carlton è un stand alone dark romance che mi ha catturato sin dal primo momento, qualcosa che mi ha affascinato al punto che non ho messo giù il libro sino a quando non ne ho finito la lettura, presa dalle dinamiche dei due protagonisti, tanto feroce uno quanto sfuggente l'altra.
Sono come fuoco e ghiaccio quei due, ma una cosa è certa: talvolta anche sotto il ghiaccio si possono nascondere delle fiamme, e che fiamme.

Se avete amato lo stile della serie del Gatto e del topo, su Adeline, non potete perdere questa storia mozzafiato.
Attenzione che potrebbe non essere per tutti, perciò mi raccomando, leggete sempre consapevoli e badate sempre alle avvertenze.

Il libro in pillole
- autoconclusivo, dark romance con un pizzico di thriller o mistery se preferite.
- Pov alterno in I persona
- tropes e TW: enemies to lovers, abuse, fake identity,



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