venerdì 24 novembre 2023

ATTRAZIONE SENZA REGOLE (Unlawful men #1) di Jodi Ellen Malpas


Rose Cassidy non vive, si limita a esistere. Lasciarsi intorpidire dal dolore e dalla paura è l’unico modo che ha per sopravvivere alle crudeli leggi che hanno sempre governato la sua vita. E così quando per un mortale gioco di potere viene ceduta come ostaggio al famigerato Danny Black, sente che è solo l’ennesima sfida da sopportare, l’ennesima prova da superare.
Ha sentito parlare dell’uomo soprannominato l’Inglese per il suo forte accento. È insensibile, spietato. Nessuna delle voci che girano su di lui l’aveva messa però al corrente della sua bellezza oscura e magnetica. Quando incontra i suoi occhi, Rose sente che quel pericoloso criminale riesce a vedere oltre la sua maschera, a sciogliere un po’ del ghiaccio che le ha ricoperto il cuore. Ma ogni ombra di desiderio potrebbe rappresentare la sua fine, e mettere a rischio l’ultima – l’unica – cosa a cui Rose tiene davvero. A che gioco sta giocando Danny Black? E perché non riesce a sentirsi in pericolo quando lui le è vicino?

#prodottofornitodaNewtonComptonEditori
#copiaomaggio
Prima di iniziare questa recensione ci terrei a tradurvi le ultime due righe che potete trovare nella sinossi di The Brit su amazon

*This story is gritty, dark, edgy, and contains scenes that some people may find uncomfortable to read. It is NOT for the fainthearted.
Per chi non masticasse bene l'inglese queste parole suonano circa così in italiano:
questa è una storia è cruda, dark, tagliente e contiene scene che alcune persone potrebbero trovare difficili da leggere. Questa storia NON è per i deboli di cuore

Sebbene sia la trama che la cover poco si prestano a ciò che troverete fra queste pagine, vi avviso sin da subito che i toni di quest'opera sono molto dark, alcune scene son difficili da digerire già dai primi capitoli e forse consiglierei a tutti gli autori e alle case editrici che ancora non lo fanno, in futuro, di avvisare i lettori con una nota fra le prime pagine in modo tale che i lettori, sia i più giovani che non, si approccino a questa lettura ( o anche ad altre) con consapevolezza. Sebbene io ami i dark immagino che non tutti siano come me, comprendete? Immaginatevi se io trovassi un RH senza saperlo, un dramma.
E ora passiamo a noi.

Si saranno anche liberati di mio padre, ma ora hanno me e solo me con cui trattare. 
Non mi sono guadagnato il soprannome di Assassino dalla Faccia d’Angelo perché sono bravo a distribuire abbracci, cazzo. 
E se non lo sanno, non hanno la più pallida idea di ciò che li aspetta.

 Rose e Danny non potrebbero essere più diversi, ma anche più simili nelle cose che contano, la realtà in cui son cresciuti da bambini ha moltissime analogie tra cui il modo in cui hanno risposto ad una costante della loro vita: il dolore.
Questo perché sebbene entrambi i protagonisti nella prima infanzia abbiano subìto più di quanto dei bambini dovrebbero mai subire, per Danny è stato proprio questo dolore a forgiarlo, a renderlo l'Inglese, l'Assassino dalla faccia d'angelo, il capo dell'impero Black, un impero mafioso che suscita timore in chiunque lo nomini. Fin da bambino ha imparato ad accogliere il dolore a braccia aperte, a non mostrare mai al nemico cosa significhi piegarsi a questa sofferenza, ma se anche a poker non sa giocare, la sua faccia, nella vita, è la migliore faccia da poker che possiate mai vedere. E per cui potete pregare di non trovarvi mai davanti.

Per Rose invece il dolore è l'ennesima costante della sua esistenza, l'arma con cui viene piegata a delle leggi a cui mai avrebbe voluto sottostare, e quando la sua strada si ritrova ad incrociare quella del Signor Black, nulla l'ha preparata all'attrazione che avrebbe provato sin da subito, qualcosa per lei di sconosciuto e al contempo qualcosa di cui aver timore,  se per un attimo vi mettete nei suoi panni.

Nel momento in cui le loro strade si sono incrociate lei sa perfettamente di essere l'ennesima pedina, l'ennesimo incarico che le viene affibbiato e a cui non può dir di no, non con la posta che c'è in gioco.

«Vedo qualcosa di familiare in lei». «Che cosa?» «Me». 
Brad esita per un attimo, e un lampo di preoccupazione gli attraversa il viso dai lineamenti marcati. «“ Te” in che senso?» 
«È persa. In trappola». Bevo un’altra sorsata del mio drink. «Morta».


Se Denny si è meritato questa nomea, l'appellativo regina di ghiaccio potrebbe stare bene a Rose che fin da giovane ha imparato ad indossare una maschera, a interpretare un ruolo calandosi a pieno nella parte, mettendo da parte la vera sé stessa. Nessuno questa volta sembra averle dato il copione da recitare con il nostro uomo, facendo emergere ogni tanto la vera lei, sia la ragazza che non ha mai potuto dir no, sia la donna fiera e coraggiosa che con tenacia fa fronte ad una vita a cui vorrebbe solo arrendersi, accogliere fra le braccia il dolore e annegare in esso.
E ogni volta che del sangue viene versato, lei non sussulta, solo chi sa osservarla bene può scorgere qualcosa nelle profondità dei suoi occhi, ma per il resto?
Una cosa la sta sempre più imparando: l'uomo a cui sta accanto non verserebbe mai del sangue innocente, sebbene in molti possano definirlo immorale, pure lui ha una moralità che nessuno nella vita della protagonista sembra averle mai riservato, facendole vedere in lui qualcosa che mai avrebbe voluto lasciar trapelare.

Danny è certo di saper far parlare la giovane se solo trovasse la chiave giusta per farle abbassare la guardia, ma nemmeno l'attrazione che provano l'uno per l'altra sembra essere quella giusta, non dal momento in cui Rose è stata forgiata nell'arte del saper ammaliare gli uomini.

La posta in gioco è alta, ma ad ogni mano le regole sembrano sempre cambiare al punto che il confine tra gioco e realtà è sempre più sottile, una linea che se solo si perdesse di vista potrebbe scomparire.
Ma quello che provano? Potrebbe anche questo sparire? Quanto alto sarebbe il prezzo da pagare?


Per la prima volta in vita mia, mi sto cagando sotto. Perché lei potrebbe essere la mia rovina. Il mio tallone d’Achille. Il mio punto debole. Tutto ciò per cui ho lottato potrebbe venire cancellato nell’istante in cui cedessi al mio desiderio.

Mi accingo a salutare quest'opera con delle sensazioni ambivalenti nel cuore. Vi chiederete come mai dico ciò, ebbene sin da subito venire a patti con la storia di Rose è stato più difficile di quanto pensassi, l'empatia che di solito provo per i personaggi femminili ha fatto fatica a nascere, complice forse la sua storia, o il modo in cui l'ha forgiata.
La parte forse più difficile di quest'opera è il tema dark che fin da subito viene sbattuto in faccia al lettore, incurante di introdurlo gradualmente all'opera, o almeno attendere un attimo, presentandoci sin dalle prime pagine il passato burrascoso dei due personaggi con una dovizia talvolta di particolari, gli stessi che ritroveremo in molte altre scene, da risultare crudo, difficile da affrontare quando ancora non ci si è calati nelle corde dell'opera. E se dovessi essere sincera definirei Attrazione senza regole un dark, più che un dark romance. 
La componente erotica non manca, l'autrice qui presente è una Jodi Ellen Malpas molto diversa da quella a cui siamo stati abituati da anni, con una penna che sferza la pagina tratteggiando dei personaggi dai passati burrascosi e dai presenti ancora più torbidi, raffigurando una realtà oscura e sanguinosa.

Ammiro il lavoro dei traduttori e mai più che in questa opera lo dico, poiché adeguare i termini da usare al libro che si ha dinnanzi non è facile, ogni singola parola deve essere soppesata per il target che si ha dinnanzi, così come per i tropes, e tranne per la scelta di alcune parole ho trovato una traduzione che rende giustizia al volume anche se son sincera, presto o tardi mi metterò a leggere i successivi in inglese per poter capire a pieno cosa mi sia persa.

Il libro in pillole:
- autoconclusivo, I volume della serie Unlawful men
- pov alterni in I persona, tempo presente
- tropes: dark romance, forced proximity, mafia romance, erotic romance, enemies to lovers, anti-hero, kidnapping
- trigger warning: linguaggio crudo, abuse, passati tormentati, violence


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