venerdì 7 novembre 2025

REVIEW PARTY: FRACTURE (Armanelli's Empire vol. 1) di Shain Rose


 

Dante Reid è già stato una volta la sua rovina. Ora, lui vuole proteggerla. Ma chi proteggerà Delilah da lui? A diciotto anni, Delilah Hardy incarna il ruolo di figlia perfetta, sorella premurosa e studentessa modello. Ed è stufa di essere sempre quella responsabile, che non si concede mai quello che desidera. Sarebbe così sbagliato se convincesse con un inganno il migliore amico del fratello ad essere il suo primo amante? Forse… ma non se il ragazzo in questione è Dante Reid, il suo primo grande amore e l’eroe di guerra della loro cittadina. Comunque non ha importanza, perché saranno la guerra e il college a separare Dante e Lilah, mettendo tra loro migliaia di chilometri, lunghi anni di assenza e verità nascoste. Lilah non riesce a credere ai suoi occhi quando, a pagarle la cauzione per uscire da una prigione a Porto Rico, c’è proprio Dante. E stavolta ha più tatuaggi, più muscoli e… ancora più pretese. Al rientro in patria, la vita di Dante ha preso una piega molto più oscura per via del suo legame con gli Armanelli, una famiglia mafiosa che detiene potere, contatti e soldi. L'ultima cosa che si sarebbe immaginato era impiegare la sua influenza per tirar fuori dai guai Lilah, la donna che ancora tiene in scacco il suo cuore. Lei, sempre bellissima, ammaliante e innocente, ora sostiene di voler seguire una lista per esplorare la parte più selvaggia di sé stessa. Dante invece pretende di portarla a vivere accanto a sé per proteggerla, mentre indaga sul caso che l’ha portata dietro le sbarre, ed è persino disposto ad aiutarla con la sua lista… Ma ognuno di loro conserva troppi segreti dolorosi e protegge troppi misteri pericolosi: rischiare anche il più piccolo avvicinamento significherebbe - ancora una volta - la rovina.

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Quando ero al 40% di FRACTURE, Delilah Hardy mi aveva già prosciugato le energie: faticavo a proseguire. Per fortuna c’era Dante Reid, che riusciva in qualche modo a smussare l’effetto della sua presenza.
Delilah era a pezzi, certo, ma questo non giustificava certi suoi comportamenti — a tratti avrei davvero voluto schiaffeggiarla. Per gran parte della lettura l’ho percepita come una vittima, poi come una buona samaritana, e solo alla fine — quando ho creduto di aver compreso la sua anima — l’ho vista per quella che era: spezzata. Alcuni lati di lei non sono affatto cambiati, ma ho capito che dietro quelle fragilità si nascondeva una ferita profonda.

Per una ragazza che è sempre stata considerata da tutti “quella migliore”, è stato difficile accettare le proprie debolezze e imparare a gestirle.
Delilah è una delle due sorelle Hardy. Lei e Izzy sono gemelle, ma mentre Lilah è la figlia giudiziosa, quella che non dà mai pensieri alla famiglia — quella che cammina sulla retta via, con obiettivi e sogni ben chiari — Izzy è la ribelle: la scapestrata, quella destinata a finire in un riformatorio, quella che ha conosciuto la droga e il caos. Quella che Delilah si è sempre sentita in dovere di proteggere e difendere, quella che non avrebbe mai giudicato — o almeno fino a quando non finirà dietro le sbarre di una prigione a Porto Rico.

A tirarla fuori dai guai sarà proprio Dante, il ragazzo con cui Delilah ha perso la verginità e che non vede da anni. Una distanza voluta, più che subita: Delilah ha sempre fatto in modo di tenerlo lontano, sin da poco prima del suo primo anno all’università.

Tra Dante e Delilah c’era stata una sorta di relazione, vissuta in segreto, quando lui tornava a casa, e nascosta a tutti — soprattutto ai fratelli di lei. Uno in particolare, più degli altri, non doveva saperlo: era il migliore amico di Dante.

Dureremo per sempre.


È la donna della mia vita.

Dante ha sempre avuto occhi solo per Delilah. La venera e non l’ha mai considerata una sorellina. Quando però lei sparisce all’improvviso, senza una spiegazione, non riesce a comprendere il motivo di quella fuga.

Anni dopo, il destino li costringe a una sorta di convivenza forzata e a fare i conti con un astio grande quanto il Texas.
Riusciranno a riprendere da dove avevano lasciato, o tra loro c’è troppa amarezza e troppi segreti perché la loro storia possa avere una seconda — ma in realtà prima, vera — possibilità?
Dante, invece, non le ha mai confessato di essere il figlio di una nota famiglia mafiosa: gli Armanelli. Né che sua sorella gemella, Izzy, lavori per lui sotto copertura.
Izzy ormai è pulita da anni: è la figlia “diversa”, quella il cui nome inizia con la I e non con la D, come quello di Delilah e dei suoi fratelli.

Delilah nasconde a Dante un segreto, e quando lo perde, cade in una profonda depressione da cui sta ancora cercando di riemergere. Si sente rotta, incompleta.

Ho chiuso Fracture con una sensazione contrastante.
Da un lato ho apprezzato la scrittura di Shain Rose, capace di trasmettere emozioni forti e di costruire una tensione costante tra i protagonisti; dall’altro, però, non sono riuscita ad affezionarmi davvero a Delilah.
Mi ha spiazzata più volte: dice di voler andare avanti, eppure resta ancorata al passato che l’ha distrutta (è anche vero che Dante la ostacola), l'ho percepita in modo tale mentre leggevo. È un personaggio incredibilmente frustrante... per il mio carattere che ho.

Il linguaggio esplicito di Dante — sebbene a tratti un po’ eccessivo — è stato quasi una ventata d’aria fresca, un contrappeso alla fragilità emotiva di lei. Lui riesce a tenere viva la storia, a darle ritmo e fuoco.

Non è stata una lettura che ho amato, lo ammetto, ma Shain Rose sa come tenerti incollata alle pagine del romanzo (un po' come mi capita con Rina Kent).
Una cosa è certa il volume a seguire, che vedrà come protagonisti Izzy e Cade, mi incuriosisce. Visto che ad alcuni capitoli dalla fine, Shain ha lasciato delle briciole lungo il sentiero...

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