venerdì 30 settembre 2022

I PECCATI DEGLI DEI di Katee Robert





Persefone Dimitriou non ha mai conosciuto altro che agio e ricchezza. La sua è sempre stata una vita di privilegi. Ma la realtà è molto diversa da quella facciata di perfezione dietro cui si nasconde la sua famiglia. L’Olimpo è un covo di corruzione e veleni. Poche dinastie si spartiscono il potere e Persefone ha appena saputo che sarà costretta a sposare un uomo influente e pericoloso, per rafforzare le alleanze necessarie a mantenere lo status quo.
Non le resta che fuggire. Verso un mondo misterioso, lontano dalle luci abbaglianti che minacciano di soffocarla. Perché forse l’unica salvezza per lei si nasconde nelle tenebre.
Ade ha trascorso la sua vita nell’ombra, in attesa di riscatto. Ha sempre saputo che prima o poi il suo momento sarebbe arrivato e la comparsa di Persefone rappresenta l’occasione che aspetta da anni. E così si offre di aiutarla a muovere i primi passi in quel luogo oscuro e ostile, dove non avrebbe alcuna speranza di sopravvivere da sola.
Notte dopo notte, Ade e Persefone sentono crescere la forza che li attrae l’uno verso l’altra. Ma lei è fatta di luce, lui è stato forgiato dalle ombre. Appartengono a mondi diversi.
Fino a dove saranno disposti a spingersi per opporsi a un destino che li vuole divisi?
Persefone odia la Torre di Dodona, odio l’Olimpo, odia gli Dei, e odia la madre per il ruolo che ha assunto come Demetra, ruolo di rilievo nei Tredici, che si occupa dei rifornimenti della città alta e di quella bassa. In una delle famose cerimonie che piacciono tanto a Zeus, lei e la sorella Psiche si rifugiano nella sala dedicata alle statue dei Tredici e quella di Ade, coperta da un lenzuolo, riesce ad attrarre la sua attenzione. Si chiede come mai il suo posto non è stato rimpiazzato se è morto come dicono, o se si tratta solo di un mito con il quale tenere le persone lontano dal Ponte dei Cipressi, unico collegamento tra la città alta e la città bassa, attraversata dallo Stige. I suoi pensieri vengono interrotti dalla madre che la riporta nella sala principale dove Zeus deve fare un annuncio importante: presto Persefone sarà la sua sposa e sarà la nuova Era. Una condanna a morte più che altro, perché sanno tutti che Zeus ha già ucciso le sue precedenti mogli. Persefone è una guerriera, indossa la sua maschera fatta di sorrisi e moine, fino a quando non riesce ad allontanarsi dalla festa per fare due passi e schiarirsi le idee; ma quando delle persone la inseguono, presa dal panico fa l’unica cosa che non avrebbe dovuto fare: arrivare fino al ponte e attraversare lo Stige. Sulla sponda del fiume trova un uomo e invoca il suo aiuto, eppure lei non sa che a lui è vietato attraversare il ponte e la incita a correre più veloce allungandole la mano e prendendola tra le braccia una volta che riesce a varcare la soglia. Quello che non sa, però, è che si trova al cospetto di Ade, di quel mito che viene raccontato ai bambini per incutere loro timore, l’uomo nero che potrebbe prenderli e tenerli con sé per sempre. Persefone ha un’unica possibilità per riuscire a evitare le nozze: stringere un patto con Ade, cosa che giocherebbe a vantaggio anche del secondo che da anni premedita vendetta nei confronti di Zeus. Quello che entrambi non avevano messo in conto, erano i sentimenti che avrebbero iniziato a provare l’uno per l’altra.


Quest’uomo è avvolto nelle catene del controllo. Mi chiedo cosa servirebbe per spezzarle. Cosa accadrà quando finalmente succederà?

È un periodo che mi sono data ai retelling, più o meno fedeli, sia sulla mitologia greca sia su altro. E dopo aver letto del mito di Ade e Persefone in tutte le salse, sono stata sorpresa di trovarmi di fronte a un romanzo contemporaneo che richiama alla mente quanto sappiamo di questa storia. Ovviamente non è un retelling fedele, ma viene raccontato per far capire i giochi di potere che sono stati e sono tutt’ora in vigore. Ovviamente Zeus assume quel ruolo e quel nome per far capire chi è al potere, come un sovrano che regna dall’alto del suo trono e gioca con le decisioni e le vite altrui. Possiamo dire che è lui a scegliere i ruoli dei Tredici, a esclusione di Poseidone e Ade che sono titoli ereditari e si tramandano di padre in figlio; così com’è lui a decidere chi sposare e chi portare all’interno di questa cerchia ristretta facendola diventare la Era del momento. Quello che mi è piaciuto leggere è stato vedere come cambiando le situazioni, le epoche, le ambientazioni, Ade e Persefone sono comunque destinati a trovarsi e a stare insieme. E non importa se in questo caso troviamo un Ade un po’ troppo kinky o una Persefone tanto perversa, al punto da accettare qualsiasi cosa purché lui la salvi dalle grinfie di Zeus; quello che ho apprezzato è stato vedere il crescendo delle emozioni e delle sensazioni provate da entrambi i protagonisti, come siano diventati fondamentali l’uno per l’altra, come se fossero l’uno il prolungamento dell’altra: Ade che ordina e Persefone che esegue, andando a soddisfare i propri bisogni senza nemmeno sforzarsi di esprimerli ad alta voce. E per quanto ci piaccia l’idea di Persefone quale dea della primavera, portatrice di sole e vita, la realtà è che nel profondo nasconde il suo lato oscuro, quello che ben si sposa con Ade.


«Ti prenderò, sirenetta. In ogni posizione, in ogni modo, finché non sarò marchiato sulla tua pelle».

Se cercate una lettura calda, un po’ spinta, contemporanea ma con quella nota di mitologia che male non fa, allora dimenticate ogni cosa che conoscete di questo mito e abbiate il coraggio di attraversare quel ponte che vi porterà a visitare ogni anfratto nascosto della città bassa. Dicono che Ade non sia un poi così cattivo padrone di casa ;)
Sono curiosa di leggere la prossima storia su Eros e Psiche.

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