lunedì 26 settembre 2022

SHOWTIME di Erika Vanzin




A Capodanno si fanno i conti con quello che l’anno vecchio ha portato e ci si fa grandi aspettative per quello che il futuro ci riserva. C’è quell’elettricità nell’aria che ci rende quasi euforici, carichi di speranze e desideri da esaudire.

Non è così per Simon. Lui ha una carriera ben avviata, abbastanza soldi da permettergli di vivere di rendita, fama e successo che gli spalancano le porte di una vita lussuosa. Ma non è quello di cui ha bisogno.

Da quando i suoi amici si sono trovati una compagna, tutti sembrano essere andati avanti tranne lui, fermo in quel limbo in cui il futuro appare grigio e solitario. I soldi non possono comprare una persona che gli stia accanto, con cui pensare di invecchiare, e quella solitudine che da anni si porta dentro, diventa sempre più insopportabile.

Come si sopravvive quando anche i tuoi amici ti mettono da parte? Come si affrontano lunghi mesi di tour quando non condividi nemmeno più lo stesso bus con la band con cui sei cresciuto? E quando ti ritrovi da solo, non puoi fare a meno di pensare che il passato che ti ha ferito non era poi così peggiore del futuro che ti aspetta.

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PRESENZA DI SPOILER!!! 

"Tutta l’emozione e l’aspettativa verso un nuovo inizio non si manifestano, come ogni anno, con una piacevole stretta allo stomaco"

L'ultimo imperdibile appuntamento (o forse no) della Roadies Series è con Simon, il bassista dei Jailbirds che ci porta a scoprire il suo mondo fatto di mille sfaccettature.

Simon per me è sempre stato il più intrigante, misterioso e quieto. Il diplomatico della band che accusa il colpo dopo che tutti si son fatti la loro vita e hanno costruito una famiglia. Questa cosa lo mette davvero a dura prova, anche Michael  ha una bella famiglia ora e niente è più come prima. In più Simon ha ancora dei fantasmi nell'armadio che continua a trascinarsi dietro fin da quando è ragazzino.

Nicholas è il suo passato e nel suo presente non c'è, se non fosse che spunta un progetto, un docufilm per la band che Simon decide di affidare al suo amico che fa il fotografo.

Non sarà un'impresa semplice, perchè Nicholas non ha ancora dimenticato che Simon l'ha abbandonato nella casa famiglia in cui vivevano insieme. Ma dove c'è lui c'è anche Haven, la sua ragazza che l'ha risollevato dal buio, spinti dal bisogno di lavorare si trasferiscono da Simon ma lei non sa cosa c'è stato tra i due.

"Perché io e Nicholas ci meritiamo tutta la sicurezza e la stabilità che una vita normale può darci"

La convivenza è strana perché i due ragazzi non si parlano e Haven è tra i due fuochi. La tensione si taglia a fette, fino a che tra loro tre scatta una scintilla particolare. Nicholas e Haven sono una coppia aperta e beh per Simon è una situazione nuova, non è facile lasciarsi andare.

Non è una verità semplice da accettare, capitano episodi che confondono i componenti della band peró sono una famiglia e tutti sono i benvenuti. La loro fratellanza va al di là del legame di sangue, il sentimento che li lega è più forte e amplificato e nessuno verrà escluso.

Un colpo di scena che non mi aspettavo ma che ci sta nel senso che ci voleva una svolta diversa rispetto alle altre coppie. Qui abbiamo un trio e allora? La vita è più piccante e imprevedibile. Sono uniti da un amore tenero e sensibile che li porta ad essere sinceri tra di loro e onesti senza riserve sul passato e con una gran voglia di scoprirsi e stare insieme.

Un grazie all'autrice che ha avuto il coraggio di osare e di parlare di questa sfumatura dell'amore con tatto e tenerezza. Simon si meritava il suo lieto fine e continuare a sentirsi a suo agio in famiglia.

I Jailbirds ci hanno fatto sognare e non si sono smentiti neanche stavolta. In vetta alle classifiche continueranno a rockeggiare in giro per il mondo. 

"A volte la realtà è dura da affrontare, ma è sempre meglio di una bugia che ti corrode dentro come un male che non puoi curare e che alla fine ti uccide"



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